Anna Castelli ci presenta la recensione di “Ladri del cielo – Luc”, il nuovo romanzo di Elena Sole Vismara.
Una bella vacanza prolungata in Costa Azzurra è proprio ciò che ci vuole per riprendersi da un periodaccio: sole, spiaggia, relax… Insomma, tutto ciò che serve per mettere l’anima in pausa e cancellare dolori e delusioni! È di questo che si è convinta Irene quando si mette al volante, diretta verso una deliziosa località turistica incastonata tra la montagna e il mare della Francia. Ed è proprio così che sembra dipanarsi il suo soggiorno marittimo, tra passeggiate panoramiche, piacevoli giornate in spiaggia e tanto meritato riposo. Diciamocelo: un po’ noioso, forse, ma di sicuro disintossicante. La sua tranquilla routine vacanziera però viene interrotta da quello che si presenta come un personaggio strano e in apparenza pericoloso, anzi: un vero e proprio sociopatico. Uno di quei tipi da cui tenersi ben lontane, ma anche un uomo dal fascino selvatico e tenebroso che sceglie di mostrare a lei, in maniera del tutto inaspettata, la propria vulnerabilità. E con essa, la sua natura così diversa da quella umana. Attratta e allo stesso tempo consapevole del rischio che comporta l’avvicinarsi a lui, Irene scoprirà che ciò che lei chiama realtà rappresenta solo una piccola parte del mondo. In un gioco delle parti fatto di incomprensioni, gelosie e dibattiti sul limite del filosofico, si troverà a danzare sul filo sottile che separa la luce dall’oscurità, la sicurezza dal salto nel buio… la solitudine dall’amore.
Titolo: Ladri del cielo – Luc (Volume Primo).
Autore: Elena Sole Vismara.
Genere: Paranormal Romance.
Editore: Self-Publishing.
Prezzo: euro 1,99 (e-book); euro 9,87 (cartaceo).
“IL DIAVOLO CHE NON SA COME SI FA L’AMORE”
Questa indimenticabile battuta, pronunciata da Walter Matthau nei confronti di Roberto Benigni nel film “Il piccolo diavolo”, rende appieno il fascino dell’opera di Elena Sole Vismara, che spero non si dispiacerà del paragone.
Sì, perché “Ladri del cielo – Luc” è un godibilissimo romance a carattere sovrannaturale, con una carica umoristica molto realistica, se mi si passa il termine contraddittorio rispetto alla trama, e una teologia di fondo moderatamente ragionata.
Veniamo alla trama: Irene, la protagonista del romanzo, si trova in un periodo di forzate vacanze a causa di un contratto di lavoro con escamotage truffaldino (perfettamente legale in Italia, sia chiaro! … e perché la cosa non mi stupisce?), dopo la fine di una relazione di lunga durata con un perfetto bastardo; decide così di accettare l’offerta della zia di trascorrere alcune settimane nel suo miniappartamento in Costa Azzurra. Là s’imbatterà in un vicino di casa decisamente bizzarro.
Mi piace molto Irene, è un personaggio a tutto tondo, dipinto attraverso i suoi atteggiamenti e soprattutto mediante soliloqui e dialoghi, che ci restituiscono una trentenne reale, disillusa ma combattiva.
Anche il personaggio di Luc risulta verosimile perché tratteggiato dagli occhi di lei e approfondito mediante i dialoghi filosofico-teologici che i due imbastiscono durante la trama.
Mi sarebbe piaciuta una maggiore localizzazione geografica, per avere spunto di ripercorrere i luoghi dei protagonisti in uno dei miei prossimi viaggi.
La digressione teologica è propedeutica alla trama: l’autrice scrive ciò che basta alla funzionalità della sceneggiatura, senza ammorbarci con monolitici “pipponi” filosofici.
Di Venezia, amore e magia è uno dei romance di Anna Castelli
L’errore di grammatica a questo punto vorrei saperlo io, però, Anna 😀
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