Buongiorno a tutti. Dopo aver lasciato la ricetta della zuppa di pesce, torno a parlarvi delle mie passioni.

Terminato il lavoro di cuoca (finalmente la pensione!), ho potuto dedicare del tempo a disposizione per coltivare le mie passioni con maggiore costanza.
Ed ecco che alla cucina, ho affiancato la pittura – riprendendo uno dei miei hobby preferiti –, e il volontariato, sentendo una necessità che proveniva da dentro, proprio dal cuore.

Mi sono iscritta a un’associazione dedita alla cura delle persone con disabilità, dove mi occupo di proporre ai ragazzi delle attività creative. E qui è nata l’idea delle presine da collezione, prima molto semplici, poi con il tempo più complicate; una sorta di sfida che regala ore piacevoli da trascorrere insieme. Vi assicuro che vedere la gioia sul volto dei ragazzi rappresenta un appagamento in grado di farmi provare una serie di emozioni intense.
Anche mio figlio Marco (Marco Canella, scrittore. N.d.r.) ha cominciato ad apprezzare le presine tanto che me ne ha commissionate alcune  da portare con sé durante il Festival del romance di Milano e da mettere in mostra sul suo tavolo durante la rassegna.
È stata l’ennesima sfida perché non volevo farlo sfigurare ed è così che sono nate le presine con i cibi tipici ferraresi: cappellacci, cappelletti, salame e coppiette.

Sto già lavorando a un’altra idea che Marco porterà con sé durante la prossima edizione del Festival.
Ammetto che non avrei mai pensato di riuscire a realizzare questi progetti perché li ho tenuti a lungo nascosti in fondo al cuore dove li avevo rinchiusi forzatamente tanti anni fa.
Ringrazio Babette e il suo blog per lo spazio che mi ha gentilmente concesso e tutti coloro che mi stanno seguendo sulla mia pagina Instagram (se siete interessati mi trovate come “carla.finetti03”).
Cercate di essere sempre fiduciosi e di non scoraggiarvi perché la vita è imprevedibile e non c’è mai nulla di scontato. E spesso è in grado di stupirci positivamente.