Questo è un romanzo “diverso”, e proprio questa sua diversità rende difficile inquadrarlo in uno standard. È un romance storico? Un gotico? Un fantasy? Certo non un moderno.
Già la trama non ti aiuta a capire dove l’autrice voglia andare a parare e solo all’ultima pagina si scopre che tutto quel girovagare, tutte quelle esperienze di vita, di sensazioni, di emozioni, descritte con esuberanza, portano il lettore a comprendere meglio l’importanza della lunga e caleidoscopica storia della protagonista: Yalitha.
Yalitha è una donna camaleontica che subisce molte trasformazioni. Sembra togliersi di dosso uno strato dopo l’altro, un’esperienza dopo esperienza, fino ad arrivare a quella più estrema. Gli altri personaggi sono tanti comprimari che girano attorno a lei in un carosello colorato e hanno il compito di mettere in evidenza le metamorfosi avvenute in quella donna straordinaria, che le assapora come un buon vino d’annata.
L’ambientazione mi ha spiazzato, non sono riuscita a capire” dove siamo” e “quando siamo”, ma alla fine che importanza ha? Non si sente affatto la necessità di comprendere con esattezza la collocazione spazio-temporale della vicenda.
In tutto il romanzo non c’è un refuso, non un’imperfezione linguistica, se non una certa ridondanza, dovuta forse al fatto che l’autrice padroneggia l’italiano in modo superbo e può permettersi di costruire frasi un po’ “fiorite”.
Arrivata alla fine, mi è sembrato di concludere un bel viaggio, ma sono rimasta male perché delle tante domande che mi ero posta durante la lettura non tutte hanno trovato risposta. Forse, in futuro… chissà, ci spero.
La mia valutazione: quattro stelline.
“Molte volte mi è stato chiesto di raccontare come fossero andate realmente le cose e io non mi sono mai decisa a ripercorrere la mia vita con la memoria, perché per chi cammina sulle sue gambe da così tanto tempo come me, ricordare diventa un gioco troppo crudele. Ho anche provato ad ignorare ciò che è rimasto dei miei diari, ma non ho mai sopportato i buchi nelle librerie, i lampadari a cui manca una candela o una lampadina, i quadri storti e gli sportelli aperti; quindi, come resistere alla tentazione di rimettere insieme le pagine perdute?
Chi mi conosce sorride per il mio modo bizzarro di esprimermi, e vi chiedo pazienza, vi chiedo di perdonare il mio idioma, poiché esso è l’insieme delle lune che sono sorte sulla mia pelle, dei passi che ho messo uno in fila all’altro, delle lingue che ho appreso e parlato, dei luoghi che ho visitato e delle anime che ho preso.
Non sono una scrittrice, pertanto è senza maestria che vi racconterò la mia storia.
La Farfalla d’Ombra”
Titolo: La farfalla d’ombra.
Autrice: Yali Ou Ametistha.
Genere: Narrativa italiana.
Editore: Steam Butterfly.
Pagine: 563.
Prezzo: euro 5,99 (e-book); euro 16,12 (copertina flessibile).
QUI trovate la presentazione di “La farfalla d’ombra” da parte dell’Autrice.
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