Charlotte Lays si trasferisce a scuola e assume le vesti di una prof (scusi, Pro.Fes.So.Res.Sa) alle prese con un incubo chiamato “alunno”.

«Tacito!»
«No, io non sto tacito per nulla.»
«Mio Dio… Seneca!»
«Ma le secanti non erano qualcosa di geometria?»
«Ok… tentiamo con altro. Catullo.»
«Ehm…»
«Dai… su. Carmina, rime… Ti dice nulla?»
«Ma certo! Catullo il brullo trullo. È figo questo gioco.»
«Gesù. Non è un gioco.»
«Non è facile, prof, la rima con la ù.»
«Pro.Fes.So.Res.sa.»
«Davvero, Prof, stai scialla. Anche la Crusca sta accettando le abbreviazioni.»
«Sai cos’è la Crusca?»
«Un’Accademia che si chiama come una fibra che fa andare in bagno.»
«Come siamo messi con il greco?»
«Vado oltre il PI solo per arrivare a 90°. Non si offenda prof.»
«Quindi lei non sa chi sia Omero?»
«Me lo sono rotto a fare una salto ruotato con lo skate e ci ho fatto pure la figura del rimastello. Un male cane nel fisico e nell’ego.»
«Ego? Hai detto ego? Mi illumino d’immenso…»
«Ego, sì. Quella canzone spacca di brutto.»
«Saffo?»
«Oh, be’. Lei ha scritto un sacco di robe sconce.»
«Lei lo sa che la versione originale della maga Circe prevedeva dei rapporti orgiastici che poi sono stati censurati?»
«L’ho sentito dire, ma su skuola.net non ho trovato nulla.»
«Faccia ‘na roba saggia per il suo ormone impazzito. La Lays ha i suoi primi tre erotici in sconto fino a Natale. Li legga, si sfoghi applicandosi in angolazioni MOLTO più ampie di un goniometro a 90° e poi studi… che le lingue “morte” fanno vivere il cervello.»
«Idem con patatine» sfotte saccente.
«Proprio vero… la patata fa risuscitare qualsiasi cosa.»

Tutto è nato con l’articolo di Teresa Siciliano “Latino. Sì o no?