Terri Brisbin, Una sposa da proteggere (Miniserie “Highland Feuding”, Volume II), HarperCollins Italia.

Scozia, XIV sec. – Con riluttanza, e solo in virtù della sua incondizionata lealtà al proprio laird, Rob Mackintosh accetta di prendere in considerazione il matrimonio con Eva MacKay, figlia di un capoclan alleato, ma a patto di trovarla di proprio gradimento. Tuttavia, giunto al castello dei MacKay per incontrarla, scopre che la promessa sposa è persino più restia di lui alle nozze, visto che è fuggita alla vigilia del suo arrivo. Offeso ma fedele al proprio senso dell’onore, si impegna a cercarla per riportarla a casa al sicuro. La donna che trova, però, è ferita e spaventata, e risveglia in lui un forte istinto di protezione. Ben presto anche i sensi e il cuore di Rob si accendono per lei, benché gli occhi di Eva gli dicano che nasconde un terribile e doloroso segreto…

Un bel medievale * * * *

Un romanzo mai noioso con un buon ritmo narrativo. Rob è un magnifico protagonista romance, anche se probabilmente non esistevano molti uomini così nella Scozia del Trecento. Invece non vedo come Eva nella sua epoca potesse fare più di quello che fa: anzi, secondo me, dà prova di grande coraggio e lucidità.

Avrei preferito qualche particolare in più nel finale, ma certo il romanzo è molto superiore all’inizio serie.

Julia Justiss, Incontri proibiti con il visconte (Serie “Le canaglie di Oxford”, Volume II), HarperCollins Italia.

Londra, 1831 – Dopo aver sofferto molto per la perdita dell’adorato marito, l’intelligente e arguta Lady Margaret Roberts ha giurato di non abbandonarsi mai più ad alcuna passione, che non sia quella per la politica. Questo, almeno, sino a quando non incontra Giles Hadley, brillante avversario in Parlamento, promotore di un’innovativa legge che potrebbe cambiare il volto della nazione. L’attrazione per lui e l’immediata confidenza che si instaura tra loro la spingono a fargli una proposta scandalosa che sorprende la stessa Maggie: condividere con lei degli incontri mattutini di fuoco, per puro piacere. Ma la relazione illecita ed effimera che credeva di volere si trasforma presto in qualcosa di ancora più proibito: la tentazione di aprire un’altra volta il cuore all’amore.

Un bel romanzo storico * * * *

Si tratta di un romanzo storico nel vero senso della parola. Viene infatti ricostruita la situazione politica che avrebbe portato il parlamento inglese a votare nel 1832 il Reform Bill, un provvedimento basilare sulla via della democrazia europea. Margaret è un tipo di personaggio che mi piace molto e rappresenta tutte quelle donne dell’alta società che influenzarono profondamente la vita parlamentare, molto prima di ottenere il diritto di voto. Forse meno interessante e riuscito il filone giallo.

P.S. Per una volta titolo italiano molto migliore di quello inglese. In cambio ci sono molte parole saltate e molti refusi (anche se, avendo letto il cartaceo, non li ho potuti contare).

Linda Castillo, La lunga notte, TimeCrime

Ecco a voi i Plank, una delle famiglie della comunità Amish di Painters Mill, Ohio.Ecco a voi madre, padre, cinque figli: la loro vita è una litania di giorni tutti uguali, il lavoro nei campi, i riti che ne sostanziano la fede, le tradizioni della confraternita cui appartengono da sempre. Poi, nel corso di una notte, il loro piccolo paradiso va in frantumi. Qualcuno penetra all’interno della fattoria ed è un massacro, uccisi i genitori, lungamente torturate e uccise le ragazze, Mary e Annie, uccisi i bambini. Solo il buio chiude il sipario sui passi silenziosi dell’assassino: alle sue spalle, un lago di sangue. Kate Burkholder, capo della polizia della contea, viene chiamata a dirigere le indagini. Ma non ci sono indiziati, nessuna traccia, nessun movente che indichi una pista: il colpevole sembra venuto dal nulla, come un artiglio invisibile e crudele. Kate in passato è stata una Amish, sa che non possono esserci ombre nella vita delle vittime: eppure, nella vita di Mary Plank, qualcosa di oscuro iniziaa emergere, il peso di un segreto che a poco a poco si tinge di orrore…Dopo Costretta al silenzio, il grande ritorno di Linda Castillo con il nuovo romanzo della serie best seller che l’ha imposta come una delle voci più autorevoli del crime internazionale.

Discreto * * *

Ben scritto, è senza dubbio inferiore a Costretta al silenzio: i contenuti sono sempre, o forse addirittura di più, a carattere trucido, anche se la costruzione giallistica sembra muoversi sulla falsariga di  Assassinio sull’Orient Express. Il ritmo narrativo è al massimo livello all’inizio e alla fine, mentre rallenta nella parte centrale. Nell’insieme soddisfacente.

Le recensioni di Maria Teresa Siciliano