Martedì 14 ottobre
Si cerca di tornare alla normalità, ci rialzeremo ancora una volta, ma la pioggia che ha flagellato la città facendo esondare Bisagno, Sturla e Fereggiano ci ha lasciato con danni. E con vittime.
L’ennesima alluvione autunnale ha sconvolto la città lasciando vittime e danni. Sotto un arco della massicciata a pochi metri dallo scoglio dei Mille, viene ritrovato un corpo mutilato dai gabbiani. Per il commissario Antonio Mariani sarà difficile stabilire l’identità della vittima che non ha documenti e non corrisponde a persona di cui sia stata denunciata la scomparsa. L’autopsia stabilisce che si tratta di un uomo impegnato nel transito per cambiare sesso, ma neppure questa informazione permette di stabilirne l’identità. Non sono giorni facili per Mariani: da poco ha concluso l’indagine a quattro mani con Crema, un collega torinese, ma soprattutto da un anno non ha notizie dell’ispettore Iachino. Sì, sa che il suo incidente era una messa in scena per permettergli di portare a termine un incarico pericoloso, ma il non sapere gli logora i nervi. Antonio si sente strano, oppresso dalla sensazione che qualcosa stia per accadere, forse troppe persone del suo passato stanno ritornando e lo rendono consapevole del tempo che passa. Ma forse tutto dipende dalla continua pioggia.
TITOLO: Mariani e le giuste scelte.
AUTRICE: Maria Masella.
GENERE: Giallo.
SERIE: I casi del commissario Mariani.
EDITORE: Fratelli Frilli Editori.
PREZZO: euro 4,89 (eBook); euro 12,67 (cartaceo).
Un caso intricato. E quando mai Antonio Mariani si trova davanti a delitti di facile soluzione?
Un informatico, appassionato musicista, è stato barbaramente torturato e ucciso. Il suo corpo con i segni della transizione in atto verso il sesso femminile, viene trovato da un pensionato in uno degli archi che sostengono Via V Maggio, a due passi dal mare.
I primi sospetti sono i soliti: un trans? Qualcuno dell’ambiente, o uno che lo odiava per quel rifiuto del proprio genere. Invece, no. L’assassino, o gli assassini, vanno cercati altrove. E comincia la ricerca di Mariani e di Petri. Con un terzo incomodo: torna, su richiesta, l’ispettore Paciani, che anni prima aveva preferito il trasferimento dopo che la superficialità gli aveva fatto sbattere in galera un innocente. Paciani è superiore diretto di Petri: che cosa accadrà fra i due? Ci saranno scintille?
Antonio Mariani attraversa più volte la città che ama alla ricerca di indizi e di risposte alle domande, anche esistenziali, che si pone. E già, il nostro eroe ha dei momenti di malinconia che rendono dolente e crepuscolare questo ottimo romanzo. Si sente invecchiare, teme che la vita gli scivoli via come sabbia in una clessidra. Ci vorrà un avvenimento sconvolgente per ricordargli che la vita gli piace ancora.
Personaggi cesellati con una cura dei particolari cui dovremmo essere abituati, ma che ogni volta ci lascia sbalorditi. In una luce particolare brilla Lorenza Petri che, un poco alla volta, prende il posto di Iachino a fianco del suo commissario. Intelligente, preparata, un esempio di donna che si fa largo con serietà e determinazione in un ambiente ancora maschilista.
E la famiglia? Francesca, le figlie, la madre anziana. Il nido caldo che ritempra le fibre scosse di Antonio quando la tensione o il dolore si fanno troppo forti. La moglie è una roccia e personalmente è il personaggio secondario che preferisco (anche se Petri la incalza a un’incollatura…). Bello il rapporto consolidato fra i due coniugi. Se ripenso alle battaglie, alle sconfitte che sono occorse per arrivare a questo equilibrio!
Il caso verrà risolto, naturalmente. I pezzi del puzzle verranno sistemati nelle loro caselle e l’ordine -precario, perché nella vita non si sa mai che cosa accadrà dietro l’angolo- restaurato.
Una lettura dalla quale non mi sono potuta staccare. E adesso tocca aspettare un anno!
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