Alcuni segreti feriscono più dei coltelli.
Convivere con la consapevolezza di avere tradito il proprio cuore non è semplice per Iryna, così come non lo è stato vivere nella menzogna negli ultimi due anni.
Quello che tutti credono è falso. Non è morta. Non ha dimenticato quello che ha fatto. E non ha dimenticato lui.

Ogni scelta ha delle conseguenze.
Prigioniero di un pericoloso gioco di potere, schiavo dell’ambizione che ha dominato tutta la sua vita, Genz non ha tempo di pensare al passato che ha seppellito in un angolo della propria memoria; almeno finché non rivede lei.

Certi sentimenti non ti lasciano tregua, né alternativa.
Entrambi feriti, entrambi orgogliosi, Genz e Iryna si troveranno ancora una volta uno di fronte all’altro.
Mettere da parte il passato e riscattare se stessi non sarà affatto semplice, soprattutto perché Iryna non è stata l’unica ad avere nascosto un segreto negli ultimi anni.

Riscatto. Una parola che sembra riecheggiare in ogni pagina di questo secondo episodio della storia di Irina e Genz. Lei ha accettato di tornare nella sua vita per salvarlo, ma è ben decisa a non accontentarsi solo di questo. Vuole un posto nella vita dell’uomo che ama, vuole il padre di suo figlio. Vuole Genz.
E la volontà di lui non è da meno. Irina gli è entrata nel sangue due anni prima e ora che l’ha scoperta ancora viva non la lascerà andare per nessun motivo.
Eppure niente è semplice tra di loro.
In questo magistrale secondo episodio l’autrice ha ampliato la visuale facendo del romanzo una lotta feroce di carne e sangue, di passioni sempre più violente, di segreti inauditi.

I legami di sangue sono tutto e non permettono errori. Il perdono è un traguardo durissimo da raggiungere e il riscatto per le proprie colpe può rivelarsi un’utopia impossibile. Ci sono colpe che non possono essere riscattate, segreti che non verranno mai perdonati.
Irina e Genz sono fatti della stessa pasta, anime forgiate dal dolore. Sono in grado di capirsi e  compenetrarsi tramite un gesto, uno sguardo, una vibrazione  sottile che nessun altro coglierebbe. Mettono a nudo se stessi e si legano sempre di più l’uno all’altro, ma la stessa cosa accadrà ad altri personaggi.
Caterina, moglie di Genz solo per volere del padre, bellissima e perversa. Educata nel dolore e nel crimine, incolpevole per ciò che è diventata eppure lontana da qualsiasi riscatto. Nessuno la perdonerà mai.
E poi c’è Ivar, il padre di Irina, l’artefice di tutto il dolore che lei ha dovuto subire. Un uomo spietato e oppresso da troppi segreti, uno che non potrà mai riscattarsi, almeno ai miei occhi. Non esiste perdono per un padre così.
E infine J.C., braccio destro di Genz, prigioniero dei propri sentimenti e ombra folle di dolore. Perdono e riscatto per lui non hanno più senso nel momento in cui si trasforma in una figura che non ha nulla di umano. È solo vendetta. Spietata, lucida, feroce, una fiamma incandescente pronta a distruggere ogni cosa, lui compreso.
Ma la vendetta non dà pace.
Soltanto la speranza può darla.
E l’amore di una famiglia.
Questo è l’approdo del romanzo di Sagara Lux.
Il punto di partenza erano famiglie indegne di questo nome, fonti di orrore e crudeltà, nidi infettati da crimini atroci e interessi perversi.
Alla fine di questo libro la famiglia diviene l’unico rifugio sicuro, il nido salvifico che tutto può riscattare.
Il riscatto esiste e dà forza, coraggio e orgoglio.

La scrittura potente e sensibile di Sagara Lux convince e trascina, senza dare requie e senza dubbi. Da lettrice e da persona che scrive posso solo ammirare e invidiare l’intensità di questa autrice, sa dare emozioni che rimangono dentro e non si dimenticano.

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Fernanda Romani è una degli Amici del Mag.

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