Una micidiale caduta da scale ghiacciate rischia di rivelarsi la scena finale per Anna Hitchcock, l’“Agatha Christie americana”.
La richiesta d’aiuto dell’anziana mentore interrompe il week-end romantico che lo scrittore di gialli Kit Holmes sta passando insieme al nuovo compagno, J.X. Moriarity, procurandogli un incarico da detective dilettante in un’elegante dimora di montagna isolata dalla neve.
Sfortunatamente, un astuto killer è di nuovo un passo avanti a Kit…
TITOLO: Cala il sipario.
AUTRICE: Josh Lanyon.
GENERE: Mistery. Romance M/M.
SERIE: Holmes & Moriarity, volume secondo.
EDITORE: Triskell edizioni.
PREZZO: euro 4,99 (eBook); euro 12,00 (cartaceo).
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«Lo sapevo,» disse J.X. «Sapevo che l’avresti fatto.»
Trattenni la rabbia, sebbene quello fosse il genere di commento che ti fa saltare un fusibile, e già il mio non è tanto lungo. Il fusibile, intendo.
«No, invece. Io stesso non sapevo che l’avrei fatto. Come potevo immaginare che sarebbe successo? Anna non se lo immaginava. Se fosse stato così, sono sicuto che avrebbe fatto del proprio meglio per evitare di cadere giù per ventidue gradini di pietra.»
«Se la tua anziana ex mentore non avesse fatto un ruzzolone in giardino e non avesse bisogno di te per sostituirla a questo seminario di scrittura sulle montagne del Berkshire, te ne saresti uscito con qualche altra scusa per non vederci questo fine settimana.»
A dirla tutta, sembra che il sipario stia chiudendosi sulla relazione appena sbocciata fra Kit Holmes e J.X. Moriarity. Il primo ha il terrore di lasciarsi andare (la rottura con David gli ha lasciato un bel corredo di idiosincrasie assortite), il secondo scalpita perché sa che quella fra lui e l’amato è la storia della vita. Per entrambi.
Kit tiene il punto e arriva nel Berkshire, deciso a fare del suo meglio come insegnante al corso di scrittura. Non sa che Anna Hitchcock lo ha chiamato per confidargli di temere per la propria vita: la caduta dalle scale e altri episodi non sono stati altro che tentativi di assassinarla.
Passano i giorni senza che Kit riesca a trarre un ragno dal buco. Decisamente, si sente un detective dilettante allo sbaraglio. Fatto sta che un incidente di macchina -un lastrone di ghiaccio- lo spedisce dritto in ospedale. Dove arriva, sul suo cavallo bianco, J.X., felice come una Pasqua perché Kit ha chiesto di lui, prima di perdere i sensi. Insomma, occorrono eventi eccezionali per convincere quel testone (è sempre Kit) dei sentimenti che lo legano a quel meraviglioso, affascinante, giovane uomo? Pare di sì.
Segue splendida scena di sesso, molto appetitosa, non appena i due tornano alla villa di Anna. Con una clavicola rotta, io avrei rifiutato le avance di chiunque, ma qui abbiamo un quarantenne dalle insospettabili risorse.(*)
Intanto, i sospetti cadono ora sull’uno ora sull’altro dei partecipanti al corso. Nel numero entra anche il figliastro di Anna, sempre alla ricerca di soldi e forse troppo desideroso di mettere le mani prima del tempo su quanto la matrigna gli ha promesso nel testamento (praticamente, Anna ha nominato metà degli abitanti dell’orbe terracqueo).
Il finale è incandescente (un po’ l’avevo sospettato, ma io sono malvagia inside e quindi penso sempre il peggio).
Bei personaggi, bella storia (sempre con quel gusto un po’ vintage, già apprezzato nel primo volume). Josh Lanyon non delude mai.
(*) Probabilmente questa frase la taglierò prima di pubblicare su Amazon. Non vorrei che quei puritani mi segassero la recensione.
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