Un argomento per il quale molte autrici hanno voluto esprimere le proprie simpatie/antipatie. Sempre con quel garbo che, mi preme dirlo, contraddistingue i membri del Gruppo Babette Brown legge per voi (lo trovate su Facebook).

Apre le danze di questo mercoledì dedicato ai romance male to male Federica Soprani: Perché mi piacciono gli m/m? Ma poi, soprattutto, mi piacciono gli m/m? Se per m/m intendiamo una particolare produzione di romanzi d’amore che vedono come protagonisti due uomini, ma che, bene o male, ricalcano trama, stile e struttura narrativa di un romance etero (lui incontra lui, si piacciono – o si odiano, inizialmente – si fanno cose più o meno gradevoli e poi vivono felici e contenti) la risposta è meh.
Però mi piacciono le storie che implicano un coinvolgimento passionale e amoroso tra due uomini. Uno dei miei romanzi preferiti da sempre è “La morte della bellezza”, di Giuseppe Patroni Griffi. Ho bevuto avidamente le storie degli dei oscuri di Tanith Lee, dagli appetiti sessuali insaziabili e vari. Ho apprezzato buona parte dei romanzi di Anne Rice, in particolare “Un grido fino al cielo”, dove non si parla di vampiri androgini e bisessuali, ma di castrati. Ho letto una quantità sconcertante di yaoi e di racconti e ff a tema omosessuale quando ancora erano roba di nicchia, e ho consumato i due VHS di Ai No Kusabi, “Il cuneo dell’amore”. Mi piace il cinema che racconta storie d’amore tra uomini, da “Maurice” ad “Another country”, passando per “Velvet Goldmine”, “Morte a Venezia” (ma qui siamo a un ulteriore livello), e “Amore a doppio senso”.
Probabilmente, mi piace appassionarmi a qualcosa che esula dal mio vissuto, e leggere di due uomini, ma soprattutto scrivere di loro, mi permette di mantenere un distacco che non riesco a operare quando scrivo delle mie poche donne. Perché io scrivo pochissimo di donne, e quando scrivo di donne difficilmente quelle hanno tempo e modo di perseguire un qualche interesse amoroso.
Se nei miei libri ci sono storie d’amore sono quasi sicuramente tra uomini, se non esplicite almeno accennate. Il sesso? C’è, se serve alla narrazione, lo descrivo, altrimenti no. Alla fine l’anatomia fine a se stessa non interessa a nessuno. Va resa interessante nel contesto.
(Federica Soprani: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon).

Non sapevo neanche che esistesse un genere MM fino a cinque anni fa. Poi ho letto un romanzo che era ancora un manoscritto di un’autrice molto brava. Era un MM. Non mi catturò fino in fondo perché uno dei due protagonisti era, a mio parere, troppo femminilizzato. Ma anche il genere MM ha subito un’evoluzione, da quel che vedo. Amneris Di Cesare mi ha spacciato dei romanzi americani molto belli da lei tradotti. E Federica Soprani mi ha fatto perdutamente innamorare di Jericho e Jonas (La Serie Victorian Solstice). È stato come un vortice che mi ha portato a realizzare che una storia d’amore tra due uomini io ce l’avevo dentro da quasi quarant’anni. Ed era ora di estrarla. Ciò che ne è uscito non è un vero MM. È un romanzo storico con molte sfaccettature. Ma al centro ci sono loro: Robert e Kiran (La Serie Diario Vittoriano). Mi è piaciuto farli coetanei e in conflitto con ciò che il loro cuore chiede a gran voce.
Laura Costantini: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

A me piacciono molto, specialmente quando la storia d’amore che narrano è originale, passionale e drammatica. Mi piace che si parli in modo diretto di desiderio, di piacere sessuale, di ammirazione per il corpo maschile. Tutte cose che, a travasarle nel romance FM (e c’è chi lo sa fare, per esempio Lisa Arsani con “Il nostro mondo a parte”), potrebbero dare un po’ più di sangue e carne a storie anemiche. A ogni modo, è un genere che ha le sue regole e i suoi luoghi comuni. Per questo il mio romanzo “Papà Marilyn” (Tempesta Editore) non rientra nel genere e si può definire un romanzo lgbt: è la storia di un adolescente che si scopre bisessuale e muove i primi passi nel mondo delle relazioni, scoprendo il sesso e l’amore, ma anche l’incomprensione e il tradimento.
Clara Cerri: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Ho sempre letto di tutto, prediligendo gli storici di autrici italiane (c’è bisogno che le nomini?), alcuni romance FM stranieri, tutto il resto è fantasy, thriller e horror. Ora, galeotto fu il romance della Confraternita su Blay e Qhuinn (della “zietta”Ward), che, per quanto criticato, mi ha un pochino aperto un mondo. Era il 2014. Poi comprai un tablet, scaricai l’app di Kindle e cominciai a girare su Amazon. Ops. Possibile che esistessero dei romanzi MM così belli e avvincenti? Non ho cominciato dalle pietre miliari, no: sono andata un po’ di qua e un po’ di là, e più leggevo e più mi innamoravo. Due sono meglio di uno? Può darsi. Ma qui non si tratta del super gnokko con un passato, l’uomo che non deve chiedere mai, la lei di turno tutta un fremito e pippe mentali. No. Qui ci sono due ragazzi, due uomini che il più delle volte devono affrontare dei conflitti per poter coronare il loro amore. Sappiamo (o immaginiamo) cosa c’è dietro un coming out, cosa devono affrontare questi ragazzi per potersi realizzare e mostrare apertamente al mondo chi sono davvero. Le sofferenze, le discriminazioni. Insomma, le storie raccontate sono talmente avvincenti da far mettere da parte tutto il resto. C’è il poliziesco, il fantasy/scifi, lo storico: c’è di tutto e di più, ma al centro ci sono sempre loro, due uomini, la cui storia personale può o meno essere disfunzionale/conflittuale, ma che comunque avranno il loro bel daffare per poter stare insieme, alla fine. Ecco perché mi piacciono queste storie. #Loveislove, sempre. Ed ecco perché il contemporaneo FM (a parte alcuni) è stato felicemente messo da parte: troppo insipido, per i miei gusti.
Sarah Bernardinello: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

