Adesso che abbiamo il nostro bel romanzo, corretto e riveduto, e ci accingiamo a trasformarlo in un e-book perfettamente fruibile dai nostri lettori ( magari abbiamo anche una mezza idea di farcelo stampare), ci rendiamo conto di possedere un file “nudo”.
Occorre una bella copertina, sexy o evocativa, colorata o in bianco e nero, con caratteri originali e incisivi. Insomma, desideriamo che il nostro bel monaco abbia un abituccio firmato piuttosto che il solito saio con cilicio per sfilare sul red carpet di Amazon da vera star.
Come fare?
Su Facebook troverete coverartist che creano capolavori meno costosi di una pizza e vi accontenteranno in tutto, ma se desiderate provarci da soli, magari per un racconto o qualcosa di provvisorio, siete arrivati nel posto giusto: vi spiegherò come fare per dare una ritoccatina alle immagini, vi spiegherò come applicare le scritte e come convertire i file immagine in modo che abbiano una risoluzione accettabile.
Sento i vostri cori di protesta:
«Ehi, ma lo sai quanto costa Photoshop?»
«Ho caricato la versione di prova del programma e non mi son bastati i trenta giorni di gratuità per ritoccare la foto del compleanno di mia zia!»
«Se tu pensi che io abbia intenzione di passare ancora un solo minuto col mouse puntato su Gimp, hai sbagliato di grosso: ho comincialo a leggere le istruzioni quando ancora Porta Pia era senza breccia».
Lo ammetto, ogni tanto provo a rubare il pc di mia figlia che lavora con Photoshop Student, ma mi sono resa conto che occorre davvero troppo tempo per maneggiarlo in modo accettabile. Siccome preferisco dedicarmi alla scrittura e alla promozione, da brava self-made-woman ho cercato percorsi alternativi, gratuiti e spicci, per avere risultati similari. Non illudetevi, certe cose si riescono a fare solo con Photoshop e io, lo dico forte, non lo so usare.
Che cosa ho usato allora?
Diciamo che sono partita dalle funzioni basic di WORD. Io ho Office 2010, con POWER POINT, e credetemi, è una risorsa immensa, ma anche OpenOffice e similari offrono qualche alternativa.
Poi c’è il mitico PICASA, il programma per la gestione immagini di Google, free con versioni adatte a tutti i sistemi operativi.
C’è anche il buon vecchio PAINT, che vi aiuterà quando dovrete cambiare la risoluzione in pixel delle immagini.
Comunque sono programmi cui facilmente abbiamo accesso.
Che cosa occorre per creare una COVER?
1. Un titolo, ovvio. E su questo punto so che siete tutti preparati. Io userò L’INCUBO DI BABETTE, romanzo epistolare elaborato in chat.
2. Una o più immagini a vostra disposizione. Io qui vi consiglio vivamente di andarci piano con immagini protette da copyright perché non vi potrete appellare proprio a niente: se le immagini non sono free, non c’è santo che tenga in nessun tribunale, perché voi le avrete usate a scopi commerciali. Punto. Io vi consiglio di fare attenzione anche a disegni che riproducono volti noti − se i soggetti in questione non vi hanno lasciato la liberatoria − poiché quando il vostro libro diventerà un best-seller è possibile che la somiglianza venga notata. Diciamo che un’immagine caricata nel web in CC (creative commons, cioè dotata di particolari codici riconosciuti dai motori di ricerca e dai social) o acquistata con licenza non esclusiva nei vari siti, andrà più che bene.
3. Un carattere di scrittura, di quelli che sono presenti nei programmi di videoscrittura, oppure qualcosa di strano che vi aiuterò in un prossimo articolo a scovare in internet (L come LETTERING)
4. Uno o più programmi. Vi ho menzionato Gimp, Photoshop, Word, Power Point, Paint, Picasa. Io mi limiterò a usare POWER POINT (2010) e PICASA.
Mettiamoci al lavoro.
Per prima cosa ho cercato un’immagine che mi ispirasse e Pixabay mi è venuto in soccorso.
Generalmente quando utilizzo una loro foto, io sono solita lasciare l’obolo per il caffè, ma non è obbligatorio.
Comunque ho caricato l’immagine sul mio file word e già si è aperto un mondo. Ve lo mostro.
Osservate l’immagine, in alto, e partiamo dal numero 1. Cliccate su strumenti immagine/ Formato e cambierà il menù tendina. Ve lo mostro qua, in Word, perché è identico al menù di Power Point. Cliccando sulla voce Strumenti vi apparirà il menù. Se già a questo punto incontrerete intoppi… siamo messi male, ma andiamo avanti.
Probabilmente se avete versioni precedenti di Office 2010 il punto 2. (rimuovi sfondo, utilissimo, per altro) non sarà presente e il punto 3. non sarà completo di tutte le funzioni, ma si può già fare molto.
