Genova. Quattro amiche, Ninna, Nadia, Novella e Neera, sono travolte da una serie di sfortunati eventi quando Ninna, la più goffa e insicura, entra in crisi per aver tradito una delle altre e tenta di farla finita. Viene soccorsa e sputa il rospo, innescando un vortice di incomprensioni, malintesi e tradimenti che non risparmierà nessuna delle quattro. Tutte si ritroveranno a guardare in faccia la propria vita e i traguardi raggiunti: Nadia tutta ricci, la maternità; Novella, la ricerca del grande amore; Neera, bella e dannata, la sua indipendenza dagli uomini ma non dalle amiche; e Ninna, la dolce Ninna che ha sempre voluto scomparire, verrà salvata da una mantella rossa. E dal caos di una Genova sempre in preda al traffico emergeranno: Claudio il sindacalista, Pietro il tassista, Simone il filosofo e Mario l’ortopedico. Più una zia stramba ma sapiente a reggere le fila, per un romanzo che scoppietta, come la penna di Maria Masella.
Ciao amiche, ciao amici del gruppo. Babette ha chiesto una breve presentazione, obbedisco (ringraziando dell’ospitalità).
Anno 2007, anno terribile non per la mia attività professionale ma per la mia vita. E non sapevo che il 2008 sarebbe stato peggio…
Avevo voglia di distrarmi, di leggere qualcosa di leggero ma non troppo stupido. Ottimista ma senza esagerare. Cercarlo era faticoso e di andare per librerie non avevo tempo.
Ho deciso di scrivermelo, proprio come volevo leggerlo.
Chi mi era stato vicino in quei mesi malefici? Le amiche. Tutte diverse fra loro e diverse da me. Quindi la storia era uscita in automatico, iniziata senza sapere come sarebbe andata (mi succede sempre; quando decido la conclusione per filo e per segno, mi annoio a scriverla e la mollo). L’avevo scritta a bocconi, nei ritagli dei ritagli di tempo… Sapete quando in un giorno hai tempo per dieci righe? Ecco, così. Infilandola in mezzo alla mia vita complicata e agli altri lavori per cui avevo già preso impegni (traduco: Mariani annuale)
Come dicevo, il 2008 si rivelò ancora più orrendo e la mollai.
Forse perché non trovavo la giusta conclusione? Forse sì. L’anno scorso dopo tre o quattro tentativi di belle conclusioni, ho capito come doveva finire. E ho finalmente chiuso il file, mettendo def accanto al titolo. (Sono pasticciona e segnalo con def il file abbastanza pronto da girare per il mondo)
Cosa potete aspettarvi? Donne come me: ingarbugliate, sempre alle prese con il tempo che manca, con sogni e bruschi risvegli, amori e amicizie. Uomini? Tranquille, ci sono… Ecco, qui mi sono presa la gran libertà di renderli un po’ più appetibili di come li incontriamo di solito. Ma, care, almeno nella finzione lasciatemi sognare un pitinin (traduci: pochino)
Ma oltre ai personaggi e alle loro ingarbugliate vicende c’è la mia visione della vita: le nostre storie sono legate, nessuno di noi è un’isola. Ogni nostra azione si riverbera sulle vite di chi ci sta accanto, nel bene e nel male.
Niente paura: non è un saggio di sociologia (non avrei la capacità di scriverlo), è solo un romanzo per divertirsi un po’. Niente è divertente come ridere di sé. In ognuna delle quattro, no cinque, amiche c’è qualcosa di me che mi fa ridere. Spero che faccia ridere anche voi.
Titolo: Sotto il segno della N.
Autrice; Maria Masella.
Genere: Romance contemporaneo.
Pagine: 283.
Editore: Emma Books, Collana Gramour. 30 novembre 2016.
Prezzo: euro 4,99 (e-book).
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