In genere non leggo romance puro, né mm né fm, ma un bel fantasy, un horror, un noir con la sottotrama mm? Sì, vieni a me!
Perché? Me lo sono chiesta tante volte e la risposta è più o meno: uhm!
Davvero, non lo so, sta di fatto che in prima media mi intrigò moltissimo la storia di Achille e Patroclo, perciò direi che la mia è una patologia di lungo corso. Una relazione mm è per sua natura più complicata, gli ostacoli sono innumerevoli, le tensioni più viscerali e devastanti. E a me, come lettrice, piace essere devastata.
A conferma di ciò, il primo libro che ho scritto parla della relazione pericolosa tra uno studente universitario fuorisede, uno che tutti considerano un bravo ragazzo, e un vampiro dalle frequentazioni discutibili, tra serate di devasto alcolico, faide dello zerbino con gli inquilini del piano di sotto e mafia albanese. In fondo, cosa potrebbe mai andare storto?
Giusy De Nicolo: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Permettetemi di essere concisa e anche un pochino volgare: perché ci sono due ehm… sì… insomma… E, sì, poi c’è anche la storia d’amore, cosa che piace alla stragrande maggioranza delle donne, e quel pizzico di angst che non guasta mai e che viene quasi automatico, trattandosi di una minoranza oppressa in un modo o nell’altro in tutto il mondo.
È un genere che leggo e apprezzo, tranne quando i personaggi maschili sono troppo femminilizzati (il macho grande, grosso, cattivo e feroce che si comporta come un mix tra un cucciolo di labrador e una tredicenne innamorata non mi convince un granché, per dire) quindi il mio post non vuole assolutamente essere una critica.
Elena Sole Vismara: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Il primo romanzo MM che ho letto è stato “Dimmi che è vero” di TJ Klune. Non ero su Facebook, avevo appena iniziato a scrivere e non frequentavo nessun blog.
Scelta di pancia.
Mai riso tanto in vita mia. Una storia così sopra le righe, con una scrittura così elettrizzante, che ogni tanto vado a rileggermelo quando sono di cattivo umore.
Per di più è stata anche la mia prima recensione in assoluto.
Non leggo tantissimi MM, li scelgo con cura e solo su consiglio del gruppo di amiche.
Per intenderci sono più da genere “Fidanzato di scorta” o “Ranocchio” che “Testa calda”.
Non amo quei protagonisti che in realtà sono donne con il pene, li trovo proprio fastidiosi.
Aggiungo che non apprezzo anche quegli MM dove, in barba a tutte le statistiche, sono tutti gay o non sanno di esserlo e lo diventano.
Detto questo, sono un’autrice prevalentemente di MF che si è cimentata anche in una storia MM (sì, è possibile, nessuno ha l’esclusiva su nessun genere), in una dilogia che narra due storie d’amore.
Marion Seals: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

A me non piacciono molto, almeno i due o tre che ho letto (e i molti dei quali ho letto l’estratto Amazon, rifuggendo poi dall’acquistarli). Per un solo motivo: sono (quasi) sempre molto espliciti e non c’è niente da fare a me le scene erotiche, a meno che l’autore non sappia proprio toccare bene certe mie corde molto intime, o mi fanno sbadigliare o mi fanno ridere. Fra maschi, femmine, alieni, tritoni, non importa chi fa sesso e in che combinazione, o rido o dormo. E finora, forse ho scelto male io, ho incontrato MM fortemente erotici dove a pagina sei si finisce a letto e ci si va almeno una volta a capitolo. L’ultimo che ho letto era una storia con due militari che, dico, in zona di guerra, non pensavano ad altro e poi tornando dalla missione, comunque non pensavano ad altro. Peccato, perchè era molto interessante il filone principale in cui due si innamorano per caso in un contesto assurdo emotivamente e poi, una volta a casa, devono rimettere insieme i pezzi con famiglie, mogli figli e tutto. Se solo non fossero sempre fra le lenzuola!
Leggerò “Come anima mai” perché il livello di belle recensioni da parte di persone il cui giudizio apprezzo è tale che non posso ignorarlo.
Amalia Frontali: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Ho scoperto il genere recentemente e lo leggo volentieri. Perché? Perché io sono attratta dalle storie e non mi interessa davvero se i protagonisti sono un uomo e una donna, due uomini, due donne…
Una bella storia è una bella storia. Il racconto deve avere pathos, ci devono essere difficoltà, i personaggi devono essere verosimili e in equilibrio a livello di caratterizzazione. Certo, essendo poco romantica, spesso le storie MM mi incuriosiscono di più perché di solito sono più complesse a causa delle difficoltà ulteriori per la coppia per accettarsi e farsi accettare, ma la chiave per me è che ci deve essere un percorso. Non scelgo o scarto un romanzo per il sesso dei protagonisti.
Fiorenza Borgia, recensora.

