Scomparso 26 anni fa è stato un protagonista del jazz italiano
suonando tra gli altri con Pino Daniele, Franco D’Andrea e gli Area.
suonando tra gli altri con Pino Daniele, Franco D’Andrea e gli Area.
“Nella mia vita artistica non ricordo di aver
incontrato un talento come il suo” (Mario Rusca, pianista jazz)
incontrato un talento come il suo” (Mario Rusca, pianista jazz)
Una perdita immensa
Il 10 maggio del 1989, la musica italiana perdeva un grande
musicista, un artista raffinato e un uomo sensibile dal carattere non facile
(celebre il suo ‘litigio’ in diretta tv con Gianni Minà). Larry Nocella,
sassofonista colto se ne andò ad appena 40 anni nella città di Torino che lo
aveva accolto e che gli ha dedicato un celebre locale, “Larry’s Club”, in
omaggio al suo lirismo e al suo talento musicale.
musicista, un artista raffinato e un uomo sensibile dal carattere non facile
(celebre il suo ‘litigio’ in diretta tv con Gianni Minà). Larry Nocella,
sassofonista colto se ne andò ad appena 40 anni nella città di Torino che lo
aveva accolto e che gli ha dedicato un celebre locale, “Larry’s Club”, in
omaggio al suo lirismo e al suo talento musicale.
Strumentista noto per aver suonato con Pino Daniele, con il
leggendario batterista statunitense Kenny Clarke, Tullio De Piscopo, Vince
Tempera, Franco D’Andrea, Massimo Urbani e gli Area, non fu mai popolare quanto
avrebbe meritato per il suo indiscusso talento.
leggendario batterista statunitense Kenny Clarke, Tullio De Piscopo, Vince
Tempera, Franco D’Andrea, Massimo Urbani e gli Area, non fu mai popolare quanto
avrebbe meritato per il suo indiscusso talento.
Nato a Battipaglia il 18 dicembre del 1949, si era poi
trasferito a Napoli per studiare al prestigioso Conservatorio San Pietro a
Maiella. Larry Nocella si era avvicinato al jazz giovanissimo rimanendo
folgorato da Sonny Rollins, Charlie Parker, Gerry Mulligan e John Coltrane,
ovvero i maestri dell’evoluzione del sassofono moderno. In tenera età aveva
imparato a suonare il trombone a pistoni, il clarinetto per poi passare definitivamente
a diciotto anni al sassofono tenore, il suo vero amore, la sua voce per
eccellenza. Larry Nocella era in possesso come pochissimi dell’orecchio
assoluto, ovvero quella sensibilità musicale che gli consentiva di suonare con
estrema facilità anche le partiture più complesse e le improvvisazioni più
audaci e inusuali. Il suo fraseggio al sax tenore era fluente, ricco di
sfumature musicali provenienti dal suo immenso bagaglio artistico e umano.
trasferito a Napoli per studiare al prestigioso Conservatorio San Pietro a
Maiella. Larry Nocella si era avvicinato al jazz giovanissimo rimanendo
folgorato da Sonny Rollins, Charlie Parker, Gerry Mulligan e John Coltrane,
ovvero i maestri dell’evoluzione del sassofono moderno. In tenera età aveva
imparato a suonare il trombone a pistoni, il clarinetto per poi passare definitivamente
a diciotto anni al sassofono tenore, il suo vero amore, la sua voce per
eccellenza. Larry Nocella era in possesso come pochissimi dell’orecchio
assoluto, ovvero quella sensibilità musicale che gli consentiva di suonare con
estrema facilità anche le partiture più complesse e le improvvisazioni più
audaci e inusuali. Il suo fraseggio al sax tenore era fluente, ricco di
sfumature musicali provenienti dal suo immenso bagaglio artistico e umano.
Una carriera straordinaria
Nei primi anni ’70 Larry Nocella inizia la sua carriera
professionale suonando nei night club napoletani di Bagnoli, frequentati dagli
americani della base militare di stanza a Napoli. Un’ altra città importante
per la sua crescita artistica fu Milano, anche se il primo impatto non fu felice,
tant’è vero che dopo poco tempo, approfittando di un ingaggio ottenuto con
un’altra orchestra da ballo, si trasferì a Torino dove ebbe modo di suonare
spesso allo Swing Club; è qui che il maestro delle percussioni Kenny Clarke, di
passaggio per una serie di concerti in Italia, una sera lo ascoltò e rimase
colpito dal suo sound, tanto da invitarlo a Parigi per suonare insieme a lui,
invito che Larry prese al volo rimanendo nella capitale francese per circa un
anno. In seguito a problemi di droga, Larry Nocella fu espulso dalla Francia e
ritornò a suonare al Capolinea di Milano, stavolta però accolto in maniera
diversa da quella precedente, con più favore da parte della critica, mai tenera
con lui. Fu un periodo musicale intenso per la sua maturità musicale di questo
vero e proprio gigante del jazz italiano. A Milano il sassofonista campano
incise anche il suo primo disco (oggi quasi introvabile) dal titolo “No
Secret”, il 13 ottobre 1977, per l’etichetta Harmony, un disco arrangiato e
prodotto dal maestro Vince Tempera e Angel Arienti, con un gruppo di musicisti
di prima classe come lo stesso Arienti alla chitarra, Vince Tempera alle
tastiere, Julius Farmer al basso e Tullio De Piscopo a batteria e percussioni.
