Ci fa compagnia Angelica Elisa Moranelli (QUI la sua Pagina-Autore su Amazon), autrice prolifica di romance, che conosciamo soprattutto per la Serie fantasy “Armonia di Pietragrigia”.

  1. Che genere scrive? Ce ne parla? Ci racconta come mai ha scelto questo genere per esprimersi?

Tendenzialmente scrivo fantasy, perché è stato il primo genere letterario al quale mi sono appassionata da lettrice. Però, esattamente come per i libri che leggo, anche per i generi che scrivo non mi pongo limiti. L’ambientazione fantasy resta quella a me più congeniale: mi permette di esplorare sentimenti, relazioni e meccanismi profondamente reali (l’odio, l’amore, la vendetta, ecc.) ma immergendoli in mondi fantastici, universi che posso plasmare personalmente. La sensazione che provo nel ritrovare sentimenti reali in ambientazioni fantastiche è una cosa che amo molto, anche come lettrice. Come autrice, inoltre, il fascino che il fantasy esercita su di me è dovuto  anche alle innumerevoli possibilità date dal world-building.

  1. Come scrive? Penna e carta, moleskine sempre dietro e appunti al volo, oppure rigorosamente tutto a video, computer portatile, iPad, iPhone?

Uso tutto quello che ho a disposizione, a dire il vero: ho la casa invasa da quaderni e taccuini. La stesura vera e propria del romanzo avviene al computer, ma appunti, idee, frammenti di dialoghi, ricerche, ecc. sono sparsi un po’ dappertutto: taccuini (che porto sempre con me), note scritte e vocali sull’iPhone, post-it.

  1. C’è un momento particolare nella giornata in cui predilige scrivere i suoi romanzi e racconti?

Mi piacerebbe poterlo scegliere, il momento, ma lavorando tutto il giorno e trascorrendo la maggior parte della giornata fuori casa, è impossibile. Provo a scrivere quando ho la mente sgombra, quando sono rilassata, di solito di sera o, nel fine settimana, anche di mattina.

  1. Quando scrive, si diverte oppure soffre?

La scrittura è la cosa che amo di più al mondo, assieme alla lettura. A volte, però, non è semplice, soprattutto quando le parole non vengono fuori o hai mille idee, ma non riesci a metterne neanche una nero su bianco. In quei momenti comprendi il reale significato della parola “frustrazione”. Se dovessi fare una media, comunque, sono di più le volte in cui mi diverto. Scrivo bene solo quando sono in pace con me stessa. Credo che un autore debba avere sempre il controllo delle proprie emozioni mentre lavora o c’è il rischio che finisca sommerso dalla sua stessa storia.

  1. Nello scrivere un romanzo, “naviga a vista” come insegna Roberto Cotroneo, oppure usa la “scrittura architettonica”, metodica consigliata da Davide Bregola?

D’istinto, sono una che “naviga a vista”, eppure riconosco l’importanza del progettare. Un tempo iniziavo a scrivere senza neanche sapere dove sarei arrivata e, molto spesso, non arrivavo da nessuna parte: così, ho iniziato a strutturare, scrivere soggetti, prendere appunti, fare liste. Resto un’istintiva e, spesso, scrivendo cambio le carte in tavola, ma avere una traccia da seguire rende il mio lavoro molto più ordinato e veloce.

  1. Quando scrive, lo fa con costanza, tutti i giorni, come faceva A. Trollope, oppure si lascia trascinare dall’incostanza dell’ispirazione?

Sono incostante, terribilmente incostante, ma non è perché seguo l’ispirazione: è colpa degli impegni, del lavoro, della vita. È molto frustrante, perché, se fosse per me, scriverei dalla mattina alla sera e so che questo migliorerebbe moltissimo la mia scrittura.

  1. Ama quello che scrive, sempre, dopo che lo ha scritto?

Sono affezionata a tutto quello che ho scritto, anche alle mie prime “prove”, quelle “scarse”, che non farei mai leggere a nessuno. Invece, amo profondamente tutto ciò che ho pubblicato, se l’ho fatto è perché ero certa di aver dato il massimo.

  1. Rilegge mai i suoi libri/racconti, dopo che sono stati pubblicati?

Sempre, anche più volte. Amo vedere le mie storie trasformate in libri veri, è un modo per onorare la fatica che mi sono costate. E poi, sono sempre alla ricerca ossessiva di refusi, infatti la prima lettura è sempre un po’ ansiogena.

  1. C’è qualcosa di autobiografico nel suoi libri?

Mi piace raccontare la natura umana, mi piace entrare nella testa dei miei personaggi e, molto spesso, per farlo, trasferisco in ciò che scrivo paure, sogni, incubi, speranze ed esperienze personali. Metto un bel po’ di elementi autobiografici anche nel fantasy, sono ben nascosti, ma ci sono: in Armonia di Pietragrigia, ad esempio, ho raccontato le mie paure adolescenziali: la solitudine, il sentirsi incompleti, persi o cattivi; in HATED, gli occhi del demone, il mio ultimo romanzo, appena uscito per Homo Scrivens, ho parlato della forza salvifica dell’amore. Invece, per la serie romantico-umoristica Dafne & L’Amore ho attinto a piene mani dalle mie passate (e disastrose) esperienze in campo amoroso e lavorativo, ed è stato molto divertente esorcizzarle in questo modo.