Perché le donne leggono MM? Si tratta di una domanda che viene fuori ogni tanto, ma penso che le motivazioni siano molto soggettive. Me lo chiedo ogni volta: come mai una persona come me, che non è mai stata una gran lettrice di romance, si è subito appassionata a leggere storie d’amore fra uomini? Intanto, mi piace la diversità di dinamiche nella costruzione del rapporto. Uomini e donne vengono educati in maniera diversa e questo prepara la strada al tipo di relazione che poi costruiranno con l’altro sesso. Due uomini sono due persone che sono state educate allo stesso modo: da maschi. A nessuno di loro è stato insegnato che, se fa sesso al primo appuntamento, l’altro penserà male di lui, oppure che deve tenersi stretto quello che ha da dare perché “gli uomini, si sa, cercano una cosa sola”. Un rapporto tra due uomini è un rapporto alla pari e questo mi piace e fa sì che alle storie MM io perdoni aspetti che in un FM non accetterei mai.
Fernanda Romani: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Penso di essere una delle rare persone che non si è mai appassionata agli FM, ma che sugli MM si è buttata a pesce, sia come lettrice che, in seguito, come autrice.
I motivi? Sono tanti e non tutti esulano dal puro e semplice gusto personale. Intanto penso che sia un fattore di novità: cresciamo e viviamo in una società dove le coppie etero e le storie d’amore etero sono ovunque. Tutto ciò che non è eteronormativo risulta una nicchia, pur se in crescita.
Poi trovo intrigante leggere o scrivere di due uomini, forse perché una relazione etero la vivo già e quindi non ho interesse particolare al riguardo nell’ambito letterario.
Negli MM c’è anche la possibilità di gestire tematiche come il coming out e la discriminazione per il proprio orientamento sessuale, che negli FM mancano.
E, come nota del tutto personale, mi piacciono le distopie e le storie che partono con squilibri di potere tra i due protagonisti, ma in un FM, dove nella stragrande maggioranza dei casi la parte oppressa è il personaggio femminile, mi risulterebbe troppo attuale in una società che è ancora fondamentalmente sessista. Nel caso di un MM, invece, riuscirei a distaccarmi a sufficienza da godermi la storia.
Mary Durante: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Perché mi piace leggere MM?
Me lo sono chiesta molte, moltissime volte. Perché? Perché al confronto, le storie d’amore tra un uomo e una donna mi sembrano tutte più insipide?
Mi sono data molte risposte.
Tante, tutte diverse.
Two is megl che uan? Due è meglio di uno?
Non credo. Le scene di sesso ormai mi annoiano, le salto praticamente ovunque, sia in un MF che in un MM.
Ma c’è il conflitto, mi sono detta. Il fatto che l’amore gay è ancora considerato un tabù in molte situazioni e ambiti, e ci sono tutte le varie sfaccettature di questa NON accettazione: ripudio da parte della famiglia d’origine, innamoramento verso un etero che non ti corrisponde, violenza della società, consapevolezza di sé e accettazione della propria identità… e le tematiche Lgbt sono varie, molteplici, abbracciano uno spettro estremamente ampio.
Eppure i romance MM che più amo sono storie dove queste tematiche sono poco importanti, e se ci sono non sono il fulcro della storia, non vengono esposte con chiarezza e veemenza.
Comunque il conflitto, le difficoltà – oggettive o soggettive che siano – e la lotta per il loro superamento sono più esasperate che nei “normali” romance etero. E probabilmente, sottolineo probabilmente, questa è la vera ragione per cui a molte di noi piace leggere storie MM.
Annemarie De Carlo: QUI la sua Pagina-Autore su Amazon.

Grazie alle autrici e alle lettrici che compaiono nei poster. Per le prime è possibile accedere alla Pagina-Autore su Amazon, facendo tap sul nome.

Alice Land (Alice Elle)
Anna Lety
Antonella Sacco
Giovanna Roma
Mari Thorn
Maria Masella
Rebecca Quasi
Valentina Sunshine Campi
Elena Taroni Dardi
Giovanna Barbieri
Giorgia Penzo