Roberta Ciuffi, Damigella

Self-Publishing

Roma, 1527. Nel mondo delle cortigiane, spesso le donne abbandonano il loro nome per assumerne uno in grado di accendere la fantasia degli ‘ammiratori’. È così che Agnese è diventata la Damigella, la cortigiana più famosa e desiderata di Roma. Venduta giovanissima dalla madre a un importante personaggio, è ora la dama dell’ambasciatore dell’imperatore Carlo V. Amata, invidiata, corteggiata, nell’intimo Agnese non prova però che disprezzo per se stessa e coloro che la circondano.
Intanto alle porte di Roma si stanno ammassando gli eserciti imperiali, con le truppe miste di italiani, spagnoli, francesi e, soprattutto, dei terribili lanzichenecchi. Da parte sua Agnese è decisa a non permettere più a nessuno di toccarla. Morirà, prima di consentirlo. Un evento inatteso le impedirà di mettere in atto il suo proposito. I lanzichenecchi irrompono nel suo palazzo. Agnese lotta per salvarsi ma mentre sta per essere sopraffatta qualcuno arriva in suo soccorso.
Come migliaia di altri, Jehan de Bontemps, scudiero, segretario e amico del principe d’Orange, sta percorrendo le strade di Roma alla ricerca di bottino. Le terribili conseguenze del Sacco lo hanno però così disgustato che quando sente una donna gridare dall’alto di un palazzo accorre in aiuto della sconosciuta. Non sa che il suo atto di cavalleria gli costerà caro. Mentre lui e Agnese fuggono per la città ridotta a una bolgia infernale, un gruppo di soldati spagnoli ubriachi li blocca e, per prendersi gioco del privilegiato amico del principe, li costringe a un matrimonio forzato. La validità del sacramento è dubbia, ma Jehan non è uomo da abbandonare una donna finché la situazione non sia chiarita.

Per Agnese è come risvegliarsi a una nuova vita. Nel gruppo del principe d’Orange, dove il suo presunto marito l’ha portata, nessuno la conosce, nessuno sa chi sia la Damigella. È ammirata e corteggiata, ma con il riguardo dovuto alla signora de Bontemps. Anche quel bel ragazzone che l’ha salvata la tratta con il massimo rispetto, benché man mano tra loro stia crescendo una tensione diversa da quella motivata dalla diffidenza dell’inizio. E per la prima volta da quando era una ragazzina, Agnese si consente di sognare…

Ma i sogni sono realizzabili, per la Damigella?

Un grande romanzo storico * * * * *

Non ricordavo quasi niente di questo romanzo, comprato tanti anni fa. Non lo avevo neanche conservato dal momento che all’epoca, lo confesso, non mi piacque. Immagino perché l’ambientazione, sullo sfondo del sacco di Roma del 1527, era poco romantica e per niente sentimentale. Addirittura non capii bene neanche l’episodio cruciale del matrimonio forzato. Per tutte queste ragioni c’è voluta la promozione perché l’acquistassi di nuovo.

Col senno della maturità e una maggiore esperienza di rosa, riconosco che l’effetto è stato radicalmente diverso.

La prima cosa che colpisce è la profondità e la completezza della documentazione storica e insieme la naturalezza, potrei dire la leggerezza, con cui viene presentata. Senza addolcire l’orrore di quanto accadde a Roma, l’autrice non indugia sugli aspetti più orripilanti, cosa che, concordo, non sarebbe stata adatta ad un rosa. Perfino il lieto fine non è sbrigativo e un po’ inverosimile come potrebbe sembrare a prima vista. Jehan sa bene quello che fa e accetta gli aspetti negativi insieme a quelli positivi.

Laura Gay, Tutto per te

Newton Compton Editori

Dall’autrice del bestseller Mille notti di te e di me.

Un giorno di passione. Un matrimonio di convenienza. E se l’epilogo fosse tutto da scrivere?

Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell’ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All’inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell’Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt’altro che ben disposta ad accoglierla…
«Una scrittura avvincente e scorrevole, mai noiosa… Più si legge e più ci si trova a non voler smettere di farlo.»

Un romanzo d’appendice erotico * * * *

Penso che l’autrice si sia divertita a fondere qui il romanzo d’appendice all’italiana con l’erotico odierno: ed ecco la gravidanza inattesa a seguito di un rapporto occasionale (nonostante che i protagonisti avessero preso le loro precauzioni), la scoperta della vera condizione sociale di Massimo, gli intrighi del cugino cattivo, la perfida moglie di questi, l’autista lussurioso e in genere sesso, sempre sesso, tanto sesso, davvero.

Forse prima di giudicare un romanzo come questo, in linea con quelli stranieri che la Newton Compton pubblica, bisognerebbe individuare di quale genere letterario si tratti.

Personalmente ho trovato Tutto per te una lettura avvincente.

Sciatta come al solito (per colpa della casa editrice) la stampa: in particolare curiosa la presenza di parole interrotte a metà da un trattino.

Linda Castillo, Tracce dal passato

TimeCrime Narrativa

Tutti a Painters Mill sanno che sulla fattoria degli Hochstetler aleggia un tragico mistero. Ma solo in pochi ricordano il terribile segreto tramandato dal sospiro del tempo, ora riemerso dalle viscere della terra per perseguitarli.

Quando un anziano viene ritrovato impiccato alle travi del suo fienile, il detective Kate Burkholder è chiamata a intervenire sulla scena di quello che sembrerebbe un suicidio. Eppure gli indizi non portano in quella direzione…

Di fronte a prove sfuggenti e contraddittorie, Kate è costretta a percorrere piste tortuose. Al suo fianco il collega di sempre, l’agente John Tomasetti, turbato dalla liberazione di uno degli uomini ritenuti responsabili della morte dei suoi familiari avvenuta quattro anni prima.

Quando viene rinvenuto un secondo cadavere, anch’esso di un presunto suicida, Kate capisce che i due casi affondano le radici nel passato, in una terribile notte di trentacinque anni prima, quando un padre amish e i suoi quattro figli morirono e la loro giovane madre scomparve senza lasciare traccia. L’indagine dovrà sondare una comunità impenetrabile come i misteri che cela, e solo chi ne conosce i lati più oscuri potrà far luce sui tragici segreti che custodisce.

Nerissimo * * *

I romanzi di questa serie sembrano tutti eguali. Tutti sono collocati sullo sfondo di una comunità amish, vista con gli occhi di una dissidente che ne è uscita: quindi si sottolineano gli aspetti di rigidità ed eccessivo tradizionalismo, ma anche una scelta di vita all’insegna della ricerca del bene. Eppure i vari volumi sono pieni di incesti, violenze ed omicidi e spesso i personaggi hanno due facce e non si può credere a priori a nessuno. Questo titolo è un po’ diverso perché rappresenta l’intreccio difficile fra la cultura amish e quella Englischer. La vicenda è particolarmente noir e non posso dire di essere soddisfatta dalla conclusione.

Certo ormai da tempo non è facile trovare un giallo con il ripristino finale dell’ordine sociale violato, ma dalla lettura della Castillo si esce quasi sempre in preda a depressione e infelicità. E stavolta perfino più di altre. Al punto che nel complesso si finisce per simpatizzare più per i cattivi che per i buoni.

Vari refusi.

Le recensioni de L’Artiglio Rosa (Maria Teresa Siciliano-Matesi)