Titolo: “Sposa a Natale”
(Serie “Dark Angel, n° 7).
Autore: Mary Balogh.
Traduzione: Maria Grazia
Griffini.
Editore: Mondadori (5 luglio
2014, I Romanzi Classic).
Prezzo: euro 2,99 (ebook).
La mia valutazione: cinque stelline.
Per mantenere la promessa fatta all’anziano padre, il
ricchissimo Edgar Downes è intenzionato a sposarsi entro Natale con una lady
titolata. Londra è piena di signorine graziose e qualificate, ma a catturare la
sua attenzione è una giovane vedova, lady Helena Stapleton. Per la verità,
niente di lei aderisce al profilo ideale della futura madre dei suoi figli,
eppure Edgar è attratto da tanta bellezza e intelligenza. Helena è a sua volta
intrigata da quell’uomo affascinante, ma sa che un’unione tra loro non è
contemplabile. Una notte di passione è tutto ciò che si possono concedere,
tuttavia il destino sembra avere altri piani. E, dopotutto, Natale è un momento
dell’anno davvero speciale…
 

Che dire? Un rosa storico
ogni tanto (poco) ci vuole. E Mary Balogh è una delle mie scrittrici preferite.
Questa volta, però, c’è una
sorpresa, anzi ce ne sono due. Il protagonista maschile non è il solito
aristocratico (ricchissimo, in bolletta, sciupafemmine, solitario, rabbioso,
rassicurante… ho dimenticato qualcosa?), bensì un borghese di bell’aspetto e
solido patrimonio. Ovviamente, è alla ricerca di una moglie e, avendo già
compiuto il trentaseiesimo anno di età, è non poco sconcertato dalle debuttanti
diciottenni o poco più che ansiosi genitori, aristocratici ma in bolletta, gli
mettono sotto il naso. La lei di turno? Non aspettatevi la classica donzella
palpitante e in attesa del principe azzurro. Helena, vedova Stapleton, ha 36
anni, si gode la vita, è intelligente quanto bella e ha il Ton ai suoi piedi. Non
è nella lista delle spose possibili, semmai può concedersi (e lo fa, santo
cielo se lo fa!) una notte di passione con Edgar Downes.
Fra equivoci, dolorosi
segreti, parenti non serpenti, aristocratici che si mostrano nobili anche d’animo
(fin troppo, lasciatemelo dire), si arriva a un finale alla “brodo di giuggiole”
molto “alla Mary Balogh”, quindi tirato per i capelli ma che accettiamo
supinamente. Tutti sono felici, le TRE storie d’amore giungono a una
conclusione da lacrimoni di felicità, ci scappa anche l’erede. Che vogliamo di
più? Semplice: un altro romanzo di Mary Balogh!  
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