6 Underground è un film del 2019 diretto da Michael Bay.

Fingendosi morti agli occhi del mondo, un miliardario dà vita ad una spietata squadra di vigilantes con l’obiettivo di liberare il mondo dalle persone peggiori a cui i governi non fanno nulla.

TITOLO: 6 underground.
REGIA: Michael Bay.
GENERE: azione, thriller.
SCENEGGIATURA: Rhett Reese, Paul Wernik.
FOTOGRAFIA: Bojan Bazelli.
MONTAGGIO: Roger Barton, William Goldenberg, Calvin Wimmer.
MUSICHE: Lorne Balfe.
INTERPRETI:

Ryan Reynolds: “Uno”
Mélanie Laurent: “Due”
Manuel Garcia-Rulfo: “Tre”
Adria Arjona: “Cinque”
Corey Hawkins: “Sette”
Ben Hardy: “Quattro”
Dave Franco: “Sei”
Lior Raz: Rovach Alimov
Payman Maadi: Murat Alimov
Elena Rusconi: Arianna

Disponibile su Netflix.

Credo che certe cose uno che fa il mio lavoro di narratore, d’azione per di più, debba vederle, tanto più che mi sembra ne parlino tutti.

Mi organizzo per vedere 6 Underground, e confesso che Michael Bay mi piace. Sinceramente non mi ha convinto, anche se l’estetica da video giochi (l’ho anche scritto nel manuale di scrittura)  può aiutarci. La storia è un pretesto ed è costruita a moduli per esaltare le singole missioni. Bay non sbaglia un’inquadratura, ma crea un’overdose di stimolazioni visive che non ci lasciano neanche il tempo per vederle. Magnifici sfondi sprecati in meno di cinque secondi. Una parte della responsabilità sta nel fatto che interpreti e personaggi non hanno un minimo di carisma. In pratica di cosa succede loro non ci frega un accidente e neanche capiamo chi sono. Poi, una stimolazione sensoriale così intensa mal si sposa con una destrutturazione della trama che alla fine, tra avanti e indietro velocissimi, ci impedisce di capire cosa racconta la pur ridottissima storia. Il cattivo da operetta ci starebbe, ma il problema non è quello. La narrazione diventa un caleidoscopio e, dopo le due ore… addormenta. Peccato capitale per un film d’azione. Il paragone con John Wick 3 è quasi d’obbligo, ma risulta impietoso. Qui non si capisce veramente nulla. Qualche idea per scrivere però c’è, va adattata. Nel frattempo, rivedetevi Bad Boys 1 e 2, quelli sì erano film d’azione.

Stefano Di Marino su Amazon