Sean Michael, Aggiungere l’amore e mescolare
Dreamspinner Press Italia
Il vigile del fuoco Jason “Jase” Weller e il paramedico Scott Bronson hanno una vita perfetta. Fanno il lavoro che amano insieme, vivono insieme e nel tempo libero non riescono ancora ad averne abbastanza l’uno dell’altro. La loro relazione dura da sei incredibili anni. Poi, alla vigilia di Natale, si presenta l’ex fidanzata di Jase, Elsa, accompagnata da una bambina di sei anni. Prima di sparire di nuovo, l’irrequieta tossicodipendente sostiene che Kerry sia la figlia di Jase e che è giunto il momento che lui se ne occupi.
Scioccato di scoprire dei problemi di droga di Elsa e di avere una figlia di cui non aveva mai saputo l’esistenza, Jase non si tira indietro e assume il ruolo di padre, con Scott che gli offre il suo completo appoggio. Diventare genitori comporta non poche sfide e i due uomini affrontano gli improvvisi cambiamenti nelle loro vite per migliorare quella di Kerry.
Non sarà facile e le nuove circostanze metteranno loro e la loro relazione alla prova come mai prima d’ora. Avranno bisogno di tutto l’amore che provano l’uno per l’altro e dell’affetto per la bambina perché la loro relazione non si sgretoli.
Non un romance * * *
Si tratta di un m/m un po’ anomalo. Scoprire all’improvviso di aver concepito una figlia, che ormai ha sei anni, è traumatico per Jase e tanto più per il suo compagno Scott perché implica un terremoto nella loro vita quotidiana. Anche perché entrambi hanno lavori duri e davvero impegnativi che li obbligano a turni di molte ore consecutive. Riuscire a reggere e salvare pure il loro legame non sarà facile. Per cui la narrazione risulta a volte addirittura angosciosa per chi legge.
Punto debole del romanzo sono le scene di sesso, linguisticamente impacciate, dove i nomi dei protagonisti vengono ripetuti ossessivamente.
P.S. Ma davvero in America gli uomini si mettono ancora in ginocchio davanti al partner, uomo o donna che sia, per dichiarare il loro amore? Tanto spesso come risulta dalla narrativa?
F. V. Estyer, Un amore inaspettato
Quixote Edizioni
Dopo una serata di qualche anno prima, che non ha mantenuto le promesse iniziali, Sasha e Arnaud sono ai ferri corti. Sasha lo detesta, Arnaud lo ignora.
Ma quando si ritroveranno obbligati a organizzare l’addio al celibato di Daniel, fratello dell’uno e amico dell’altro, non avranno altra scelta che confrontarsi.
Al di là delle incomprensioni, dell’odio, della perdita e dei sentimenti repressi, riusciranno a far crollare le barriere e a ritrovarsi?
Vietato ai maggiori di 20 anni * * *
“Sono un cretino immaturo” pensa ad un certo punto uno dei due protagonisti. Ed in effetti l’aggettivo si addice decisamente sia a Sasha che ad Arnaud: impiegare SETTE anni prima di chiarirsi, mentre basterebbe una parola, risulta davvero sfibrante per chi legge e sarebbe stato più comprensibile se avessero avuto dieci anni di meno. Anche se in quel caso Arnaud forse sarebbe in galera per seduzione di minore.
Però non si può negare che siamo di fronte ad un m/m sentimentale e garbato che approfondisce molto la psicologia dei personaggi.
Triskell Edizioni
È un gatto selvatico che deve essere domato…
Dexter Summerfield, star americana della TV ormai alla frutta, è allo sbando in Inghilterra, senza amici e con una carriera segnata più dagli scandali che dai successi. Il suo capo gli concede un’ultima possibilità: deve andare alla ricerca dello sfuggente gatto selvatico scozzese per un documentario naturalistico. Ma accettare il lavoro significa ritrovarsi faccia a faccia con Kade Macbeth, cameraman solitario e pericolosamente sexy, loro due da soli per una settimana nei boschi delle Highlands scozzesi. Kade è dichiaratamente gay, ma Dexter è etero… o no?
Un erotico * *
Lo spunto iniziale sarebbe interessante: un cameraman gay solitario e una star in crisi di popolarità, sciupafemmine egocentrico. Qua e là ci si diverte anche. Ma non mi pare che la psicologia di Dexter e la sua inopinata conversione omosessuale vengano adeguatamente approfondite.
Il romanzo si esaurisce in numerose scene di sesso un po’ noiose e linguisticamente impacciate.
Le recensioni de L’Artiglio Arcobaleno (Maria Teresa Siciliano-Matesi)
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