Inutile dire che, alla fine, ero andata su Google e avevo
cliccato “Viktor Ivanov / Immagini”. Quello che ne avevo ricavato non mi aveva
tranquillizzata. Capelli folti, scuri e ondulati, palestrato, espressione di
chi ha il mondo ai suoi piedi. Assediato dalle sue fan, che sembravano groupie
stagionate dall’aria assatanata, o ancora a fianco di donne bellissime e algide
quanto lui. E la carrellata avrebbe potuto continuare. Avevo spento il computer
ed ero andata a dormire con la sgradevole sensazione di essere in trappola
.
Titolo: Scrivilo sulla mia
pelle.
Autore: Elisabetta Flumeri e
Gabriella Giacometti.
Editore: Sperling & Kupfer
(Collana Sperling Privé).
Genere: più che un erotico si tratta di un sensuale romance…
Prezzo: euro 1,99 (ebook).
La mia valutazione: quattro stelline.
A volte le parole
possono sedurre. E, forse, farti innamorare. La donna Gemelli sogna l’amore
romantico e la sua fervida immaginazione vive di mille fantasie. Ma Livia
Camusi è una Gemelli sui generis: giovane ricercatrice precaria e storica
dell’arte, ha detto basta alle emozioni e ai sentimenti. Soprattutto uno,
l’amore. Tanto – si è detta – quello capace di toglierti il fiato esiste
soltanto nei libri, non certo nella vita vera. E infatti è solo leggendo i suoi
amati romanzi che Livia riesce a sognare davvero. Finché, un giorno, la
fondazione per cui lavora le chiede di fare da guida al famoso Viktor Ivanov,
carismatico autore russo di bestseller, arrivato in Italia con l’intento di
fare ricerche di archeologia per il suo prossimo libro. E quel giorno per Livia
cambia tutto. Vitale, passionale e dotato di un fascino irresistibile e
magnetico, lo Scorpione Viktor rappresenta tutto ciò che l’eterea, cerebrale e
schiva Gemelli Livia vorrebbe evitare. Eppure, l’affascinante scrittore tesse
intorno a lei una ragnatela di seduzione cui è impossibile sottrarsi. Così
Livia scoprirà non solo i molti segreti che Viktor Ivanov nasconde, ma
soprattutto l’altra faccia di sé, quella più inconfessata, fatta di emozioni e
desideri cui forse, per la prima volta, avrà il coraggio di abbandonarsi.
 

“Ti voglio, Viktor. Ti voglio come non ho mai voluto
nessuno, come non credevo di poter volere nessuno. Ti voglio da star male…” Ero
davvero io che pronunciavo quelle parole?
Se vi aspettate un romanzo in
cui i protagonisti saltano dal letto alla doccia, dall’automobile al prato
sotto casa, dal sottoscala all’ascensore, con una storiellina messa lì per fare
da collante… ebbene, questo libro non fa per voi.
Se volete
due-scene-di-sesso-due condite di emozioni così forti da farvi male, una storia
appassionante, due caratteri che più diversi non si può (ma si sa che gli
opposti si attraggono)… questo libro vi dà tutto quello che avete chiesto. Fino all’ultima
riga. Fino all’ultima parola.
L’erotismo è nelle parole,
infatti, quelle che Viktor sa usare con mirabile perizia, quelle che lasciano
Livia incapace di pensare, di razionalizzare i sentimenti che la sommergono. Quelle
parole che, a un certo punto, la feriscono sino in fondo all’anima, togliendole
la speranza, la gioia, l’amore.
Non vi lascio con il magone,
il lieto fine è assicurato. L’amore torna (non era mai andato via) e con esso
la tenerezza, la complicità, la fiducia.
Una storia romantica e
sensuale che ci fa compagnia per poco tempo, purtroppo, visto che stiamo
leggendo un lungo racconto – romanzo breve… Una piccola crudeltà del duo
Flumeri&Giacometti.