Lucia Guglielminetti nasce ad Asti nel 1969.
Laureata in Lingue e letterature straniere moderne, insegna inglese nelle scuole medie. Vive con la famiglia in un piccolo paese della provincia astigiana.
Ha all’attivo due romanzi pubblicati con la Casa Editrice Marlin (2012: RVH – Ascesa alle Tenebre; 2013: RVH- Sette giorni per i lupi), i primi due episodi della saga sul vampiro olandese Raistan Van Hoeck.
Nel Buio, Morte e vita, Sleeping Sun, Il falco e il cacciatore e Atropo – La nona eclisse,  i successivi episodi della saga di RVH, sono autopubblicati.
Il racconto “L’ospite inatteso”, da cui la saga prende il via, è stato tra i vincitori del concorso “Le ali della Fantasia 2010” ed è stato pubblicato in una raccolta, così come altri lavori della scrittrice.
Nel 2017 pubblica il romanzo thriller/horror Versus con la Casa editrice Dark Zone, secondo classificato al Trofeo Cittadella 2020, e la raccolta Acherontis. (2018) Nel 2021, sempre con la Dark Zone, pubblica l’horror Il dio dalle lunghe dita, vincitore del Trofeo Cittadella 2022, e il primo volume de L’Alchimia degli opposti con Federica Soprani, edito dalla Casa editrice Sàga. Il secondo volume è del 2023.
Ama la musica rock, la lettura, la scrittura, il cinema e le serie TV, oltre agli scrittori come Stephen King, che non ti fanno dormire la notte.

Due righe per presentarti?
Ciao! Mi chiamo Lucia e di lavoro sono un’insegnante di inglese alle scuole medie. Vivo in un minuscolo paese della provincia astigiana con marito, tre figli che ormai vanno e vengono e quattro gatti. Amo leggere, scrivere, guardare serie TV, Stephen King e, naturalmente, i vampiri.

Che genere scrivi?
Scrivo per lo più… boh, saranno horror? Non mi piace tanto questa definizione, come non amo in genere le etichette. Dai, diciamo horror.

Come scrivi? Penna e quaderno? Tecnologia a tutto spiano?
Ho un quadernetto per gli appunti, ma poi scrivo al pc senza grandi voli pindarici di tecnologia. Word e via.

Quando scrivi? Sei un’allodola, o una civetta (non equivocare)?
D’estate, quando sono libera dagli impegni scolastici e non fa freddo, mi piace scrivere di mattina presto, quando la casa è silenziosa. D’inverno scrivo un po’ quando posso, specie al pomeriggio.

Coinvolta sempre in quello che scrivi, oppure distaccata?
Coinvoltissima. Piango, rido, sto male, e quando non posso materialmente scrivere sono lì che penso alla storia. Se mi sveglio di notte e inizio a pensarci, addio. Il sonno se ne va. Il dubbio privilegio di scrivere di vampiri.

Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Ahahahahahhha che cos’è una scaletta ferrea? No, no. Giusto un’impalcatura generale, un’idea più o meno vaga di dove andare a parare. Quello che succede in mezzo è puro divertimento. E qualche incazzatura, quando i personaggi mi mettono in situazioni tremende e se la ridono nell’ombra. RAISTAN, TI VEDO, SMETTILA!

Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Come ho detto, mi piacerebbe essere metodica, ma devo fare i conti con la vita reale e quindi…

Pubblichi con una casa editrice (o più di una), oppure sei una self pura? O metà e metà?
Sono ibrida. Ho alcuni libri pubblicati con CE e altri self.

Quando autopubblichi. Hai finito il tuo libro. Prosegui da sola, o ti rivolgi ad alcune figure (professionali o no), come beta reader, editor, grafico/a…
Ho una beta che è come se fosse un’editor, data la sua esperienza, e poi ho un’artista per le cover.

Quando pubblichi con una casa editrice. Ti servi di beta reader e di un/una editor, prima di mandare il testo alla casa editrice?
No. Le CE hanno i loro, di editor, o dovrebbero averli, e in genere i miei testi non richiedono grandi interventi.

I social: li usi per far conoscere e promuovere i tuoi libri?
Poco e male, ma li uso, almeno qualcuno. Sono pigra.

Quali sono i tuoi preferiti? Perché? Quali riscontri hai notato?
Uso principalmente Facebook, perché permette contenuti scritti più lunghi e poi perché ci sono abituata. Uso un pochino anche Instagram, ma non sono molto brava. I vari TikTok li lascio ai giovani.

Hai una newsletter? Se sì, ogni quanto invii un aggiornamento?
Non ho una newsletter.

Hai un sito web? Se sì: è home made, oppure ti sei rivolta a un/una professionista?
Ho un sito web fatto da una professionista che non aggiorno da sedicimila anni. Chissà, magari, prima o poi…

Progetti per il futuro?
Sta per uscire l’ottavo libro della serie RVH. È un po’ diverso da quelli che lo precedono, visto che Raistan non è il protagonista assoluto e non racconta la storia in prima persona come fa di solito. Spero che i lettori non restino delusi. Per il resto, sono soddisfatta dalla storia, una disperata missione di recupero tra le lande desolate e gelide degli Urali.

Dopo l’angoscia lasciataci da “La Nona Eclisse”, diamo un’occhiata alla trama del prossimo volume della Serie RVH.

È passato un anno dai disastrosi eventi de La Nona Eclisse e Shibeen, creatrice di Raistan e sorella di Seamus, non si è ancora rassegnata alla scomparsa del fratello. Una serie di indizi la convincono che sia in Russia, prigioniero di gente senza scrupoli che lo usa per combattimenti clandestini all’ultimo sangue. Accompagnata da Raistan, il fratello Faith e Richard, l’efficiente umano di cui Raistan si serve da anni per le proprie faccende all’estero, intraprendono una missione di salvataggio in quel paese lontano e ostile, che metterà a dura prova la loro determinazione e la loro stessa esistenza. Con l’aiuto del vampiro siberiano Nariman, dovranno affrontare prove terribili e creature spaventose che condividono con loro soltanto l’appartenenza alla razza vampira, senza nemmeno la certezza che Seamus sia vivo o che abbia conservato la coscienza di sé.
Tra miniere abbandonate, città cristallizzate dal gelo i cui abitanti obbediscono a un oscuro potere, tempeste di neve e qualche vodka di troppo, Raistan Van Hoeck ci porta con sé nella sua ottava avventura.
ATTENZIONE: linguaggio esplicito, abusi, violenza, +18.

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