Una sedicenne volata giù da un ponte e un’indagine chiusa con troppa fretta. L’avvocato Leo Berni ha il compito di far riaprire il caso alla procura e rendere così giustizia alla giovane Arianna, la cui madre non riesce a credere che si tratti davvero di suicidio. C’è infatti una lettera anonima in cui si parla di strani intrighi nella scuola della ragazza, un esclusivo istituto privato sulle colline tra Siena e Firenze. E un quaderno con dei racconti fantasy che pare contenere indizi importanti.
E poi c’è Berni: la solita vita sregolata, l’ironia tagliente e la nostalgia, la banda di improbabili personaggi e quasi delinquenti che lo affianca fedelmente. Sulle tracce di testimoni nascosti e trame segrete di poteri occulti, tra rocamboleschi inseguimenti ed esilaranti colpi di scena, Berni percorre la Toscana per risolvere il caso e… perché no, per recuperare anche un po’ di quell’erba portentosa del mitico Botanico di Livorno. E un nuovo viaggio lisergico, tra Pink Floyd, Guerre stellari, giochi di ruolo e un passato doloroso e dimenticato, sarà forse il passo decisivo per scoprire la verità su Arianna e su se stesso.
TITOLO: Di questo e altri mondi.
AUTORE: Riccardo Bruni.
SERIE: I casi dell’avvocato Berni, Volume II.
GENERE: Noir.
EDITORE: Amazon Publishing.
PREZZO: euro 4,99 (eBook); euro 9,99 (cartaceo).
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Detto fra noi, non amo gli avvocati, ma l’avvocato Leo Berni è un caso a parte. Perché? Perché è uno che ha rinunciato a una brillante carriera per amore della giustizia. Non ha sopportato l’assoluzione di un colpevole, che lui stesso aveva difeso. Basta questo episodio per comprendere che siamo davanti a un essere umano davvero speciale. Mi spiego: non è che il nostro eroe sia esente da difetti: tutt’altro. Volete che vi faccia un elenco delle sue mancanze? Cominciamo:
a) Ha una figlia adolescente, che vive in Svizzera con la madre e il nuovo compagno, alla quale non riesce mai a telefonare.
b) Sbevazza a tutto spiano (alcolici e vino rosso).
c) Ha una smodata passione per le erbe allucinogene in combinazione con la musica dei Pink Floid.
d) Frequenta una combriccola di svitati con i quali si abbuffa di arrosto morto e di altri piatti, grondanti grassi pericolosi per la salute, alla trattoria della Zerlina.
e) Non ha uno studio ma riceve i propri clienti in un bar che lui stesso definisce una “Bat-caverna”.
f) Con le donne è una tragedia.
g) La casa dove vive è una specie di tana, che non pulisce e non riordina mai.
Insomma: non è proprio l’uomo dei sogni, però è sensibile, intelligente, ama la musica, la giustizia e non tollera i soprusi. Così, quando la madre di Arianna, una sedicenne volata giù da un ponte in situazioni a dir poco sospette, si rivolge a lui chiedendogli aiuto, non esita a intervenire. Con il soccorso dei suoi strampalati amici, Leo Berni scoprirà la verità sconfiggendo un importante gruppo di potere che farà di tutto per impedirglielo.
Il giallo, in sé è piuttosto semplice e i metodi che il nostro usa per venire a capo della situazione non sono sempre ortodossi, però il romanzo è godibilissimo. Riccardo Bruni ha una grande abilità nel costruire personaggi che, nonostante le loro pecche, riescono a farsi amare e storie coinvolgenti. Il perché è semplice, è uno di quegli scrittori che riesce a far leva sui sentimenti del lettore.
Consigliato a tutti quelli che amano leggere, non solo ai patiti del noir.
Cinque stelline. Copia fornita dalla Casa editrice Amazon Publishing.
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