La nostra Teresa Siciliano non solo mantiene aperta la rubrica del sabato, ma fa anche gli straordinari! Eccovi la recensione -a cinque stelline!- del romance M/M scritto a quattro mani e due cuori da Heidi Cullinan e Marie Sexton.
Titolo: Un’occasione di seconda mano.
Autrici: Heidi Cullinan e Marie Sexton.
Genere: Romance Contemporaneo M/M.
Editore: Triskell Edizioni.
Prezzo: euro 4,49 (eBook).
Paul Hannon si è trasferito a Tucker Springs per la sua fidanzata, ma lei lo ha lasciato con una casa troppo costosa da mantenere e un ripostiglio pieno di gadget inutili. Tutto ciò che Paul vorrebbe è tornare alla normalità, anche se non sa più bene cosa voglia dire questa parola. Un giorno, vagando per Tucker Springs alla ricerca di un regalo per riconquistare Stacey, incontra El Rozal, proprietario di un banco dei pegni e cinico di prima categoria.
El Rozal non è tipo da relazioni, specialmente con ingenui ragazzi etero che ancora si struggono per la loro ex. Certo, si guadagna da vivere occupandosi di roba scartata da altri, ma la definizione non include gli uomini. Eppure, quando Paul comincia a fare pulizia nella sua vecchia vita, impegnando arnesi da cucina che non ha mai realmente voluto possedere, El si scopre attratto da lui suo malgrado.
I due non hanno niente in comune se non un passato pieno di delusioni. Non c’è ragione di pensare che possano stare insieme, ma secondo la filosofia di El, i rifiuti di un uomo sono il tesoro di un altro. Quando si tratta d’amore, El e Paul impareranno che seconda mano non vuole per forza dire seconda scelta.
Un delizioso m/m * * * * *
Il romanzo narra l’evoluzione psicologica di Paul che, dopo la fine della sua lunga relazione con Stacey, prende coscienza di essere un gay represso (o forse un bisessuale). Per metà la narrazione assume il suo punto di vista e rappresenta il suo complesso di inferiorità e la sua ossessione della normalità, che lo porta ad ignorare indizi importanti. Per l’altra metà, dedicata a El, più disincantato e a prima vista cinico, viene adottata, invece, una narrazione in terza persona con l’uso prevalente del discorso indiretto libero. Il risultato è una storia d’amore fra i due sviluppata con grande abilità dalle autrici, che riciclano impeccabilmente analoghe situazioni etero.
Ancora più coinvolgente la filosofia sottesa alla vicenda: la nostra diffusa incapacità di valutare i comportamenti umani e riconoscere l’amore, quando lo si incontra, nonché la tendenza a sostituire gli oggetti ai sentimenti.
Traduzione e stampa di buon livello. Molto adatta anche la copertina.
Le recensioni de L’Artiglio Arcobaleno (Maria Teresa Siciliano-Matesi)
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