La prima parte dell’articolo è stata pubblicata lunedì 26 ottobre. Potete leggerla qui: https://babettebrown.it/8350-2/

Prepara un booktrailer, ma solo se sei in grado di farlo. Oppure affidati a un esperto. Non sono permessi: improvvisazione, faciloneria, copia-e-incolla da altri. Il “prodotto” deve essere impeccabile, professionale.

Monica Montanari vi dà dei buoni consigli: “Non funzionano i trailer con musica, emozioni e citazioncine qua e là. Mentre nei post di Facebook funzionano meglio gli estratti questi, nei trailer, non riescono ad aggiungere veramente qualcosa. Non danno il senso della “lettura”. Una trama ben fatta di 200/300 parole si presta a essere spezzettata in frasi da visualizzare in un trailer. Essa tuttavia da sola non rende giustizia alle atmosfere e ai tanti “ingredienti” di un romanzo. Le immagini e la musica possono venire in aiuto con la loro capacità di esprimere in pochi secondi quegli ingredienti impalpabili. A conferma di ciò che dico, si rifletta sul fatto che mai nei filmtrailer del cinema il narratore recita una battuta del film; enumera gli snodi della sinossi, lasciando agli attori di qualche spezzone l’incarico di fornire un “assaggio”. Purtroppo nel booktrailer ci viene a mancare la possibilità di far recitare i personaggi. Dobbiamo dunque lasciar cadere l’idea della citazione e concentrarci su una trama ben scandita. Quanto alla scelta delle immagini, vi invito a considerare le sigle televisive dei serial di successo. Ho in mente quella di “House of cards”, tutta centrata sull’ambiente e su aspetti simbolici (Washington viene ritratta inizialmente nei suoi aspetti istituzionali e di potere e poi se ne vedono gli angoli dismessi pieni di sporcizia). In questa chiave simbolica apprendiamo che la storia si svolge nei palazzi del potere e di questi mostrerà i lati oscuri, sporchi. Simmetricamente dobbiamo procedere con il nostro booktrailer. Supponiamo di voler fare il booktrailer di Twilight. Vogliamo evidenziare che la storia si svolge in un normale paesino di cui mostreremo i caratteri segreti e spaventosi. Mettiamo a fuoco una sinossi tipo: Bella ha bisogno di calore e a Forks, invece, piove. Piove sempre qui nel Nord degli Stati Uniti al confine del Canada, il posto giusto dove solo “i freddi” possono vivere bene. Il sole per Bella si accende solo negli occhi luminosi e caldi del ragazzo coi capelli color bronzo. Edward è un sole strano dai riflessi di ghiaccio. Ora se noi mettiamo villaggio, liceo e boschi come immagini, e poi angoli bui del sottobosco, con gocce di sangue e orme di lupo etc… e poi spezzettiamo la trama, ecco che la cosa alla fine funziona.”

Adele Vieri Castellano interviene: “Questo è il booktrailer di uno dei miei libri. Ricordate che deve essere sintetico, d’effetto. Prendete spunto dai trailers dei film, e capirete cosa intendo. Dovrebbe al massimo durare 1:50, 1:60 minuti, non di più, poi l’attenzione del fruitore finisce. Nessuna citazione del libro, ma frasi coerenti con la trama e l’immagine/foto che scorre. Queste le regole principali. Se il mio trailer (l’autrice è ‪Francy Della Rosa) vi piace e vi fa venire la voglia di leggere il libro, allora vuol dire che è servito allo scopo!” Https://www.youtube.com/watch?v=ymcl35vcEQI Il VeloNero rincara la dose: “Oggi ho visto un booktrailer incredibile di Silvia Basile. Https://www.youtube.com/watch?v=fJ2ZhK1ufnk. Considerate che esistono due tipi di booktrailer, quelli amatoriali e quelli commerciali. Quello di ‪Adele mi fa accapponare la pelle, mi emoziona e arriva immediatamente al lettore, ma non può essere usato a scopi commerciali. Quello di ‪Ornella Albanese, se notate nell’angolo in basso a destra, porta il simbolo Mondadori. Notate le differenze.”

Ci siamo dilungate sui booktrailer, perché molti autori –esordienti e non- li amano, ma spesso producono filmati di scarsa qualità e impatto quasi nullo.

Arriva il giorno della pubblicazione
La settimana di fuoco.
Hai la tabella, vero?
Comincia: profilo, pagina-autore, Google+, Twitter, Pinterest, gruppi. Questi ultimi solo nei giorni deputati, ma chiedi sempre se possono fare un’eccezione per il “giorno di pubblicazione”.
Prosegui: scrivi almeno un Tweet quotidiano con hashtag dedicato(cambia citazione e metti sempre cover e link).
Recensioni su Amazon: non inalberarti per le recensioni negative. Leggile, cerca di capire se sono critiche costruttive, altrimenti ignorale. Posta solo quelle positive, ringraziando sempre gli autori.
Statistiche: guardale pure, ma non riportare fotografie della pagina di Amazon, con la tua cover circolettata in rosso. Non gliene frega niente a nessuno. E qualcuno meno fortunato potrebbe darti del “gasato”. E boicottarti, magari con una recensione al vetriolo.

