Vorrei cominciare oggi un lungo percorso, la lunga via che io ˗ come migliaia di altri ˗ ho intrapreso tuffandomi nel vasto mare del self.

Negli ultimi anni le cose sono molto cambiate e si sono semplificate.

Monica Lombardi ha raccontato al workshop EWWA di Milano dello scorso 7 novembre  la propria esperienza, ci ha ricordato i tempi, recentissimi per altro, in cui qui in Italia non si parlava ancora di self, perché auto-pubblicarsi era “da sfigati” e rendeva implicito il fatto che nessuna casa editrice avesse preso in considerazione il nostro lavoro. E ci ha spiegato la sua idea geniale, escogitata in tempi non sospetti, creare un “SELF CHE NON SEMBRA SELF”, lanciare un marchio editoriale che celasse la vera identità dell’autore; ci ha raccontato il suo salto nel buio da vera self-made-woman e la sua determinazione nel diventare imprenditrice di se stessa creando la SPINNAKER.

Io non penso a lei come a un’autrice self, io la chiamo INDIE, all’americana. INDIE come indipendente, come libera di scegliere di affidarsi alle cure di una casa editrice seria e competente, solida quale è EMMABOOKS, ma al tempo stesso seguire da sola la collana “Mike Summer”.

imgresSelf è un termine generico, ci racchiude tutti, anche perché tutti siamo self in alcuni importanti aspetti di questo lavoro, e mi riferisco alla PROMOZIONE. Per quanto una casa editrice supporti e distribuisca a tappeto, all’autore oggi, per non restare indietro in questi tempi in cui i social sono veicolo e strada, occorre promuoversi. E non può farlo il nostro vicino di casa, l’amico o, ancor peggio, qualcuno che per denaro promette la luna.

No, dobbiamo farlo noi.

Dobbiamo farlo di persona, metterci la faccia e il nome, anche finti, ma nostri, perché dietro un nome de plume c’è una persona vera che i lettori vogliono conoscere e con cui desiderano interagire.

Questa lunga premessa per dire che in poco più di un lustro le cose sono molto cambiate, sono più facili e una montagna di fatica verrà risparmiata a chiunque inizi oggi.

Anzi, io cercherò di spiegare che è possibile pubblicare a costo zero con il minimo dispendio di energie, sfruttando le illimitate risorse che la rete fornisce.

Ma c’è un ma, oggi è facile pubblicare, ma non deve essere indolore, si deve tener presente che LA QUALITÀ È UN VALORE IMPRESCINDIBILE, lo dobbiamo al lettore, a chi ci sostiene, lo dobbiamo agli altri autori e, non ultimo, lo dobbiamo a noi stessi. Quindi dobbiamo promuovere un self di qualità, principalmente per noi stessi, che faccia di noi degli INDIE e non dei semplici occupatori abusivi di spazi virtuali.

Per far questo la regola prima è l’italiano, la cura del testo. Un editor, o anche solo un correttore di bozze, è l’unica vera spesa che l’autore INDIE dovrebbe mettere in conto, perché nessuno, e sottolineo nessuno, è esente da errori.

Qui la community ci viene incontro e ci propone nomi di professionisti, per non finire tra le grinfie di pseudo-editor millantati dai motori di ricerca che ce li propongono spesso come prime opzioni, ma che possono fare danni peggiori della grandine.

L’auto-pubblicazione è un percorso lungo che va intrapreso con consapevolezza.imgres-1 Le scelte e le opzioni possibili vanno valutate a seconda delle proprie esigenze.

Costo zero e possibilità di distribuzione a tappeto negli store nazionali e internazionali, fanno dell’ebook  la soluzione più semplice per chi ha deciso di diventare un autore self.

Questo non esclude la possibilità di stampare e vendere il proprio libro utilizzando il PRINT-ON-DEMAND, un sistema di stampa su richiesta proposta da Amazon con la sua piattaforma CreateSpace, da STREETLIB, Youcanprint e altri che permettono di vendere il libro negli store online e in alcuni casi di distribuirlo in librerie convenzionate, partendo da un budget iniziale davvero contenuto.

