Nora Roberts, I segreti della casa sul mare
A Whiskey Beach c’è un gioiello incastonato sul promontorio, un guardiano a protezione della costa. È una villa che affaccia sul mare: per i turisti un sogno irrealizzabile, per Eli Landon, avvocato di Boston, semplicemente la casa di famiglia. Ma ultimamente sta diventando qualcosa di più importante, un rifugio lontano dai problemi. Sua moglie è stata uccisa, e la polizia sta scandagliando la sua vita alla ricerca di una prova di colpevolezza. La villa sul mare è il luogo della consolazione e dei ricordi, la casa della sua amata nonna. E poi lì non è solo: con lui c’è Abra Walsh, una donna determinata e instancabile, dai molteplici interessi e dai mille talenti – incluso quello di riuscire ad aiutare Eli a riprendere in mano la sua vita e riscattare il suo nome. Quello che li lega è più forte di una sincera amicizia, è qualcosa che unisce indissolubilmente i loro destini, anche ora che sembrano minacciati da qualcuno intenzionato a distruggere Eli Landon una volta per tutte…
Un RS senza infamia e senza lode * * *
Senza dubbio inferiore ai migliori Romantic suspense della Roberts: infatti l’avvio è impacciato e, contrariamente al solito, l’autrice utilizza molto le descrizioni. Davvero lenta in genere la narrazione. Poco interessante l’aspetto giallo che forse può essere verosimile, ma certo sa di squallido. Migliore invece la storia d’amore, che assomiglia a tante altre della Roberts, anche se, bisogna ammetterlo, Abra sembra un po’ troppo Wonder Woman.
OoO
Maya Banks, Nascosti nell’ombra
Unica testimone di un omicidio a sangue freddo compiuto dal fratellastro, Sarah Daniels è costretta a nascondersi. L’uomo ha agito per proteggerla e lei, sopraffatta dal senso di colpa, decide di far sparire le proprie tracce. Quando la CIA inizia a indagare sul caso chiede l’intervento del KGI, la squadra speciale composta dai fratelli Kelly. Il compito di tenere d’occhio Sarah, nel tentativo di risalire all’assassino, viene affidato a Garrett. Il fratellastro della donna è un nemico giurato del KGI, e Garrett ha un conto in sospeso con lui. Ma non appena viene a conoscenza del passato oscuro di Sarah per lui tutto passa in secondo piano, e proteggerla diventa la sua missione più importante.
Un romanzo discreto * * *
Forse è passato troppo tempo da Nessuna via di fuga, per cui ho un po’ stentato a ricordarmi dei vari personaggi (e non ci sono riuscita per tutti). Da questo volume pensavo, infatti, di aver dimenticato molte cose su Lattimer. E solo ora ho capito che non era vero.
Nell’insieme mi pare una storia inferiore alle due precedenti: da un punto di vista giallo la prima parte non è per nulla convincente con Sarah che oscilla fra precauzioni da professionista e stupide ingenuità. E confesso che alla fine ho quasi parteggiato per Marcus, il che dimostra che la Banks non ha dato sufficiente risalto alla figura di Garrett (che più di una volta ho desiderato prendere a ceffoni): manca addirittura l’ultima resa dei conti, che viene solo riassunta (per giunta due volte con le stesse parole).
Secondo me, anche troppo numerose le scene di sesso, trattandosi di un RS. Però senza dubbio la vicenda non annoia mai.
OoO
Helen Dickson, Il tocco di un ribelle
Inghilterra/Scozia, 1745 – Viaggiare attraverso la Scozia in fermento a causa dell’insurrezione giacobita è pericoloso, soprattutto per una donna sola, ma Henrietta Brody non ha alternative: se vuole difendere la propria eredità dalle mire del cugino, la sua unica speranza è lasciare l’Inghilterra e raggiungere la casa dello zio, nei pressi di Edimburgo. Così si taglia i capelli, indossa abiti da uomo e parte a cavallo nel cuore della notte. Il travestimento funziona, tanto che neppure i ribelli giacobiti che incontra lungo la strada si accorgono che il giovane viandante in realtà è una donna. Tutti tranne il loro capo, l’enigmatico Lord Simon Tremain. L’attrazione che la spinge tra le braccia di quell’uomo è immediata e folgorante. Ma dopo un’unica, appassionata notte d’amore la guerra sembra dividerli per sempre…
Ancora Culloden * * *
Harlequin ama molto i romanzi di ambientazione scozzese e in modo particolare la rivolta giacobita. Per cui nel corso degli anni ho perso il conto di tutti quelli che ha pubblicato e che io ho finito per leggere.
Questo romanzo ne è l’ennesimo esempio non particolarmente significativo: senza alcuna attrattiva, ma anche senza gravi difetti.
Imprecisa la sinossi.
Il 3 settembre ci sarà anche la mia recensione sul romanzo di Nora Roberts. Vedremo se le nostre valutazioni collimano, Teresa!