Ecco a voi due recensioni di Babette Brown che risalgono a quando la vecchia ragazza stava ancora facendosi le ossa con Insaziabili Letture. I romance sono: “Un vero Dandy” e “Una promessa d’amore”. Andiamo a dare un’occhiata.
La vicenda si svolge in Inghilterra, nel 1810 circa. Lord Ferdinand Dudley è tanto bello quanto spietato, abituato a ottenere sempre quello che vuole. Ma tutto cambia quando, recatosi a Pinewood Manor per reclamare la proprietà che ha vinto al gioco, si trova davanti lady Viola Thornhill, furiosa e ben decisa a tenersi stretta quella che considera casa sua. Poiché Ferdinand rifiuta di andarsene, ha inizio un’estenuante schermaglia in cui Viola non può permettersi di cedere e lui… altrettanto. Ma vivere sotto lo stesso tetto rischia di indebolire la risolutezza di entrambi, specialmente quando entra in gioco un’attrazione che non si può nascondere. E un sentimento che Ferdinand non si aspettava di provare per una donna che lo disprezza e lo respinge.
Nel passato di Viola ci sono molti segreti che, ad un certo punto, sembrano poterla distruggere. Ma non dobbiamo preoccuparci troppo: Mary Balogh garantisce un happy end in tutte le sue storie.
Note: UN VERO DANDY (No Man’s Mistress) è il secondo romanzo della serie “Mistress”, così chiamata dai titoli dei romanzi che la compongono.
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L’incipit è da manuale: lui è bello, il classico dandy dedito a piaceri fugaci; lei è l’integerrima fanciulla che gestisce con abilità una vasta tenuta nella campagna inglese.
E, invece, niente di tutto questo corrisponde a verità.
Dilungarmi significherebbe togliere alle lettrici il piacere di cadere nella trappola di un intrigo dei più complicati, pertanto vi lascio a becco asciutto: niente spoiler. Vi basti sapere che la vicenda è complessa e lascia talvolta con gli occhi lucidi per la commozione.
Bei personaggi, comunque, un po’ insoliti rispetto ai canoni classici ed al romance che siamo abituate a gustare. Ferdinand e Viola (Shakespeare incombe…) si incontrano…anzi, si scontrano, in un crescendo di situazioni che li intrappolano lentamente in una rete di inganni, paure, rimpianti. Amore (c’è bisogno di dirlo?).
L’happy end arriva ed è la parte più inverosimile della storia.
Perdoniamo Mary Balogh per questa “caduta”; in fondo, non avremmo saputo trovare di meglio!
I personaggi di contorno? Il fratello di Ferdinand, gelido duca (apparentemente, come al solito). Il viscido di turno, punito com’è giusto che sia. Parenti vari ed affini, bene caratterizzati. Compresa una petulante ed estenuante sorella di Ferdinand, che vorremmo strangolare con piacere. Per mettere fine alle sue continue chiacchiere.
Un voto non troppo alto (quel finale…) per Mary Balogh: 3 stelline.
Per Eleanor Transome la ricchezza di suo padre non è affatto una benedizione. Soprattutto se è l’unico motivo per cui Lord Randolph Falloden ha deciso di chiedere la sua mano. Il giovane nobiluomo, tanto arrogante quanto affascinante, è sull’orlo della rovina economica ed Eleanor non può rifiutare la sua proposta, perché lo ha promesso al padre sul letto di morte. L’unione tra l’ambito conte e la ricca figlia del commerciante sarà un affare in cui l’amore non ha alcun peso, o almeno così sembra agli occhi di tutti. Ma se è vero che l’amore non si vende né si compra, è vero anche che può essere il regalo più grande di tutti. E a Natale molti doni giungono inaspettati…
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Gli editori italiani stanno riscoprendo romance pubblicati da molti anni negli U.S.A. e mai arrivati nel nostro Paese. A distanza di 21 anni, ecco il delizioso “Una promessa d’amore” di Mary Balogh, una delle autrici di romance storici più amate.
La vicenda utilizza un classico schema: lui sembra arrogante, cinico, libertino; lei è innocente, testarda, appassionata. E, diciamolo, Randolph (povere noi…Randy per i borghesissimi parenti della sposina) ed Eleanor si fanno amare fin dalle prime righe.
Seguiamo con il fiato sospeso la loro storia, pur serenamente convinte che alla fine ci sarà il consueto happy end. E che storia! Il conte di Falloden è costretto a chiedere la mano di Eleanor Transome, ricca (bene!) e borghesissima (orrore!) ereditiera per salvare dalla rovina l’amata proprietà, che ha ereditato –con tanti debiti- da un cugino debosciato.
Le scaramucce sono il pane quotidiano dei due: dall’odio (hum…hum…) si passa all’amore in 256 pagine che ci lasciano soddisfatte, come dopo un lauto, squisito pasto.
Deliziosi i personaggi di contorno: il padre di Eleanor, all’apparenza un riccone senza scrupoli; la famiglia della giovane, calda, affettuosa, rumorosissima. E gli amici di Randy (non ho resistito)? Quattro caratteri ben delineati e simpatici.
Insomma, forse a qualcuno sarà venuto il sospetto che io abbia apprezzato il romance di Mary Balogh! Non vi paiano troppe, quindi, le quattro stelline che aggiudico a questo libro.
Letto rinunciando alla cena (e chi mi conosce capirà quanto questa azione sia per me assolutamente sconsiderata).
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