Conoscevo Alessia Gazzola per la bella serie dedicata alla anatomo-patologa più imbranata di sempre, Alice Allevi, l’Allieva, diventata anche una serie TV di successo (su RaiPlay). Quindi, appena ho visto che erano usciti due romanzi di questa autrice che nulla avevano a che vedere con bisturi e cadaveri, ho capito che dovevo assolutamente leggerli.

Il primo, e più recente (è uscito nel 2021), è “Un tè a Chaverton House” (per acquistarlo, fate click QUI), all’apparenza quasi un romance. Angelica finisce per caso nel Sussex e trova lavoro come guida nell’avita dimora dei Chaverton. Se sulle prime pensa di essere finita in un romanzo della Austen, presto si renderà conto che non tutto è come sembra, neppure il bel Allessandro, misterioso manager della tenuta. Forse Angelica non è finita in un romanzo della Austen, ma in uno di Agatha Christie.

Il secondo romanzo della Gazzola che vorrei consigliarvi è “Lena e la tempesta”, uscito nel 2019 (per acquistarlo, fate click QUI). La protagonista, Lena, torna nella sua amata isola di Levura dove spera di dare una svolta alla sua vita. Il fallimento come illustratrice e come donna incombono su di lei, ma la nostra è convinta che proprio su quell’isola, dove quindici anni prima la sua vita si è spenta, troverà il modo di risorgere.
Di fronte a un mare di cui per tutta la lettura si percepiscono la voce e il profumo, Lena combatterà per dimenticare per sempre un passato crudele al fianco di un petulante chihuahua e di Tommaso, medico condotto dell’isola. Anche lui ha dei segreti da dimenticare. L’autrice non ce lo dice, ma sono sicura che i due insieme ce la faranno.

“Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l’Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un’antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi”. Alessia Gazzola, dopo “L’allieva”, torna con un nuovo libro che fa sognare tra dolci fatti in casa, la magia di un’ambientazione che riporta al fascino del passato e un piccolo mistero di famiglia da risolvere.

Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l’isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l’unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell’ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d’acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull’isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c’è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c’è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l’affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.

Vi ricordiamo che i libri di Viviana Giorgi li trovate QUI