“Ogni ragazza e ogni ragazzo possiedono super poteri che loro stessi ignorano. Noi li aiutiamo a riconoscerli e svilupparli.”
Ci arriva la richiesta da una delle organizzatrici del Women Fiction Festival di Matera: vi va di far parte di una giuria in una gara di extreme writing?
Volentieri ma… che cos’è?
Ci spiegano che si tratta di una gara di improvvisazione letteraria tra i rappresentanti di due classi di liceali in un contesto particolare: una sfida pubblica su un ring vero e proprio, al centro di una piazza. “Una sorta di torneo di boxe nel corso del quale i contendenti cercano di avere la meglio sugli avversari grazie alla creatività, alla freschezza di idee e alla padronanza del mezzo della scrittura e dell’inventiva.”
Arriviamo e ci sono le squadre, il ring, l’arbitro, i coach e noi, la giuria. Tutto intorno il pubblico, rumoroso e partecipe.
Le squadre si sono allenate con i coach il giorno precedente e adesso sono pronte per la sfida, che consiste in una gara di scrittura con quattro round, nei quali i componenti dei due gruppi si affrontano su temi di improvvisazione letteraria, scrivendo al computer isolati da cuffie antirumore, perché il tifo, molto acceso, non li distragga. Alla fine di ogni round, i concorrenti leggono al pubblico i testi di ciascun team. E noi votiamo. Naturalmente la vincitrice sarà la squadra che ha vinto il maggior numero di round.
Suspense fino all’ultimo, poi proclamazione dell’istituto vincitore e premiazione nell’esultanza del pubblico in delirio, insegnanti compresi.
Gli organizzatori fanno parte dell’associazione no profit “Centro di formazione supereroi”, nata su modello dell’analogo progetto realizzato in America, Inghilterra e Irlanda dagli scrittori Dave Eggers, Nick Hornby e Roddy Doyle. Sono autori, editor, giornalisti “convinti che l’esercizio della creatività applicato alla scrittura e a ogni forma di narrazione abbia il potere di migliorare la capacità di ‘leggere’ il mondo”. E quindi che i ragazzi possano scoprire e sviluppare i propri “superpoteri” grazie alla scrittura. A Milano, i volontari del CFS lavorano fianco a fianco con gli insegnanti, organizzando laboratori gratuiti per accompagnare i ragazzi nell’esperienza della creazione espressiva e della scrittura, “rendendo possibile a ciascuno di raccontare e raccontarsi chiaramente con la propria voce”.
Nel nostro piccolo, quello che anche noi abbiamo sperimentato e sperimentiamo con i nostri corsi di scrittura creativa. Nelle scuole lavoriamo gomito a gomito con intere classi di bambini e ragazzi, aspiranti “supereroi”, impastando insieme le storie sfornate dalla loro scatenata creatività.
Dalle elementari al liceo, i nostri workshop di scrittura sono modulabili, ma la costruzione di una storia, i passaggi strutturali, anche se semplificati, sono sempre gli stessi.
E anche le domande, a cui i ragazzi devono rispondere step by step per esprimere al meglio le loro idee e la loro fantasia.
Eccole qui.
Che storia vuoi raccontare? (per i ragazzi più grandi è previsto anche un breve excursus sui generi)
Chi è il tuo protagonista?
Cosa vuole?
Chi è l’antagonista, ovvero quello che cerca di impedirgli di raggiungere il suo obiettivo?
Che problema ha il protagonista?
Come lo supera?
Qual è il suo percorso?
Chi sono i suoi alleati?
Come inizia la storia?
Come finisce?
Si lavora in gruppi di 4-5, con un “coordinatore”, che riporta per iscritto i passaggi della storia man mano che “lievita”, e un “portavoce”, che li legge a voce alta prima del confronto con gli altri gruppi.
Noi facciamo la spola tra un gruppo e l’altro, rispondendo alle domande, suggerendo, stimolando e aiutandoli a uscire dalle impasse e a sbrogliare la matassa quando s’ ingarbuglia.
Il bello di lavorare con i ragazzi è poter entrare in contatto con la loro creatività, la loro inesauribile fantasia, il loro entusiasmo. Veder nascere e crescere le loro storie ed esserne un po’ parte, un po’ levatrici. E alla fine, ammettiamolo, ci si sente un po’ vampire…
E quando al posto dei ragazzi ci sono i professori?
Beh, allora se ne vedono delle belle ed è tutta un’altra storia, ma ve la raccontiamo nella prossima puntata!
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