Ritorna il consueto appuntamento con Matesi, la “recensora” ospite del Blog. Questa volta, la vedremo cambiare idea in merito a una serie M/M.
Lo so, di solito leggete le sue recensioni al sabato, ma oggi mi è scappato il ditino su “pubblica” anziché su “salva”. Capita…
Intrighi e
amore, di Blythe Gifford
Quattro
stelline
La
protagonista è forte e coraggiosa, ma storpia dalla nascita, destinata quindi a
fare la dama di compagnia di Giovanna del Kent, senza sposarsi mai. Ma
l’incontro con sir Nicholas Lovayne cambierà la sua vita, intrecciandosi con la
vicenda delle nozze della sua signora con il Principe nero, che l’autrice
ricostruisce in modo nuovo, ma storicamente possibile.
Un romanzo pieno
di intrighi, ma piacevole. Una storia d’amore dolce, psicologicamente curata.

Obiettivo
pericoloso, di Pamela Clare
Quattro stelline
Romantic
suspense a volte duro, ma molto avvincente e ben scritto, con due protagonisti
interessanti. Molte, forse troppe scene di sesso bollenti. Un po’ sgradevole
l’uso continuo di turpiloquio anche nella narrazione, oltre che nel dialogo.
Ma
il difetto maggiore ai miei occhi è quello frequente nei RS di oggi. Julian,
pur di prendere un trafficante di carne umana, alla fine non si distingue
nettamente da lui, tanto è vero che ad un certo punto pratica quello che
pudicamente si chiama interrogatorio di terzo grado: cioè per non so più quante
ore costringe l’arrestato (un farabutto senza attenuanti, intendiamoci) a
rispondere alle sue domande, senza bere, senza mangiare, senza dormire e
soprattutto senza poter andare a gabinetto, pur di strappargli informazioni che
lo mettano sulle tracce di Biuren, col risultato che quello, temendo a ragione
le rappresaglie del suo capo, finisce per suicidarsi. Lo so che molte persone
considerano questi comportamenti giusti o almeno giustificati. Ma nulla,
ricordiamolo, può autorizzare la tortura: è proprio uno di quei casi in cui il
fine buono non giustifica i mezzi cattivi. Mi duole che perfino in un rosa i
buoni facciano cose simili.
Cambio
gomme, di S. M. May
Tre
stelline
Non ho
esperienza di m/m: il mio unico precedente è Catene d’argento della Logan, che
però appartiene al genere sadomaso, anche abbastanza duro (o così è sembrato a
me), piuttosto che alla narrativa omosessuale. Ho deciso di comprare questo
romanzo breve e anche Ghiaccio salato per curiosità: altre lettrici definivano
bellissimo questo tipo di narrativa perché dava largo spazio all’aspetto
sentimentale. Confesso che personalmente, pur avendo il massimo rispetto per i
gay e davvero orrore per ogni tipo di omofobia, non ho mai avuto tentazioni in
questa direzione. E quindi le scene di sesso fra Nathan e Kean, analoghe
rispetto a quelle degli erotici etero, qui mi sono sembrate un po’ strane e per
nulla eccitanti, a differenza di quanto avviene alla protagonista femminile.
Però paradossalmente mi ha dato più fastidio qualche scivolata nell’etero e non
parliamo poi di una certa sfumatura di incesto.
Per quanto
riguarda le capacità dell’autrice, mi pare di notare un po’ d’impaccio e
un’alternanza fra dialogo e parte descrittiva, passibile di miglioramento. Mi
ha anche disturbato l’improvviso abbandono, a circa metà romanzo, del punto di
vista di Lara. Però lo stile è senza dubbio migliore della media dei self.
Per tutte le
ragioni che ho elencato, non so bene quale valutazione dare: quindi diciamo tre
stelle.
Sono curiosa
di vedere quante stroncature mi arriveranno: vi informo che per la Logan sono
state sette.
Ghiaccio salato,
di S. M. May
Quattro stelline
Non ho letto
Neve fresca. Ma trovo questo racconto molto superiore al pilot della serie,
Cambio gomme. La narrazione è ben costruita, l’approfondimento psicologico dei
protagonisti convincente. Non riesco a capire come abbia fatto l’autrice a
farmi accettare un egocentrico come Foreman, ma c’è riuscita. Ben scritte anche
le scene di sesso. Adorabile zia Rose.
Nell’insieme
un notevole salto di qualità rispetto all’inizio serie.
P.S. Qualche
parentela fra Foreman e Salinger?