digitale.
Crimini e Romanticismo).
carriera e investigatore dilettante Alec Halsey è invischiato negli omicidi e
nel caos in una tenuta di campagna. Deve anche affrontare i demoni della sua
passata vita amorosa e un crudele scherzo del destino gli rivela perché suo
fratello lo odia tanto e perché farebbe qualunque cosa per rovinarlo. Se vi
piacciono i libri di Sebastian St. Cyr e Julian Kestrel allora vi piacerà
questo amalgama di crimini e romanticismo.
indigestione di fantasy ed erotici; sarà perché ogni tanto ho un rigurgito
(ops!) di romanticismo… ma questo rosacrime storico l’ho gustato fino all’ultima
pagina.
storico-sociale è azzeccatissima: Lucinda Brant si è documentata e ci presenta
un mondo ed un’epoca dettagliatamente, senza essere noiosa o pedante. La vicenda
ci prende da subito e non ci lascia più, trascinandoci in una serie di delitti
e di torbide relazioni familiari che vedremo svelarsi solo alla fine quando,
esausti, riusciremo a tirare il fiato.
Halsey ci piace subito. Vita difficile la sua, con pochi appigli affettivi ed
un passato sentimentale da dimenticare ed un presente catastrofico. Ci piace
perché è bellissimo, ma questo è scontato! Ci piace perché è intelligente,
appassionato, fermo nei suoi principi, disposto a rischiare, coraggioso.
molto perplessi, all’inizio, ma la cui storia triste ci renderà partecipi dei
suoi pensieri e dei suoi sentimenti.
splendidi: il fratello conte, il villain della situazione, che ci divertiamo ad
odiare con tutto il cuore. Lo zio Plantagenet, fervido repubblicano in un mondo
di nobili spocchiosi. E poi, parenti ed amici assortiti; servitori fedeli che
rivestono ruoli importanti nella vicenda, molto intricata, nella quale è facile
perdersi.
bravissima Mirella Banfi.
Non avevo mai sentito parlare di questo libro, ma dalla tua recensione sembra molto intrigante!!! 🙂
CI faccio un pensierino 🙂
Bella recensione
Piacevolmente insolito. Ottima la resa dei personaggi. Grazie per il complimento.