EDITORE:
Herlequin Mondadori (2013).
PAGINE: 183.
PREZZO. Edizione kindle euro 2,99.
GENERE: romance storico.
Inghilterra, 1831 – Il Duca di Alderworth, accusato di aver
sedotto Lucinda Wellingham, viene obbligato dai fratelli di lei a sposarla e ad
abbandonare subito dopo l’Inghilterra. lasciando la sua sposa sola e facile preda
dei pettegolezzi della buona società. Passati tre anni, si ripresenta a casa
con una proposta a dir poco irriguardosa: un erede in cambio di una rendita e
di una casa indipendente. Scandalizzata da quella richiesta, con il passare dei
giorni Lucinda si scopre sempre più intrigata da quel marito che non conosce ma
che l’attira, e finisce per accettare. Ma anche lei ha una clausola da
aggiungere al loro contratto…

Tayne Alderworth nasconde sotto l’aspetto di bellissimo uomo
debosciato un’infanzia delle più tristi. Figlio di genitori anaffettivi, preda
delle voglie dello zio e delle frustate della tutrice, è il classico maudit
ma-in-fondo-bravo-ragazzo che fa brillare le stelline nei nostri occhi.
Naturalmente, ci vogliono due terzi del romanzo per renderci
conto del suo buon cuore, anche perché fra una scazzottata con i riluttanti
cognati e qualche incidente più o meno grave, il momento del “e adesso ci
diciamo quanto ci amiamo e facciamo finalmente sesso” arriva quando siamo con
la lingua di fuori e la pazienza esaurita.
La vicenda si conclude nel migliore dei modi, anche se
riusciamo a stento a credere che l’ennesimo libertino si sia convertito alla
divinità benevola del “Famiglia con tanti bambini e amici amorevoli”.
Appena un accenno ai fratelli di Lucinda, picchiatori
emeriti (del malcapitato duca) e alle loro pazienti mogli.
La mia valutazione è un po’ da “braccine corte”: due stelline e mezzo.