KATJIA MIRRI consiglia UNA NOTTE MORTE E TEMPESTOSA, di Steffanie Holmes. Si tratta del primo volume della Serie I misteri della libreria Nevermore. Bacchanalia House Editore.

Cosa si ottiene quando si incrociano una libreria maledetta, tre uomini sexy di fantasia e un misterioso omicidio da risolvere?

Dopo essere stata licenziata dallo stage di moda a New York, torno a casa con una sensazione di fallimento e vado a lavorare nella pittoresca libreria del villaggio. Forse, essere circondata da grandi della letteratura mi aiuterà a trovare una nuova strada.
Ma la mia vita tranquilla diventa più bizzarra della finzione: una misteriosa maledizione sulla Libreria Nevermore riporta in vita personaggi immaginari, in corpi che sono veri oggetti del desiderio. Ora mi ritrovo a fare duelli di poesia con l’impertinente corvo dai capelli scuri di Poe, a salvare i clienti da uno scontroso Heathcliff tatuato, e a ricevere consigli di vita dal galante ma malvagio James Moriarty. Il tutto mentre cerco di non innamorarmi dei tre splendidi uomini che dovrebbero esistere solo nella mia immaginazione.
Sembra fantastico, vero?
Beh, lo è.
Omicidi a parte.
Proprio così: omicidi. Si scopre che il mio pittoresco villaggio inglese è al centro di omicidi.
La mia ex migliore amica viene trovata morta con un coltello nella schiena e io sono la sospettata principale. Se voglio ripulire il mio nome dovrò fare come Agatha Christie. Riusciranno i miei fidanzati di fantasia a tenermi fuori dalla prigione?

I misteri della Libreria Nevermore sono ciò che si ottiene quando tutti i propri fidanzati letterari escono dal mondo dei libri e prendono vita. Se si mettono insieme un cupo antieroe, un maestro del crimine, un corvo impertinente e un’eroina con un cuore grande (e una collezione di libri ancora più grande) si ottiene questa appassionante serie di misteri paranormali dell’autrice bestseller di USA Today Steffanie Holmes.

Oggi vorrei parlarvi di un’autrice self neozelandese nella quale mi sono recentemente imbattuta: Steffanie Holmes e i suoi sei libri “i misteri della libreria Nevermore”.
Fantasy contemporaneo con tratti erotici a reverse harem; in una libreria molto particolare alcuni personaggi dei libri prendono vita e ne combinano di tutti i colori, risolvendo delitti e barcamenandosi con le varie difficoltà sia personali che esterne. Ironica e molto piacevole da leggere, il primo libro l’ho preso incuriosita dal titolo e dallo stile, che mi ha catturata fin dalle prime frasi. Abbagliata dalla piacevolezza della lettura, non avevo idea di cosa avevo per le mani, per cui all’inizio alcuni tratti mi sono parsi eccessivi. Ma presto mi sono affezionata ai personaggi, tanto che ho già dato il preorder per l’ultimo dei sei volumi
Caldamente consigliata: divertente, personaggi coerenti, storie intriganti, worldbuilding ben fatto. Nel primo l’assassino lo si indovina abbastanza presto, ma è l’unico caso. E comunque qui è tutto il viaggio che merita, non solo l’indagine.
Curiosità personale: in genere non amo le copertine con testi svolazzanti e mi fanno letteralmente orrore quelle che nel titolo cambiano più font (dimensione e family), per cui questa copertina non avrebbe dovuto catturare la mia attenzione. Il richiamo è stato il titolo.
Vi lascio qui la copertina del primo, tanto gli altri li troverete facilmente.

ROBERTA CIUFFI consiglia IL CANTO DI MR. DICKENS, di Samantha Silva. Neri Pozza Editore.

Gloriosa Devonshire Terrace, casa splendida, con il suo ampio giardino, i vasti scaloni, le grandi promesse di felicità e i suoi costi, altrettanto importanti! Cosí pensa Charles Dickens nell’inverno del 1843 mentre, seduto alla sua scrivania, compone l’ultima puntata di Martin Chuzzlewit. Manca solo un mese a Natale, ma Mr Dickens non è molto in animo di preparare festeggiamenti. Al piano di sotto sua moglie Catherine è in travaglio: un nuovo bambino sta arrivando, pronto ad abitare la lussuosa dimora di famiglia, ma che ben presto, ahimè, sarà solo l’ennesima bocca da sfamare. Tutti vogliono qualcosa da lui: soldi, regali, un autografo, qualche riga di dedica o, nel caso della sua famiglia, una festa di Natale piú grande di quanto si sia mai vista. E Martin Chuzzlewit non sta vendendo bene come tutti speravano. Nemmeno un quindicesimo di Oliver Twist, precisano i suoi editori. Che, per di piú, lo ricattano: se non consegnerà al piú presto un nuovo libro d’occasione, e sarà meglio che sia un libro adatto alle feste di Natale, dovrà restituire l’anticipo già versato. Cosí, gli incubi di una povertà che Dickens ha già ben conosciuto ricominciano a tormentarlo.
Ma quello che doveva essere solo un breve libriccino si rivela impresa ben piú ardua, specie perché Dickens sembra afflitto da un caso particolarmente ostinato di blocco dello scrittore. In cerca di idee, vaga per le strade mutevoli di Londra, finché una notte non conosce la misteriosa Eleanor Lovejoy. Avvolta in una mantella viola, Eleanor gli appare come un fantasma gentile o forse una musa, capace di ricondurre da lui l’ispirazione persa. Al suo fianco Charles intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé stesso e il libro che ne scaturirà, Canto di Natale, cambierà la storia della letteratura per sempre.