Quest’ultimo fu uno dei suoi più fraterni amici, aveva una grande stima e un
forte apprezzamento per il talento musicale del sassofonista di Battipaglia;
gli fu vicino e lo aiutò in diverse occasioni, registrando assieme anche un
bellissimo Live, nel 1980, con il pianista Riccardo Zegna e il contrabbassista
Luciano Milanese.
professionale suonando nei night club napoletani di Bagnoli, frequentati dagli
americani della base militare di stanza a Napoli. Un’ altra città importante
per la sua crescita artistica fu Milano, anche se il primo impatto non fu felice,
tant’è vero che dopo poco tempo, approfittando di un ingaggio ottenuto con
un’altra orchestra da ballo, si trasferì a Torino dove ebbe modo di suonare
spesso allo Swing Club; è qui che il maestro delle percussioni Kenny Clarke, di
passaggio per una serie di concerti in Italia, una sera lo ascoltò e rimase
colpito dal suo sound, tanto da invitarlo a Parigi per suonare insieme a lui,
invito che Larry prese al volo rimanendo nella capitale francese per circa un
anno. In seguito a problemi di droga, Larry Nocella fu espulso dalla Francia e
ritornò a suonare al Capolinea di Milano, stavolta però accolto in maniera
diversa da quella precedente, con più favore da parte della critica, mai tenera
con lui. Fu un periodo musicale intenso per la sua maturità musicale di questo
vero e proprio gigante del jazz italiano. A Milano il sassofonista campano
incise anche il suo primo disco (oggi quasi introvabile) dal titolo “No
Secret”, il 13 ottobre 1977, per l’etichetta Harmony, un disco arrangiato e
prodotto dal maestro Vince Tempera e Angel Arienti, con un gruppo di musicisti
di prima classe come lo stesso Arienti alla chitarra, Vince Tempera alle
tastiere, Julius Farmer al basso e Tullio De Piscopo a batteria e percussioni.
Quest’ultimo fu uno dei suoi più fraterni amici, aveva una grande stima e un
forte apprezzamento per il talento musicale del sassofonista di Battipaglia;
gli fu vicino e lo aiutò in diverse occasioni, registrando assieme anche un
bellissimo Live, nel 1980, con il pianista Riccardo Zegna e il contrabbassista
Luciano Milanese.
Gli anni Ottanta furono una fase di apertura verso altre strade
alternative dal jazz, come quella della collaborazione e la successiva
registrazione del disco “Tic & Tac” con il gruppo Area, oppure la
partecipazione a tre dischi di Pino Daniele, “Live Sciò”, “Ferry Boat” e “Bonne
Soirée” (forse il suo periodo di massima notorietà), o ancora l’incisione fatta
con il bluesman Andj J. Forrest, dal titolo “Harmonica Man” (Fonit Cetra,
1981), assieme alla cantante Rossana Casale.
alternative dal jazz, come quella della collaborazione e la successiva
registrazione del disco “Tic & Tac” con il gruppo Area, oppure la
partecipazione a tre dischi di Pino Daniele, “Live Sciò”, “Ferry Boat” e “Bonne
Soirée” (forse il suo periodo di massima notorietà), o ancora l’incisione fatta
con il bluesman Andj J. Forrest, dal titolo “Harmonica Man” (Fonit Cetra,
1981), assieme alla cantante Rossana Casale.
Ecco come lo ricorda la cantante Tiziana Ghiglioni: “Ho un
ricordo molto chiaro del suo splendido sound, caldo, potente e sicuro, del suo
senso ritmico spiccato, del suo talento jazzistico “assoluto”, una
figura di grande fascino, di spessore musicale che tutti, soprattutto i
giovani, dovrebbero conoscere e apprezzare”.
ricordo molto chiaro del suo splendido sound, caldo, potente e sicuro, del suo
senso ritmico spiccato, del suo talento jazzistico “assoluto”, una
figura di grande fascino, di spessore musicale che tutti, soprattutto i
giovani, dovrebbero conoscere e apprezzare”.
Discografia essenziale
1977 “No secret”
1980 Everything Happens to me”
1980 Tic & Tac (Area)
1981 Loney Woman con Tiziana Ghiglioni
1984 Sciò (Pino Daniele)
1985 Ferryboat (Pino Daniele)
1987 Bonne soirèe (Pino Daniele)
Immagine Bing Image Creator
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