Sean Clark è il sogno di ogni donna: bello come un dio, geniale dirigente di una delle più importanti aziende di ingegneria biomedica americana, potente e spietato quanto basta. Quando Ivy si presenta nel suo ufficio per un colloquio, tra loro è subito chimica pura. E se da un lato Ivy vede in lui solo i difetti – Sean è rude, prepotente e scontroso –, dall’altro non riesce a reprimere l’attrazione che avverte. Anche Sean prova a resistere a quella ragazza, a dimenticarla, a sostituirla, ma Ivy, inconsapevole della propria bellezza, orgogliosa, ferita da dolori segreti, è seduzione per i suoi occhi, troppo diversa da tutto ciò che ha avuto fino a quel momento. E quando entrambi abbassano le difese e si lasciano andare, scoprono di essere molto più vicini di quanto immaginassero. Perché la sofferenza che avvolge i loro cuori non riesce a spegnere la passione che brucia i loro corpi.
Un romanzo intenso e sensuale, una storia d’amore ardente come il fuoco e indissolubile come il ghiaccio del Polo.

Sean Clark è un genio e un puttaniere. Una specie di Iron Man prima della segretaria tuttofare e privo di armatura (ma non dei droni). Cambia donna con la stessa disinvoltura con cui noi mettiamo le mutande pulite, al mattino. Nessuna ha conquistato il suo cuore e questo pregevole esemplare di maschio non si rende conto di essere l’uomo più solo sulla faccia della Terra.

Ivy è la classica brava ragazza, alle prese con una vita durissima: un incidente l’ha privata della famiglia e tre lavori non le bastano per campare dignitosamente. Ah, dimenticavo: ha anche un ex-fidanzato infingardo che butterei volentieri nel cassonetto dell’umido. In compenso, la nostra ha una testa-dura-di-chi-non-si-arrende-mai e quindi sappiamo già come andrà a finire la storia.

La prima regola del romance è stata ampiamente sviluppata dalla nostra Charlotte che si mette subito alla caccia della “scusa” per far incontrare i due protagonisti. Presto fatto: Sean è alla ricerca di una segretaria, Ivy ha bisogno di un lavoro.

Quattro pagine, vanno a letto, si innamorano, fine? Nemmeno per sogno. Il bello arriva adesso.

Scaramucce a non finire (i dialoghi frizzanti sono la parte più divertente del romanzo, a mio parere), lui che cerca di piegare lei alle sue losche brame (sto leggendo un romanzone dell’Ottocento, si capisce?), lei che mi-piego-ma-non-mi-spezzo e lo tiene sulla corda. Non troppo a lungo, altrimenti sarei stata in prima fila con il forcone sotto le finestre della cara Charlotte.

Insomma, si rendono conto che il sesso è bello, ma il sesso + l’amore è ancora meglio. Cotti a puntino, ma non senza tutte le resistenze d’obbligo, i due convolano verso un radioso finale.

Bene, mi sono divertita.