Voi scrivete per comunicare ai cuori e alle menti altrui quello che vi brucia dentro. E noi editiamo per eliminare il fumo e far brillare il fuoco.” ( A. Plotnik)

Alla ricerca di una definizione “pregnante” su un argomento che spesso genera malintesi, polemiche e le più svariate (e a volte fantasiose) interpretazioni, ci imbattiamo in questa bella definizione di Plotnik e la adottiamo seduta stante come incipit del nostro workshop materano sull’editing. Ci hanno infatti chiesto di riproporre uno dei nostri corsi all’interno del programma per gli addetti ai lavori del Women Fiction Festival.

Nella scorsa edizione abbiamo parlato di archetipi e di costruzione del personaggio, questa volta decidiamo di affrontare la questione spinosa dell’editing sulla base della nostra lunga e variegata esperienza in materia: dai corsi con gli indimenticati mentori americani (per tutti la mitica Dara Marks) alla pratica sul campo in qualità di consulenti di RAI2 su soggetti, trattamenti e sceneggiature, per arrivare alle esperienze con romanzi in fieri o già fatti e finiti di aspiranti scrittori ma anche di professionisti della penna.

La nostra “cassetta degli attrezzi”? Eccovi una breve sintesi.

D. L’editor riscrive il testo dell’autore?

R. No! L’editor è un suggeritore.

D. Chi ha bisogno dell’editing?

R. Chiunque decida di pubblicare un testo.

D. L’editing serve per revisionare o per costruire un testo?

R. Può essere utilizzato in ambedue i casi.

D. Chi è l’editor per l’autore?

R. Un prezioso alleato.

D.  Editor e beta reader sono la stessa cosa?

R. No, l’editor è un professionista

D. Quali sono le parole chiave dell’editor?

R. Verosimiglianza e coerenza

D. Che differenza c’è tra editing formale e strutturale?

R. Il primo si occupa solo dello stile. Il secondo affonda nel testo: dalla trama ai personaggi.

D. Quante e quali sono le fasi dell’editing strutturale?

R. Quattro. 1. Analisi del tema. 2. I tre atti.  3. La linea emotiva dei personaggi. 4. Il POV, i dialoghi e le descrizioni.

D. L’editing e la correzione di bozze sono la stessa cosa?

R. ASSOLUTAMENTE NO!

Pubblico interessato e partecipe, un pizzico di vis polemica e qualche scambio in punta di fioretto  eppure, anche questa volta, siamo scese dal ring stanche ma felici.

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Elisabetta Flumeri & Gabriella Giacometti collaudatissima coppia creativa. Autrici di commedie romantiche, hanno scritto per radio e televisione.
Scrittrici per Sperling & Kupfer e Emmabooks. Cofondatrici EWWA-European Writing Women Association.

Ci sono incontri che ti cambiano la vita. Una frase fatta? Forse. Eppure nel nostro caso è stato così. Avevamo 18 anni. Lei faceva l’attrice, provava fino a notte fonda in cantine umide e buie e di giorno frequentava l’università: storia del teatro. Io ero iscritta a lettere, indirizzo storia moderna, organizzavo ‘incontri con gli storici’, leggevo solo letteratura ‘alta’, al cinema solo autori rigorosamente europei. Ma di notte divoravo “Angelica” e “Via col vento”, anche se non lo avrei ammesso neppure sotto tortura.

Volete curiosare fra i libri di Flumeri & Giacometti?