L’ebook, tuttavia, resta la soluzione più veloce e semplice. Si è online in poche ore, le piattaforme non chiedono denaro per pubblicare e si può godere di grande visibilità. La DISTRIBUZIONE – parolina magica – è a tappeto. Chiunque abbia un pc, un tablet, un e-reader o un cellulare potrà leggere il nostro libro dopo un solo click, a qualsiasi ora del giorno e della notte, pure allo scoccare della mezzanotte a Capodanno.

I formati leggibili sono tre: e-pub, mobi e pdf. Ne parleremo, non temete.

Il web fornisce programmi free per creare ottimi ebook. È vero che Amazon converte automaticamente il file di testo, è vero che con Calibre e Sigil si confeziona un ebook accettabile, ma accettabile non è abbastanza per chi si accinge a diventare editore di se stesso, soprattutto dal momento che la rete offre risorse gratuite.

Lo sapevate che Kobo e Streetlib hanno programmi free online? No? Ne parleremo diffusamente più avanti.

Se un editore vi pubblicasse con un ebook in cui non ci sono collegamenti ipertestuali che permettano il lettore di navigare agevolmente fra le pagine, sareste contenti?

Se il vostro lettore trovasse pagine bianche o cattiva impaginazione sareste contenti?

No?

Perché allora proporli al lettore da self?

Il lettore è lo stesso, e la cura DEVE essere la stessa.

Se lo pretendete da un editore, dovete pretenderlo anche da voi stessi.

Come ho detto, secondo me la soluzione migliore per l’esordio di un autore self è cominciare dall’ebook, per poi approdare in un secondo tempo al cartaceo.

Sia per la versione ebook che per il cartaceo il vostro libro necessiterà di una cover. Generalmente gli store pretendono immagini con una certa risoluzione e un determinato numero di pixel. Volendo si può creare da soli la propria cover, e nei prossimi post, alla lettera C di COVER vi spiegherò come fare per trovare immagini free, libere da copyright, magari trasformarle in modo semplice usando programmi semplicissimi che avete già semplicemente nel vostro PC, ma le cui potenzialità probabilmente non conoscete appieno. Vi spiegherò qualche trucchetto per aumentare i pixel delle immagini in modo che siano ben visibili e accettate anche da uno store esigente come Apple.

Tuttavia credo che investire poche decine di euro nell’acquisto di una cover professionale non intaccherà il vostro bilancio. Anche qui la community vi verrà in aiuto suggerendovi qualche nome di cover artist che farà di tutto per trovare l’immagine giusta per voi.

Che cosa serve veramente per lanciarsi nel mondo self?

Primo, ovvio, un TESTO, ma quello è affar vostro. Io penso al mio, che è già una bella gatta da pelare.

Poi occorre una COVER.

Un EBOOK, cioè trasformare il testo in un prodotto leggibile dai supporti e vendibile.

Vi servirà un SITO, un luogo e un indirizzo dove accogliere i visitatori che vorranno conoscervi, un posto che allestirete come una vetrina, il “salotto buono” dove far accomodare gli ospiti.

Magari vi farà piacere creare un BOOKTRAILER, tranquilli, anche questo è gratis, e magari qualche TEASER per presentare il vostro libro, per renderlo accattivante e PRESENTARLO al meglio.

Credo che spenderò due parole anche sull’ETICA, sulla PROMOZIONE e sulla DISTRIBUZIONE.

imgres-2Vi ho spaventato?

No?

Strano, io invece ero spaventata. E lo sono tuttora, perché arriverete a un punto in cui tutta la fatica fatta per scrivere il libro non vi sembrerà nulla in confronto a quello che dovrete ancora affrontare. Ricordate però che siamo sempre e comunque più fortunati degli scrittori che ci hanno preceduto, quelli che con il loro libro in mano sono andati a bussare a tutte le porte per chiedere di leggere qualche pagina del loro manoscritto a tutte le case editrici del mondo emerso, che hanno scalato montagne, fatto concorsi, spedito migliaia di plichi.

NOI SIAMO PIÙ FORTUNATI perché abbiamo opportunità che i grandi Scrittori, a cui alla fine quelle porte sono state aperte, non hanno avuto e hanno sudato sangue per ottenere: ricordiamolo e onoriamolo con il nostro massimo impegno.

Detto ciò… buon self a tutti.

OoO

Il VeloNero tornerà l’8 febbraio con “B COME BOOKTRAILER“.