Con Il canto di Mr Dickens, Samantha Silva riporta in vita l’intero universo dickensiano, regalandoci una favola di Natale ambientata per le strade di una Londra fumosa e gelida, ma anche luminosa e piena di fascino, come un grande circo galleggiante pieno di prodigi e misteri. Una lettera d’amore a Charles Dickens e alla sua opera; un romanzo allegro e commovente al tempo stesso, infuso di intelligenza e calore.

È un periodo un po’ così. Sento il bisogno della leggerezza, sia in quello che ascolto che in quello che vedo o leggo, niente angst. E questo, in questo momento, è il libro perfetto per me, anche se avevo pensato di tenerlo per il periodo di Natale.
Innanzi tutto, e non è merito del romanzo, devo dare cinque stelline a Neri Pozza, perché i loro libri sono sempre un piacere da tenere tra le mani.
Parlando del romanzo, poi, è ambientato in un momento di crisi di ‘Boz’: il suo ultimo romanzo non si vende ma si svende, è nato un altro figlio, il sesto (notiziola: ne nasceranno dieci in tutto e di questo lui darà la colpa alla moglie!) e la moglie, Catherine, è affetta da uno dei suoi periodi di depressione che si alternano a una maniacale ricerca del Natale perfetto, cosa su cui lui in periodi più rosei era più che felice di aderire. Inoltre, D. fa visita a una vecchia fiamma e viene beccato da Catherine, che se ne va in Scozia con tutta la prole. I suoi editori gli chiedono di scrivere un libretto per il natale, cosa che potrebbe rimpinguare le tasche sue e loro, ma il nostro si indigna, si oppone. E poi cede…
Non ho ancora finito di leggere il romanzo, ma devo dire che si sta rivelando un compagno rassicurante e rilassante in questi giorni che non lo sono tanto.
Tuttavia, non aspettatevi che sia una relazione fedele della vita di Dickens. L’autrice stessa la dichiara opera di fantasia, con aggiunte, voli di immaginazione e inserti veritieri. Insomma, un romanzo.
In appendice a quanto detto, nonostante la simpatia che il personaggio mi suscita nella storia, io tengo per Catherine, con cui lui si è comportato come un vero st@@@@o! Ma la storia, si sa, è maschilista ed è stata tramandata la narrazione della moglie grassa e opprimente, che lo costringeva a fare figli al punto che lui fu costretto a mettere una libreria tra i loro due letti e a tentare di farla dichiarare pazza per rinchiuderla in un asilo per malati di mente. Non ci riuscì. A volta, la verità trionfa, anche quando dalla parte del manico c’è il ‘magnifico Boz’.

MARIA CONCETTA DISTEFANO consiglia CAROLINA DEI DELITTI, di Lia Celi. Salani Editore.

Torino, 1911. A tre giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale che sta attirando sulla città le attenzioni del mondo intero, Carolina Invernizio, la scrittrice italiana più amata dal pubblico e disprezzata dai critici, lavora al suo nuovo romanzo e non smette di cercare ispirazione nelle più efferate notizie di cronaca nera. Una su tutte cattura la sua attenzione: Emilio Salgari – quel Salgari, il creatore di Sandokan e del Corsaro Nero – è stato trovato morto in un bosco, sulla cima di una collina. Si è ucciso a colpi di rasoio, dicono i giornali, e lo dice anche la polizia: caso chiuso prima ancora di essere aperto. Del resto, i festeggiamenti per i cinquant’anni del Regno non devono essere oscurati. Ma per Carolina un fattaccio di sangue è più irresistibile di un cappello all’ultima moda. Così, approfittando del fatto che in città tutti la conoscono non come la celeberrima Invernizio ma semplicemente come madama Quinterno, moglie irreprensibile di uno stimato colonnello, inizia a fare domande in giro. Insieme a Vittorina, la fedele sorella-assistente, Carolina si ritroverà invischiata in un labirinto di amori morbosi, complotti di famiglia e intrighi politici, più inquietante di quelli usciti dalla sua penna… Ricostruendo in maniera magistrale l’effervescente Torino della Belle Époque e il caso reale del suicidio di Salgari, Lia Celi propone il ritratto di una straordinaria protagonista del suo tempo. Orgogliosa, astuta, ironica, la sua Carolina Invernizio ci ricorda che, oggi come cent’anni fa, non c’è nulla di più pericoloso che sottovalutare l’intelligenza di una donna.

Romanzo divertente, arguto, con bellissime ricostruzioni “ambientali” e storico-geografiche in una Torino 1911 tutta da scoprire.
In scena protagonisti e co-protagonisti d’eccezione: Carolina Invernizio nella veste di investigatrice su una morte sospetta, quella di Emilio Salgari, e la sorella di Carolina, Vittorina.
Solo sfondo anche Gozzano e la figlia di Cesare Lombroso.
Un divertissement?
Forse anche sì, ma, come dicevo prima, estremamente arguto e scritto benissimo.
Mai sciatto, mai banale.

Per acquistare i libri, fate click sul titolo:
Una notte morta e tempestosa
Il canto di Mr Dickens
Carolina dei delitti

I romanzi di Katjia Mirri (aka Katy Blacksmith), Roberta Ciuffi e Maria Concetta Distefano potete trovarli facendo click sul nome delle Autrici.