La vita di Diana O’Toole scorre su binari sicuri: si sposerà entro i trent’anni, avrà figli entro i trentacinque e dalla caotica New York si trasferirà in una tranquilla villetta nei sobborghi, il tutto facendo carriera nello spietato mondo delle aste d’arte. È sicura che il suo fidanzato Finn, specializzando in Chirurgia, le farà la proposta di matrimonio durante la fuga romantica alle Galápagos che hanno organizzato, pochi giorni prima del suo trentesimo compleanno. Giusto in tempo. Ma un virus che sembrava lontanissimo compare all’improvviso in città e, alla vigilia della partenza, Finn le dà una brutta notizia: non può assentarsi dall’ospedale. Così, a malincuore, Diana decide di partire senza di lui: chi rinuncerebbe alla prospettiva di una spiaggia assolata su un’isola esotica? Ben presto, però, si ritrova in completa solitudine in un luogo remoto, e quella che doveva essere una vacanza da sogno si trasforma in un incubo. Ma a volte c’è bisogno che vada tutto storto perché alla fine tutto si risolva nel migliore dei modi…

Titolo: Vorrei che fossi qui.
Autrice: Jodi Picoult.
Genere: Narrativa contemporanea.
Editore: Fazi.
Prezzo: euro 9,99 (eBook); euro 18,05 (copertina flessibile).
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È un romanzo molto diverso rispetto a quelli per cui è più nota l’autrice, come La custode di mia sorella, ma assomiglia a quello che lo precede, Il libro delle due vie.
Diana parte per le Galapagos da sola, alla vigilia del lockdown del 2020, senza immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco. Il fidanzato, medico in ospedale, la convince a partire per quel viaggio che avevano organizzato insieme e per cui avevano speso tanto.
Il tema della pandemia è trattato in modo molto delicato, tramite le email di Finn che descrive cosa sta vivendo. Sono sì immagini dure, ma è un qualcosa di lontano, di cui si immagina la portata senza però viverla.
Diana si trova in un limbo, più che in paradiso: senza albergo (il suo ha chiuso), senza valigia (persa nel viaggio), senza soldi (banca chiusa e niente ATM), bloccata su un’isola di cui non capisce la lingua. Eppure un po’ alla volta riesce a inserirsi in una vita che per tutti è nuova e spaventosa. Finirà per mettere in discussione sé stessa e le sue scelte.

Anna Lety la conosciamo perché ha presentato i suoi saponi home made nella rubrica Amici & Passioni. Leggete l’articolo QUI.