Please, don’t take offence to the content, as it is a fiction

Togliamo subito di mezzo gli equivoci e spieghiamo cos’è un Dark Contemporary Romance. Così le anime belle e timorose sapranno subito che questo articolo non è per loro e passeranno oltre. Mi rendo conto che si tratta di romanzi che sono un pugno nello stomaco di qualsiasi donna.

Il DCR è un sottogenere dell’Erotic Romance. Politicamente scorretto, con un protagonista maschile bastardo dentro e fuori e che tale rimane oltre l’ultima pagina. Storie crude, estreme, che non lasciano nulla all’immaginazione. Eroine magari coraggiose, ma che patiscono sulla propria pelle e nell’anima angherie di ogni tipo. Insomma, storie per palati forti. Come ho detto prima, non per tutti.

Insomma, Christian Grey lascia uscire davvero il suo lato oscuro e gli dà licenza di compiere tutte le nefandezze di cui è capace. E la piccola Anastasia Steele non se la cava con un rapporto Dom/Sub all’acqua di rose.

Detto questo, i protagonisti hanno entrambi bisogno di una seria terapia psichiatrica. E già, perché il legame malato che si instaura è odiato/bramato da entrambi. Da chi sevizia e da chi è seviziato. Rapimento, costrizione, schiavitù, abuso, sesso non consenziente sono gli ingredienti di questo piatto sanguinoso.

Se volete avvicinarvi al DCR in maniera graduale, vi consiglio “Raw” (“I suoi occhi su di me”) di Belle Aurora, e la serie “Indebted”, di Pepper Winters (cui dobbiamo anche i romanzi “Monsters in the Dark”, decisamente più forti).

Detto questo e per scansare tutti gli improperi che state già rovesciando sulla mia testa canuta, ricordo che amo i telefilm tipo CSI, ma questo non fa di me una serial killer. Perciò non pensate, vi prego, che approvi ciò che accade in questi romanzi. Semplicemente, è il mio mestiere parlarvene.