Tasto dolente: le interviste. Sì? No? E se sì, quando?
Torniamo ai blog contattati per segnalazioni e/o recensioni. Puoi chiedere, con le precauzioni che ti abbiamo consigliato prima, un’intervista. È probabile che te la concedano solo a pubblicazione avvenuta (prima, chi ti conosce?) e se il tuo Romantic Suspense sta vendendo bene. Parliamoci chiaro: a meno che gli amministratori non siano tuoi amici fraterni, l’intervista sarà difficile da ottenere. Ma questo non deve spingerti a rinunciare.

Collaborare con i blog.
Se il tuo Romantic Suspense avrà avuto successo, una proposta di collaborazione presentata a qualche blog potrà essere presa in considerazione. In che modo collaborare? Articoli, racconti da scaricare gratis, recensioni. Non diventare lo “schiavetto”, però: la collaborazione deve essere mirata, non più di un pezzo ogni mese. Sul tuo blog, poi, pubblicizzerai la collaborazione e negli altri Social Network linkerai il materiale prodotto. Partecipa ai concorsi che i blog propongono: anche se la vittoria sarà andata a un altro, molti ti avranno letto.

Promozione sui blog: Blogtour e Giveaway. Quando farli? Quanto rendono? Quanto interessano? Il Buono Amazon attira di più del libro in regalo?
Leggiamo cosa ha detto Il VeloNero, intervistata da Linda Bertasi per il suo blog.
“Secondo me giveaway, buoni omaggio e libri in regalo sono un ottimo motore per farsi conoscere e leggere. Attenzione, che le due cose non sono proprio scontate e non vanno di pari passo: posso adorare un autore per come si propone sui social e non leggere il suo genere o, viceversa, amare la sua scrittura e le sue storie ma non condividere il suo pensiero. Per cui gli omaggi possono rivelarsi un buon incentivo.
I blogtour sono piacevoli, ma spesso, da lettrice, sono più incuriosita dallo stile del blogger che non dal libro sponsorizzato, a cui, il più delle volte, sono già interessata in partenza visto che lo sto seguendo. Mi spiego. Nel blogtour è interessante l’opinione del blogger, il guizzo che troviamo nell’articolo che accompagna il libro, magari una sola frase ma incisiva.
Il blogtour è un do ut des, uno scambio reciproco che, nell’immediato, favorisce il blogger rispetto all’autore perché porta nuovi lettori al blog; alla lunga, però, allarga il bacino di entrambi.
Io direi che il blogtour è una strategia più efficace prima dell’uscita del libro o immediatamente dopo la pubblicazione, poi è preferibile un giweaway, anche dopo parecchio tempo dalla pubblicazione, tanto per rinfrescare la memoria dei lettori. Un blogtour che anticipi il lancio deve essere ben pianificato, cosa non facile. Fate in modo di diversificare i contenuti e renderli interessanti. (“Quel libro nel cassetto: Il marketing secondo Il VeloNero”)”

Aggiungiamo qualcosa sul giveaway. Non chiedere da parte dei partecipanti prove degne della Maratona olimpica: bastano un commento, o la semplice iscrizione al blog. Usa uno di quei programmi gratuiti per il sorteggio del vincitore. E metti la classifica ben visibile sul blog, sulla pagina-autore e sul profilo. Pubblicizza la vincita su Twitter, Pinterest e Google+. Puoi usare il concorso e la vittoria per numerosi post.

Risparmiare tempo si può? E come?
Ti proponiamo un “blog condominiale”, se sei agli inizi della carriera di scrittore.
Come funziona?
Contatta giovani “colleghi” alle prime armi. Li trovi in giro per blog, gruppi e forum.
Se scrivete tutti Romantic Suspense, avrete un impatto maggiore. Consorziatevi e create un blog. La fatica sarà divisa fra tutti: quella di crearlo, quella di gestirlo. Se ognuno pubblicherà un testo+immagine tutte le settimane, ecco che avrete la possibilità di incrementare la visibilità del blog. Con beneficio per tutti i “soci”.

Un esempio:

Diapositiva1

Su questa base, potrai far crescere il tuo “blog condominiale”. E te ne servirai fino a quando le pubblicazioni, tra romanzi, racconti e articoli, saranno diventate troppo numerose per questa struttura. A quel punto, sarai pronto per un’avventura in solitaria.

OoO

Grazie a Linda Bertasi, Il VeloNero, Adele Vieri Castellano, Monica Montanari, Ornella Albanese, Francy Della Rosa e Lexla Laura.

Luana Prestinice
Social Media Strategist
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