Judith McNaught, Sarà un Miracolo

Follie Letterarie

Novella breve.
Vittima di una madre insopportabile il cui solo pensiero è combinarle un matrimonio vantaggioso, Julianna Skeffinghton sa di avere una sola carta a disposizione per realizzare la vita che vorrebbe veramente: rovinarsi la reputazione in maniera irreparabile.
L’occasione si presenta a un ballo in maschera, quando Julianna incontra un misterioso personaggio mascherato che si presta a soddisfare la singolare richiesta,  incantato dalla sua seducente innocenza.
Julianna però non sa che  dietro la maschera di quell’uomo che la conquista con il suo fascino indolente, si cela Nicholas DuVille, brillante e carismatico libertino. E così nell’escogitare la sua rovina, Julianna imparerà presto a  fare i conti con il destino e l’amore.

Un racconto è un racconto * * * *
(#copiaacquistata)
Una delle cose più divertenti, quando si leggono le recensioni su Amazon, è notare quanto cordialmente le lettrici odino i racconti. Perché, si chiedono in questo caso, la McNaught non ha dedicato un romanzo al loro adorato Nicholas? Premesso che io invece non mi ricordavo affatto di lui, né tantomeno ero in trepidante attesa del suo libro (ma dipende dal fatto che non amo l’autrice), i motivi possono essere tanti: forse si è stufata dei Westmoreland, forse ha voluto esaudire i desideri delle sue ammiratrici e intendeva solo scrivere uno spin-off. E come tale ho trovato il racconto davvero godibile. Personalmente mi pare addirittura che la psicologia dei due protagonisti venga adeguatamente sviluppata, per quanto è possibile in così poche pagine.
Indimenticabile il personaggio della nonna, compreso l’inserimento dell’aspetto paranormale.
Qualche svista lessicale di troppo.

OoO

Agnes Moon, Due passi nel futuro

Self-Publishing

Il futuro di Cedric Jefferson Douglas Hamilton III è stato stabilito fin dal giorno della sua nascita. Come primogenito il suo unico compito dovrà essere quello di perpetuare il nome della famiglia e divenire il Lord indiscusso della Contea di Hertfordshire.
Qualcuno però trama nell’ombra e Cedric è costretto a fare affidamento su abilità particolari che esulano dall’arte della guerra.
Un lavoretto facile facile, di quelli che filano lisci come l’olio e portano solo guadagno. Questo aveva pensato Ethan Ness, prima di ritrovarsi alle calcagna quattro energumeni intenzionati a riempirlo di botte.
E ci sarebbero anche riusciti, se all’improvviso uno strano ragazzo mascherato da paggetto non fosse intervenuto in suo soccorso. Sfoderando uno spadone più grande di lui.
Un giovane mago pasticcione e un detective privato disilluso dalla vita: due anime affini, separate da centinaia di anni, che si incontrano e si scontrano, lottando contro il fato avverso e facendosi beffe del famigerato “effetto farfalla”.

Fra time travel e gay romance * * * *
(#copiaacquistata)
I time travel sono sempre un incubo per me e in modo particolare sono terrorizzata dal cosiddetto “effetto farfalla”. Ovviamente il problema si pone soprattutto quando dal presente ci si sposta nel passato più che viceversa. La Moon mette le mani avanti e ci invita a non essere troppo pignoli, cosa che mi fa pensare di non aver capito qualcosa. E certo portare nel Settecento degli antibiotici (a parte il problema della scadenza) o addirittura dei proiettili di oggi sospetto che qualche difficoltà l’avrà provocata.
Però, se non si è pignoli, il romanzo è godibile. Ed è chiaro che essere gay oggi non crea particolari problemi, mentre nel Settecento era tutt’altra cosa. E quindi per alcuni non ci dovrebbe essere nessuna difficoltà di scelta.

OoO

Agatha Christie, Miss Marple nei Caraibi

Mondadori

Miss Marple è nei Caraibi, letteralmente spedita in vacanza dal nipote Raymond. Il luogo è splendido, il clima ideale, eppure l’anziana signora non si trova a suo agio, lontano dal villaggio di St Mary Mead, e soprattutto si annoia. L’unico diversivo consiste nell’ascoltare i racconti del maggiore Palgrave, instancabile narratore di avventure di caccia, vecchi scandali e omicidi rimasti impuniti. Un noioso tran-tran, insomma, se non fosse che proprio dopo uno di questi racconti il maggiore viene ritrovato cadavere. E Miss Marple intuisce subito che non si è trattato di una causa naturale. Possibile che qualcuno abbia voluto tappare la bocca al vecchio ufficiale? E dove è finita la fotografia che Palgrave in una delle ultime occasioni aveva detto di volerle mostrare? Dimenticata la noia, l’intrepida zitella è pronta a gettarsi a capofitto in una nuova indagine.

Miss Marple * * * * *
(#copiaacquistata)
Quando ho comprato questo romanzo in promozione, pochi giorni fa, l’ho fatto perché mi sono accorta che della Christie avevo letto solo alcuni Poirot e mi è venuta la curiosità di vedere quale fosse la vera miss Marple, visto che le attrici che l’hanno interpretata al cinema e in tv ne hanno fatto una resa molto diversa. Ora lo so: la vera miss Marple è Geraldine McEwan, non Margaret Rutherford, come pensavo precedentemente.
Il giallo è interessante, anche se un’idea sul colpevole l’avevo avuta: certo, per ragioni che non depongono a favore della mia intelligenza.
Del resto non mi intendo molto di gialli. Perciò la quinta stella  è dovuta ad alcuni aforismi: “L’omicidio è l’azione di uno stupido” e soprattutto “Sono i giovani che si uccidono facilmente, per una delusione amorosa, per angoscia esistenziale, per paura di vivere. I vecchi invece conoscono il valore dell’esistenza, ne sanno il valore inestimabile e vi si aggrappano.”
Che volete farci? Gli indovinelli non mi sono mai piaciuti. Anche perché non li capisco mai. Mi piace invece che un romanzo mi faccia pensare.

Le recensioni dell’Artiglio Rosa