La rubrica “Cinema, che passione!” comincia oggi con un articolo di Alessandro
Ceccarelli.
MILANO – Il premio Oscar Giuseppe Tornatore si appresta a
girare le riprese del suo nuovo film. Inizieranno infatti il 30 marzo le
riprese di “The Correspondence” che sarà girato in Italia, Scozia e
Inghilterra. Nel cast il grande attore premio Oscar Jeremy Irons e la
bellissima Olga Kurylenko, ex modella ucraina. “The Correspondence” è
prodotto dalla Paco Cinematografica di Arturo Paglia e Isabella Cocuzza come il
precedente film “La migliore offerta” osannato da pubblico e critica. La
nuova fatica cinematografica di Tornatore ha anche l’appoggio della BLS
Sudtirol – Alto Adige Film Fund e Commission, della Trentino Film Commission,
della Torino Piemonte Film Commission e del Ministero dei Beni e delle Attività
culturali e del Turismo.
Secondo le prime indiscrezioni filtrate (Il set è rigorosamente
off limits alla stampa, ndr), la pellicola si incentrerà sulla pericolosa
storia d’amore tra un professore e una giovane donna che lavora nel suo stesso
ambiente, nulla smentisce o conferma che potrebbe trattarsi di una sua
studentessa.

Giuseppe Tornatore, classe 1956, è nato Bagheria. Fin da giovane
manifesta una forte attrazione per la recitazione e la regia. A soli sedici
anni riesce a mettere in scena a teatro opere di maestri come Luigi Pirandello
e Eduardo De Filippo. Si è diplomato con il massimo dei voti al liceo classico
Francesco Scaduto di Bagheria. Prima di dedicarsi completamente al cinema
frequenta qualche lezione alla facoltà di lettere a Palermo. Dopo gli inizi a
teatro, si accosta in seguito al mondo della settima arte attraverso alcune
esperienze documentaristiche e televisive: in particolare il documentario (in
superotto ) “Il carretto, immagini di un’antica cultura” (1979 ). Il suo
esordio avviene sulla Rai nel 1981, con il documentario “Ritratto di un
rapinatore”. Realizza poi, sempre per la redazione siciliana di Rai Tre,
“Incontro con Francesco Rosi” (1981), “Le minoranze etniche in Sicilia” (1982,
vincitore di un premio al Festival di Salerno), “Diario di Guttuso” (1982), e
“Scrittori siciliani e cinema: Verga, Pirandello, Brancati e Sciascia” (1983).
Nel 1984 collabora con Giuseppe Ferrara per Cento giorni a
Palermo, del quale è produttore, oltre che co-sceneggiatore e regista della
seconda unità.

Quando si aggiudicò l’ambito riconoscimento a Hollywood
aveva alle spalle un solo film, “Il Camorrista”, che aveva avuto un discreto
successo di pubblico e varie polemiche sulla rappresentazione del boss Raffaele
Cutolo. Nessuno si aspettava un simile successo con l’opera successiva che
quando uscì nelle sale fu un autentico flop. A questo punto il produttore
Franco Cristaldi convinse il giovane regista a ritirare il film dalle sale per
tagliare la durata eccessiva della pellicola. Il consiglio di Cristaldi fu
vincente. Ridistribuito nelle sale fu un grande successo e vinse il Gran Premio
alla Giuria al Festival di Cannes. Poi arrivò la grande notizia che il film di
Tornatore era stato prescelto per gli Oscar. Dopo il Golden Globe, nel 1990
trionfò ad Hollywood. Tornatore aveva commosso tutti con una storia che era un
vero e proprio atto d’amore verso la settima arte.