Verona, 2001. Anna, ventinove anni, è una ragazza ingenua, ricca e viziata dall’adorato padre, un facoltoso imprenditore. Dopo la laurea in medicina Anna vuole specializzarsi in chirurgia plastica per aprire uno studio estetico, sposarsi e avere una famiglia. Quando però un ictus colpisce il padre e un misterioso amico gli fa visita, Anna inizia un’indagine sul passato in guerra del padre. Le tracce la conducono nell’Italia del 1944, nel pieno della furia omicida delle SS in fuga, quando le truppe scelte di Hitler trucidarono per vendetta almeno quindicimila civili. Una storia che oggi pochi conoscono, come pochi sanno che alle SS tedesche si uní un famigerato battaglione di SS italiane, di cui dopo la guerra si è cercato di far perdere la memoria.
Al termine di questo drammatico percorso, Anna ritrova la sua vera anima. Così, finalmente libera da quel passato terribile che le scorre nel sangue, torna a Colle Sant’Agnese, il paesino toscano in cui i nazisti fucilarono oltre quattrocento persone fra donne, vecchi e bambini.
Una storia nera, drammatica e poco chiara e che parla ancora al presente, chiedendo giustizia.

TITOLO: Storia di una figlia.
AUTORE: Piernicola Silvis.
GENERE: narrativa contemporanea.
EDITORE: SEM.
PREZZO: euro 8,99 (eBook); euro 18,05 (cartaceo).
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Recensione di Elisabetta Flumeri.

Nelle pieghe del nostro passato recente si celano orrori che molti ignorano, occultati in nome della “ragion di Stato”. Sono le stragi di donne, vecchi e bambini commesse dalle SS italiane (sì, esistevano) insieme ai loro omologhi tedeschi. Piernicola Silvis porta allo scoperto una ferita mai rimarginata, affrontandola però, malgrado l’accurata e autentica documentazione, non da storico ma da narratore e cogliendone il lato più intimo e personale. Con partecipazione ed empatia, segue passo passo il doloroso percorso di consapevolezza della sua protagonista che, in qualche modo, è lo stesso che compie il lettore, inchiodato alla pagina, incapace di mettere una distanza di sicurezza tra sé e la materia incandescente del romanzo e chiamato a prendere coscienza di un lato oscuro e inimmaginabile della nostra storia. L’Autore si discosta solo in apparenza dalle tematiche dei suoi romanzi precedenti, perché in realtà anche questa volta indaga il cuore di tenebra che si cela dietro una finta facciata di normalità e perbenismo.
Impossibile non rimanere coinvolti nel dramma personale di Anna, costretta a confrontarsi con un Orrore indicibile e a fare delle scelte laceranti, spettatori impotenti degli spaventosi crimini di cui si macchiarono in modo indelebile le Waffen SS, e che furono cancellati dai libri di storia.
Una narrazione forte e dolorosamente visiva, affascinante per le sue ipotesi, capace di scuotere le coscienze più di un saggio o di un documentario, grazie alle potenti emozioni di cui le pagine sono intrise e alla passione che vibra nelle parole dell’Autore.
Un libro che tutti dovrebbero leggere per conoscere la verità. Che non appartiene solo alla protagonista ma a ognuno di noi.

Elisabetta Flumeri scrive da sempre a quattro mani con l’amica di una vita, Gabriella Giacometti. Vi presentiamo “False verità”, il quinto volume della serie “Emma & Kate”.

Credeva fosse la fine di un incubo. Era solo l’inizio.

Un uomo di potere, una famiglia dal passato tormentato, un patrimonio che fa gola a molti.
La giovane fisioterapista Chiara Colombo, per fuggire da una relazione violenta insieme al suo bambino, accetta l’ospitalità di un ricco e anziano paziente, Giulio Dalmasso. Ma l’uomo viene ucciso e per la polizia è lei la principale sospettata.
La posta in gioco è altissima e Chiara rischia di perdere tutto. Disperata, chiede aiuto a Emma, a cui Dalmasso si era rivolto prima di essere assassinato, senza però spiegarle il motivo della richiesta.
L’investigatrice, affiancata dalla celebre giallista Kate Scott, crede nell’innocenza di Chiara, al contrario del vicequestore Andrea Del Greco, combattuto tra l’amicizia per Emma e la convinzione che abbia scelto il lato sbagliato della barricata.
Chi è colpevole della morte di Giulio Dalmasso? Perché ha infierito con una rabbia inaudita? Emma e Kate devono fare appello a tutte le loro capacità intuitive e spingersi oltre le apparenze, alle radici dell’odio, dove si cela una verità sconvolgente e occultata a caro prezzo.

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