A questo punto vi consiglio di passare a Power Point.
RICORDO CHE LE FUNZIONI SONO ANALOGHE PER WORD E POWER POINT.
Con Word potrete modificare la vostra immagine, quindi salvare in formato immagine cliccando il tasto destro del mouse: si aprirà il menù tendina dove troverete la voce SALVA COME IMMAGINE.
Attenzione qua: di default compare il formato JPEG, ma se cliccherete sulla freccetta si aprirà il solito sottomenù a tendina e come prima opzione avrete il formato PNG (Portable Network Graphics) che io vi consiglio perché rileva quasi tutte le modifiche.
Nel menù gestione immagine di Word non è possibile aggiungere titoli, cosa che invece risulterà semplice con Power Point o PICASA. Questi due programmi, avendo funzioni diverse, possono essere usati (con qualche passaggio in più) per ottenere molti effetti interessanti.
PASSIAMO a POWER POINT:
Per prima cosa scegliete, dal menù PROGETTAZIONE, ORIENTAMENTO.
Notate che io ho cerchiato solo le prime quattro opzioni del menù, le altre non servono.
VERTICALE per le cover, ORIZZONTALE per i teaser. Scegliete uno stile di sfondo. Potete direttamente inserire un’immagine o colorare a piacere. Poi potrete passare al menù INSERISCI.
Prima cosa inseriamo l’immagine o le immagini che desideriamo combinare. Poi caricando forme, caselle di testo e Wordart potremmo creare titoli, nomi e citazioni.
Ora vi mostro qualche trucco semplice semplice.
L’immagine degli occhi ha un bordo che ho deciso di ritagliare. Poi INSERISCO due FORME rettangolari.
Poi clicco su STRUMENTI DI DISEGNO / FORMATO e appare un altro menù tendina che mi permette di lavorare.
Partendo dalle FORME elimino in contorni mettendo la spunta a NESSUN CONTORNO (Ho segnato in rosso). Quindi passo al RIEMPIMENTO FORMA.
Nella forma di sinistra carico un’immagine come riempimento mentre in quello di destra inserisco una scritta Wordart con il titolo.
Ora arriviamo al punto interessante, cliccate riempimento immagine si apre un sottomenù, scegliete SFUMATURA.
Io ho inserito nella forma rettangolare l’immagine della rosa. Ora osservate in basso e troverete un cursore per la trasparenza. Molto utile.
Ora anche per l’altra forma, a cui ho dato colore rosso, ho usato la trasparenza. Se si clicca su EFFETTI FORMA si possono dare varie impronte all’immagine. Io sceglierò CONTORNI SFUMATI.
Insomma, posizionandovi sulle forme o sulle immagini che volete modificare, cliccando su STRUMENTI DISEGNO e FORMATO, si aprirà il sottomenù. Io qui ho cambiato il colore agli occhi, ho sfumato i bordi immagine e forma e poi ho posizionato le figure a mio piacimento usando PORTA AVANTI/ PORTA INDIETRO.
Ho cambiato il colore alla scritta cliccando sul menù Wordart è questo è il risultato.
Ora non vi resta che salvare, cliccando su FILE, la prima voce in alto a sinistra del menù.
Scegliete SALVA CON NOME: si aprirà il menù di salvataggio. La prima riga è riservata al nome file, la seconda, quella che ci interessa, al tipo di file. Scegliete fra le tante opzioni FILE JPEG o FILE PNG e salvate. Il programma vi chiederà se salvare tutto il lavoro o solo il file corrente. Io di solito scelgo il file corrente.
Questo è il risultato…
Voi riuscirete senza dubbio a creare qualcosa di meglio, qualcosa davvero soddisfacente con po’ di applicazione e mezzi limitati.
OoO
La prossima puntata? 26 aprile 2016
Grazie Raffaella, mi hai aperto un mondo! 🙂
Riporterò le grida di giubili che si levano da tutte le parti: Raffaella For President!
Brava Raffaella!!!
Dopo un booktrailer pregevole, Maddalena, cosa ci preparerai questa volta?
Proprio oggi devo lavorare ad una copertina. Mi hai fatto fare un bel ripasso!
Teresa
Raffaella è geniale: prende un argomento ostico, lo sbuccia come una cipolla e poi ce lo serve cucinato a puntino. A prova di imbranati, insomma…
… Dimenticavo: non sapevo dell’esistenza di Pixabay, grazie!
Non so se serve, ma nei miei esperimenti ho trovato una cosa interessante. Se le dimensioni necessarie sgranano l’imagine esiste SmillaEnlarger, programma semplicissimo da scaricare. Si trascina l’immagine desiderata nel riquadro e si sceglie l’ingrandimento. Risulta perfetta.