I MIEI GIORNI IN GARFAGNANA, TRA PAROLE E IMMAGINI
Impressioni da
GARFAGNANA IN GIALLO
Festival e concorso di letteratura gialla, noir, poliziesca

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Ha un anno appena la mia conoscenza diretta di ‘Garfagnana in giallo’, la rassegna di letteratura crime nata nel 2008 e diventata in breve una delle vetrine più brillanti del panorama di genere. Etichetta quest’ultima che peraltro detesto, comodo rifugio di librai insicuri e lettori incerti, che ghettizza al ribasso storie raccontate con sapienza e partecipazione, degne di essere lette con pari empatia della cosiddetta ‘narrativa alta’.

Antonella Bertolini Photography

Antonella Bertolini Photography

Un anno, dicevo, da quando accompagnai in Garfagnana chi, da illustre sconosciuto, si era aggiudicato un posto tra i finalisti della sezione ‘racconti inediti’. Inutile dirvi l’impressione forte ricevuta dal clima appassionato, ugualmente condiviso dagli organizzatori Andrea Giannasi e Fabio Mundadori, dagli ospiti speciali e dai finalisti delle diverse sezioni di concorso.

Un clima contagioso per chi, come me, ha quasi imparato a leggere tra le pagine dei Gialli Mondadori e che, in quell’evento, si aggirava con la stessa gioia golosa di un bambino dimenticato per errore in un negozio di giocattoli.

Un anno dopo gioia ed entusiasmo sono rimasti intatti, accresciuti anzi dal piacere di aver avuto un ruolo attivo in questa edizione 2016. Già, perché le luci in Garfagnana si sono accese a Lucca con ‘Paura sotto la pelle. Brividi dalle parole alle immagini’, che ha dato il via a ‘LuccaNoir’, evento presto destinato a diventare una manifestazione a sé stante.

‘Paura sotto la pelle’ è la mia creatura, e lo scrivo con un sorriso perché è nata da un’idea maturata durante un altro evento, in cui intervistavo alcuni scrittori che nutrivano uguale passione per narrativa e cinema. Perché, mi sono chiesta allora, non organizzare una manifestazione in cui indagare il processo d’induzione della paura nel lettore e nello spettatore, visti gli indubbi crediti che esistono tra narrativa crime e cinema, e non solo, anche tra narrativa fumetti e videogiochi?

Quell’idea è diventata un progetto, che ha coinvolto in primis Fabio Mundadori, scrittore ma anche appassionato cinefilo e profondo conoscitore della narrazione grafica, e via via altri professionisti del settore: Diego Collaveri, scrittore e sceneggiatore; Francesco Mastrorilli, attore e regista che ha collaborato con maestri del cinema di tensione; Giovanni Modica, critico cinematografico e profondo conoscitore della filmografia italiana in giallo, noir, horror.

Dall’idea abbiamo stilato il progetto e dal progetto siamo sbarcati a ‘LuccaNoir’, come anteprima di un evento di più ampio respiro che si terrà a Bologna il prossimo anno.

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Attorno a un grande tavolo, rotondo da seduta spiritica, nell’atmosfera storica dell’Antico Caffè delle Mura la giornalista Debora Pioli, impegnata in prima linea nella valorizzazione culturale della città di Lucca, ha torchiato a fondo Roberto Carboni, Diego Collaveri, Enrico Luceri, Luca Martinelli, Fabio Mundadori e me, sotto lo sguardo di divertito interesse di Andrea Giannasi e il coinvolgimento inaspettato dello scrittore Simone Togneri, che ci ha raggiunti di lì a poco.

Oltre due ore, volate con la leggerezza di pochi minuti e condivise nella passione di chi ama questi argomenti da angoli visuali diversi, scrittura sceneggiatura regia giornalismo organizzazione di eventi, ma con la stessa anima.

La replica dell’evento davanti ad alcune classi dei licei cittadini, la mattina dopo al Museo della Liberazione, con Roberto Carboni, Andrea Giannasi, Luca Martinelli, Fabio Mundadori e me, ha riscosso un interesse altrettanto vivace e ha dimostrato quanto possa essere costruttivo il coinvolgimento di docenti e studenti in aspetti culturali che sono spesso trascurati dai programmi ministeriali, ma che parlano invece la lingua dei nostri giorni: il noir come voce sofferta di un’attualità collettiva. Non lo dico io, ma Jean-Patrick Manchette quando afferma che proprio il noir è il vero erede del romanzo sociale.

Nel tardo pomeriggio, quando ormai le luci della città faticavano a spezzare le ombre di pietre e bastioni, ‘LuccaNoir’ si è conclusa alla Ubik di Via Fillungo, dove la padrona di casa Gina Truglio ha accolto Diego Collaveri, Andrea Gamannossi, Luca Martinelli, Paolo Romboni, Stefano Rossi e le loro opere: Il segreto del Voltone, Charleston, champagne e omicidi e l’antologia Nelle fauci del mostro. L’excursus tra noir a sfondo storico, giallo classico e noir d’attualità è stato retto con mano esperta da Giuseppe Previti, organizzatore di Giallo Pistoia e figura carismatica nel panorama della narrativa crime, alla cui esperienza e competenza è stato per me un autentico piacere accostarmi.

In parallelo, a Firenze, per ‘Garfagnana on the road’ alla libreria Mucho Mojo di Mauro Falciani si è svolta la presentazione de I Medici. Una dinastia al potere di Matteo Strukul, coordinata da Fabio Mondadori. In una sala gremita, l’autore ha fatto rivivere a tinte dark la storia di una famiglia che si può dire coincida con la storia del nostri Rinascimento.

La seconda puntata: 7 dicembre 2016.