Sabato, 30 marzo, ore 13:00.
Piazzale XXV Aprile, Stazione di Verona Porta Nuova.
C’è già una marea di gente. Pullman e treni da moltissime città italiane. Arrivano persone di tutte le età: tantissimi i giovani (e questo è rassicurante), gruppi organizzati dei sindacati e dei movimenti che hanno dato inizio alla manifestazione (primo fra tutti “Non Una Di Meno”).
Famigliole Arcobaleno, con cartelli, bandiere e bambini bellissimi, si mescolano ai vari gruppetti. Si sorride, ci si scambia qualche battuta (“Da dove vieni?”, “Quanti siete?”), si prestano pennarelli e nastro adesivo.
Rosa. Tanto rosa. Nei cartelloni, nei nastri-cappelli-fasce-fazzoletti che adornano moltissime persone. Bei ragazzi esibiscono con un sorriso questo colore poco familiare, abbracciati stretti a “fidanzate-mogli-mariti-chi vi pare”.
Intravedo un paio delle “ragazze grandi” che mi hanno chiesto i cartelli che avevo preparato venerdì sera. Grandi saluti. Molti ci guardano incuriositi e noi ci sentiamo depositarie di un orgoglioso passato di lotte: per la 194, per il divorzio, per i diritti di tutti, insomma.
Il tempo passa e arrivano le 14:30, ma la Polizia non ci dà il permesso di partire. Dobbiamo attendere per oltre un’ora, sotto il sole a picco. Fa caldo e le bottigliette d’acqua vanno a ruba. Io scolo mezzo litro senza nemmeno respirare. Sono disidratata.
Seduta su una panchina (meno male, c’è un poco d’aria), vengo interpellata in continuazione: “Scusi, posso fotografare il cartello?”. E’ una vera e propria processione. Sono stupita e un po’ commossa.
Finalmente, si parte!
È un fiume colorato e allegro quello che invade la città. Siamo tanti, non i 100000 di cui qualcuno si gloria, non i 20 poi 30000 di cui parla la Questura. 40000 persone è, a mio avviso, il numero corretto, ma va bene tutto: siamo tanti e siamo bellissimi.
”Posso abbracciarla?”
”Posso fare una foto con lei?”
”Ma tu sei quella della foto che gira su Facebook?”
Un gentile signore mi abbraccia e mi bacia, ringraziandomi di essere lì, a testimoniare. Tutti quelli della mia età e dintorni mi sorridono, accennando al cartello.
Un sacco di ragazze arrivano di corsa e vogliono abbracciarmi. Una scoppia a piangere: “Lei è la mia eroina, dice. Grazie a lei oggi mi sento davvero una femminista.” Un ragazzo se la porta via e mi fa l’occhiolino.
Da un terrazzo, al quarto piano di una palazzina, un’anziana signora espone la bandiera arcobaleno e un cartello: NON CAMMINO, MA VI SONO VICINO (foto de I Sentinelli di Milano. Io stavo lì con gli occhi lucidi e ho dimenticato di fotografare la signora). Scoppia un applauso. La acclamiamo e lei si sporge, salutando e sorridendo. Più in là, da un balcone al primo piano, una brasiliana in bikini sfoggia una specie di top con la scritta SALVINI NON MOLLARE. La mandiamo allegramente a quel paese. Sui tronchi degli alberi di un viale sono incollati tanti assorbenti igienici, con i nomi dei partecipanti al convegno. Su uno, spicca “22%”, l’IVA per beni di lusso. Già, noi donne paghiamo la TamponTax.
Ogni tanto, sento “Ce la fai? Vuoi riposarti un attimo?”, è Michela -nominata sul campo angelo custode-, ma io arranco. Domani non potrò muovermi, lo so, ma oggi c’è qualcosa che mi spinge a camminare. E camminare. Fino al termine del corteo.
Ci salutiamo, dopo aver mandato per l’ultima volta un saluto -ok, lo chiamo saluto, ma…- ai partecipanti al Forum. Molti hanno il treno/il pullman da prendere e devono correre, perché siamo in ritardo. Pieghiamo con cura cartelli e striscioni, probabilmente non è finita qui, però il segnale che abbiamo dato oggi è arrivato molto chiaro a certe orecchie.
Alla prossima, cari amici, lotta dura senza paura (che ci volete fare: a quelli della mia età ‘ste quattro parole vengono naturali, come respirare).

Noi vecchiette siamo terribili!
La prima parte dell’articolo può essere letta QUI.
Che bello! Mi pareva di esserci! Grazie Annamaria <3
Cara Silvana, è stata dura con questa gamba matta, ma ci sono riuscita. Quattro chilometri! Non ci avrei mai scommesso un centesimo.
Brava Babs. Bello leggerti. Ma del resto sempre tosta sei. 🙂
Noi vecchiette terribili…
Mitica Babette! Vista anche al Tg2, e sei stata fantastica. La donna che mi ha ispirato il femminismo rosa!
Guarda, sono stata subissata di interviste! Le vecchiette con i cartelli strappacuore funzionano!