Titolo: “I burattini di Mastr’Aligi”
Autore: Nicola Lombardi
Editore: Nero Press, Collana “Innesti”

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La collana Innesti di Nero Press Edizioni si colora ancora più di rosso con il nuovo sangue versato da Nicola Lombardi nell’inquietante racconto I burattini di Mastr’Aligi. Una storia capace di portare a galla le emozioni più semplici di un bambino e, allo stesso tempo, le sue profonde inquietudini.
Il piccolo Tobia ha atteso a lungo di assistere allo spettacolo del prodigioso Mastr’Aligi e dei suoi burattini. Quando gli viene offerta la possibilità di salire sul camper del burattinaio e toccare con mano quei favolosi personaggi, il bambino non ci pensa due volte, soprattutto perché a proporglielo è Katia, una ragazzina verso cui si sente attratto in maniera incomprensibile. L’ingresso in quel mondo sarà preludio a un incubo senza fine.

Nicola Lombardi, autore con alle spalle una serie di pubblicazioni di tutto rispetto e vincitore della prima edizione del Premio John W. Polidori per la Letteratura Horror per la sezione romanzi editi (nonché giurato eccellente nella seconda), mostra ancora una volta di saper giocare con le paure, orchestrando una storia semplice e allo stesso tempo intensa, capace di impressionare.

Continuano i miei ‘raid’ nell’universo Nero Press Edizioni. L’espressione ‘schegge di terrore’ od ‘orrore’ o ‘paura’ è logora e abusata, eppure come chiamare i loro micidiali racconti brevi? Diciamo allora di cadere addormentati un istante solo e in quell’istante d’incoscienza, mentre si è indifesi, s’insinua l’incubo nella tua povera testolina. Sveglia! E’ durato poco, è finito, sei tornato alla luce del sole eppure hai dentro immagini tatuate nella corteccia cerebrale da tanti aghi intinti nell’inchiostro più nero e velenoso. Avevo già letto “I Ragni Zingari” di Nicola Lombardi. Ora, di Lombardi mi sento di dire questo: scrive davvero bene. Lo so, è èpovera come recensione. “Nicola Lombardi scrive bene”, posso sviluppare meglio il concetto, ok, ma ‘scrive bene’ sono due paroline perfette per lui e per il suo stile: ricco, ma non prolisso, non barocco. Immediato, ma non banale o poverello. Lombardi, ma cosa diavolo mangi? Dammene un po’, che cavolo!

Ora ho letto la ‘scheggia d’orrore’ targata Nero: “I burattini di Mastr’Aligi”. Da solo il titolo basta a metterti angoscia: i burattini sono come i clown, li ha partoriti una mente malata che sa che tasti premere per innescare ansia e nervosisimo nella gente sopra i tre anni. Mai capito come mai, eppure solo l’immagine mentale un camper stipato di faccette di cartapesta dagli occhi fissi, buon dio, non vi fa paura? Sì? fate bene, perchè qui dentro i vostri incubi di bambini diventeranno tutti veri. Siete avvisati. Un racconto breve e crudele. Non si può non definire che ‘spietato’. Non dico altro. O Scheggia di Paura. Buona Lettura!