Nora Roberts, Torbide passioni

Bodine Longbow da sempre adora alzarsi alle prime luci del mattino. Direttrice di un meraviglioso resort di famiglia nel Montana, è assorbita da mille impegni lavorativi e non ha certo tempo per pensare all’amore… almeno fino a quando non incontra Callen Skinner. Appena tornato in città, Callen è una sua vecchia fiamma dei tempi della scuola e ora, uomo maturo e affascinante, potrebbe forse farle cambiare idea sulle relazioni sentimentali. Quando però il cadavere di una giovane donna viene ritrovato all’interno del resort e Callen finisce nella lista dei sospettati, tutto prende una piega inattesa. La tragedia che ha colpito la famiglia di Bodine la catapulta indietro nel tempo, fino alla misteriosa scomparsa di sua zia Alice avvenuta venticinque anni prima… E se tra questo evento e il cadavere rinvenuto nel resort ci fosse un collegamento? Le indagini procedono a ritmo serrato, e sebbene le accuse e gli indizi sembrino convergere proprio su Callen, Bodine decide di fidarsi ciecamente di lui e di stargli accanto. Ma per salvare il loro futuro insieme, prima che sia troppo tardi, i due amanti dovranno rincorrere con determinazione una verità che pare volergli sfuggire…
Romanticismo e suspense per una storia d’amore che per sbocciare dovrà superare gli ostacoli più difficili.

Un romanzo antitrumpiano * * * *
Non proprio un romantic suspense. Più, mi pare, un lungo rosa con forti sfumature gialle.
La trama si divide fra il presente e un passato risalente, almeno all’inizio, a 26 anni prima. Il presente ha caratteristiche spiccatamente rosa e corali, con decine di personaggi, spesso complessi, che hanno messo a dura prova la mia memoria.
Il cuore del romanzo è senza dubbio di gran lunga Alice con la sua terribile esperienza, che trae spunto da fatti di cronaca nera americana. Doppio colpo di scena finale, per me un po’ doloroso.
Stampa sciatta.
P.S. Ma l’aids non è più un pericolo nel Montana?

OoO

Jana Aston, Il migliore amico del mio capo

Lo ammetto: ho una cotta per il migliore amico del mio capo. Almeno non è grave come se fosse il migliore amico di mio fratello. O il fratello del mio migliore amico, o… Lasciamo stare. Mi sono ritrovata in un cliché.
La cosa peggiore? Il migliore amico del mio capo è anche il suo socio. Il che lo rende quasi il mio capo. Ok, nessun quasi. Gabe Laurent è off limits per me. Totalmente fuori portata. Il che è un bene, visto che posso fantasticare praticamente sempre su di lui e non lo scoprirà mai. Questo, ovviamente, fino a che non ho la geniale idea di rispondere per gioco a un quiz con domande sexy durante una riunione. E non so ancora che le risposte finiranno in mano a Gabe.

Un racconto breve * * * *
Non si può dire che ci sia molto approfondimento psicologico. Neanche tenendo conto della lunghezza. E certo il linguaggio sboccato non incontra per niente i miei gusti. E far sesso addirittura in ufficio sarà erotico, ma personalmente mi fa orrore.
Eppure confesso che ho trovato questa lettura molto piacevole. Si vede che perfino io faccio sogni lussuriosi e mai politicamente corretti.

OoO

Megan Maxwell, Il mio destino sei tu

Tony è una popstar. A Los Angeles non c’è festa in cui non si balli al ritmo sfrenato della sua musica, non c’è attore o VIP che non lo voglia come ospite ai propri party. E Tony è anche molto affascinante: gli basta uno sguardo per conquistare una donna, una canzone per farle battere forte il cuore… Ruth è una giovane donna coraggiosa. La vita le ha chiesto molto e lei non si è mai risparmiata, né con la sua famiglia né con l’uomo che ha amato più di se stessa. Eppure, nonostante la sua generosità e la sua forza, le cose per lei non sono ancora andate per il verso giusto. Tony incontra Ruth a una festa: la ammira dall’alto del suo piedistallo di gloria, dato che lei è una semplice cameriera, e vorrebbe sedurla, averla subito. Ma Ruth non ha tempo per le avventure e conosce fin troppo bene l’egoismo e la crudeltà delle persone famose. Tony e Ruth non potrebbero essere più diversi. Ma ciò che sentono l’uno per l’altra è molto più forte di quanto entrambi siano disposti ad ammettere…

A passo di soap * *
Quando ho acquistato il romanzo, mi aspettavo qualcosa di standard: la storia di una cenerentola che conquista una popstar, rilassante, di dimensioni contenute, insomma 200-250 pagine. Mi sono accorta subito, ovviamente, che si trattava di un libro molto più corposo e mi sono chiesta come avesse fatto l’autrice a riempire tante pagine. Adesso lo so. Non è mica un romanzo, è una soap, in cui ci si perde in mille particolari, compreso lo smalto da mettere… a un cane?! Ma forse non ho capito bene. Quindi la vicenda si trascina lentissimamente, spesso in modo ripetitivo, citando tutta una serie di personaggi dello star system che personalmente non conosco (di sicuro per colpa mia) e perfino il testo (rigorosamente in inglese senza traduzione) di canzoni, credo, d’autore.
Solo un paio di episodi attirano l’attenzione e svegliano da una tendenza all’appisolamento. Ma non certo l’ennesima fuga dall’altare, che pare piaccia molto oltre oceano, e tantomeno qualche misero tentativo di bondage.

Le recensioni de L’Artiglio Rosa (Maria Teresa Siciliano-Matesi)