La vita di Lena è come l’ha sempre desiderata: lineare, sicura, programmata. Lavora come penalista in un prestigioso studio di Genova, ed è convinta di seguire le orme del nonno paterno. L’unico fuori programma, fino a quel momento, è stato quando, qualche settimana prima, ha scoperto di essere incinta senza averlo minimamente preventivato. Sta ancora decidendo cosa fare della sua gravidanza, quando in un parcheggio sotterraneo, viene violentata e aggredita da tre uomini. Perde il bambino e perde la fiducia nella Giustizia che non riesce a trovare i suoi aguzzini. La sua vita sparisce. Diventa sopravvivenza. Poi, due anni dopo, l’arrivo di una donna che le lascia la traccia per individuare uno dei tre aguzzini, fa rinascere in lei il desiderio di vendetta. Lena pensa di averlo trovato e, tormentata, lo segue per giorni. Quando quell’uomo, però, viene ucciso, teme di essere stata lei a colpirlo a morte e di aver rimosso completamente la cosa. Tutti gli indizi sono contro di lei e anche chi la conosce sembra ritenerla colpevole. Può davvero essersi trasformata in un’assassina? Un thriller psicologico ambientato tra i caruggi di Genova, nel quale, per la protagonista, scoprire la verità sarà solo il primo passo per tornare a vivere.
Titolo: Tunnel.
Autrice: Maria Masella.
Genere: Noir. Thriller psicologico.
Editore: La Corte Editore
Prezzo: euro 9,99 (eBook); euro 17,95 (copertina flessibile).
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Lena. Brillante laurea in giurisprudenza. Praticantato presso un illustre studio legale. Tailleur, tacchi alti, l’arroganza di chi si sente predestinata a un avvenire luminoso. Amici? Nessuno. Legami? Nessuno, a parte una nonna ricoverata in una struttura per malati di Alzheimer. Uomini? Un tizio, quanto di più lontano si possa immaginare da Lena – un imbianchino e come tale figura nel database del cellulare – che fa da sfogatoio personale. Una specie di ricostituente dopo giornate pesanti.
Prima incrinatura. Lena scopre di essere incinta. Dell’imbianchino. Eppure, erano stati attenti. Com’è potuto accadere? E questo bambino – al momento, un grumo di cellule – lo terrà? Lo abortirà?
Seconda incrinatura. In un parcheggio sotterraneo, Lena viene picchiata selvaggiamente e violentata da tre uomini. Pesta, sanguinante, sente che il bambino scivola via. Ed è il dolore più grande.
Passano due anni. Gli stupratori non sono stati arrestati, la testimonianza della donna violata è stata troppo lacunosa, imperfetta. La vita di Lena è diventata sopravvivenza. Lavora come impiegata amministrativa nello studio di cui era l’astro sorgente. Mangia poco, dorme ancora meno. Due sonniferi alla sera e la speranza di non avere incubi.
Questa quotidianità malata viene interrotta, spezzata dalla visita di una donna, che si presenta alla sua porta: “Dieci minuti, Lena. Anch’io come te… All’inizio di aprile. Tre uomini. Tornavo a casa. Era notte.” Mara Verri le consegna una prova che permette di individuare uno dei tre stupratori.
Da qui parte la ricerca di Lena. Di chi fidarsi? A chi chiedere aiuto? Ciò che trova è vero? Le giornate sono buie, le notti atroci. Eppure, passo dopo passo, una matassa intricata si sbroglia davanti a questa donna ferita.
Lena impara dolorosamente a chi dare fiducia e a chi negarla. Conosce se stessa come mai aveva fatto prima e ciò che vede la terrorizza: non vuole rimanere così come è stata per due anni. Spenta, spaventata dalla propria ombra. Ma non vuole nemmeno tornare alla “Lena di prima”: algida, tesa verso un futuro che le appare come il traguardo che le sue capacità meritano. Sola.
La soluzione arriva ed è diversa da tutto quello che avevamo immaginato. Maria Masella ha costruito un thriller psicologico che ci cattura e fa prigionieri. Una prova superba.
Cinque stelline.
Copia acquistata.
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