  1. Tutti dicono che per “scrivere” bisogna prima “leggere”: è una lettrice assidua? Legge tanto? Quanti libri all’anno?

Sono assolutamente d’accordo. Si può leggere tanto e fare a meno di scrivere, ma di certo non si può scrivere bene, senza leggere tanto. Ho sempre letto moltissimo, fin da bambina. Ultimamente, a causa del lavoro, degli impegni e di un anno particolarmente stressante, la mia media si è abbassata. L’anno scorso ho letto 50 libri, quest’anno, ahimè, la metà. In ogni caso, anche nei periodi più bui, stressanti e frenetici della mia vita, non posso fare a meno di leggere almeno un paio di pagine la sera, prima di dormire.

  1. Ha mai partecipato a un concorso? Se sì, ci racconta qualcosa della sua esperienza?

Nel 2015 ho partecipato al mio primo concorso, organizzato da un blog letterario che seguivo e seguo con piacere: Le tazzine di Yoko. Il mio racconto ha vinto ed è entrato a far parte dell’antologia “Destini incrociati”: parlava di un demone e di una cacciatrice. Il racconto è piaciuto così tanto che ne ho tiravo fuori  un romanzo che quest’anno è stato pubblicato da Homo Scrivens.
Nel 2017, invece, ho partecipato per la prima volta al premio “Il Battello a vapore”. Amo la letteratura per l’infanzia e partecipare al più importante premio italiano in questo settore è sempre stato un obiettivo importante per me. Ci sono riuscita solo nel 2017, con un romanzo che parlava di fantasmi, di alcuni piccoli investigatori e di un’isola senza nome. Ho inviato il romanzo l’ultimo giorno disponibile, dopo aver scritto come una forsennata per settimane, combattendo contro il tempo per non fallire, anche quell’anno, il mio obiettivo. Alla fine, sorpresa delle sorprese, sono entrata nella cinquina finalista. Mi sono classificata terza e per me è stata una vittoria: ho vinto contro il tempo, contro la sfiducia in me stessa e il mio limitante perfezionismo.

  1. A cosa sta lavorando ultimamente?

Ho appena pubblicato il terzo e ultimo volume della serie Dafne & l’Amore che ormai è la mia tradizione natalizia. Scrivere di Dafne, delle sue paranoie e dei casini che combina è un modo divertente per me di concludere l’anno.
Sto lavorando a un nuovo romanzo distopico: parla di guerre, violenza, di città rase al suolo e di gente che fugge in cerca di una speranza… Scriverlo, a livello emotivo, mi è costato molto: più inventavo scene orrende pensando di aver raggiunto il culmine, più la realtà continuava a superarmi. L’Umanità sta toccando il fondo, ma sembra sia sempre possibile scavare di più. È qualcosa che fa paura. Questo mi ha spinto a cercare nelle notizie non solo l’orrore ma anche piccoli atti di coraggio, speranze, qualcosa che raccontasse un’umanità diversa, che ancora può essere salvata. E ho capito che le cose belle accadono sempre, anche in tempi bui. È questo il concetto attorno al quale, poi, ho sviluppato la storia che sto scrivendo e che spero di concludere quanto prima.

PUBBLICAZIONI

2019 – Pubblicazione del romanzo fantasy HATED. Gli occhi del demone, Homo Scrivens
2019 – Pubblicazione del terzo volume di Dafne & l’Amore, “Le regole per essere felici in amore (entro Natale)”.
2018 – Pubblicazione del secondo volume di Dafne & l’Amore, “Non farti licenziare a Natale”
2018 – Pubblicazione del quinto e ultimo volume di Armonia di Pietragrigia, “La leggenda della Spada-Smeraldo”
2017 – Pubblicazione del primo volume della serie romantico-umoristica Dafne & l’Amore, “Non farti lasciare a Natale”
2017 – Pubblicazione del quarto volume di Armonia di Pietragrigia, “Il Regno dell’Imperatore-Fantasma”
2016 – Ripubblicazione dei primi due volumi di Armonia di Pietragrigia e del terzo volume della saga “L’Esercito degli Spietati”, self-publishing
2015 – Pubblicazione del secondo volume della saga fantasy  Armonia di Pietragrigia, “I ribelli di Almamara”, 0111 Edizioni
2014 – Pubblicazione del primo volume della saga fantasy Armonia di Pietragrigia, “La Compagnia della Triste Ventura, 0111 Edizioni

CONCORSI

2017 – Il Battello a Vapore, terza classificata (romanzo inedito per l’infanzia)
2015 – Concorso letterario “Le tazzine di Yoko”, prima classificata (racconto fantasy)

FORMAZIONE

2009 – Diploma di Specializzazione post-laurea in Etruscologia
2005 – Laurea in Lettere, indirizzo Archeologico