Herlequin Mondadori (2013).
sedotto Lucinda Wellingham, viene obbligato dai fratelli di lei a sposarla e ad
abbandonare subito dopo l’Inghilterra. lasciando la sua sposa sola e facile preda
dei pettegolezzi della buona società. Passati tre anni, si ripresenta a casa
con una proposta a dir poco irriguardosa: un erede in cambio di una rendita e
di una casa indipendente. Scandalizzata da quella richiesta, con il passare dei
giorni Lucinda si scopre sempre più intrigata da quel marito che non conosce ma
che l’attira, e finisce per accettare. Ma anche lei ha una clausola da
aggiungere al loro contratto…
debosciato un’infanzia delle più tristi. Figlio di genitori anaffettivi, preda
delle voglie dello zio e delle frustate della tutrice, è il classico maudit
ma-in-fondo-bravo-ragazzo che fa brillare le stelline nei nostri occhi.
conto del suo buon cuore, anche perché fra una scazzottata con i riluttanti
cognati e qualche incidente più o meno grave, il momento del “e adesso ci
diciamo quanto ci amiamo e facciamo finalmente sesso” arriva quando siamo con
la lingua di fuori e la pazienza esaurita.
riusciamo a stento a credere che l’ennesimo libertino si sia convertito alla
divinità benevola del “Famiglia con tanti bambini e amici amorevoli”.
emeriti (del malcapitato duca) e alle loro pazienti mogli.
Commenti recenti