Laddove i gamberoni te so stati regalati dalla pesciarola perché je girava bene.
E che fai, non assecondi?
Ho messo a bollire un po’ d’acqua salata con un cucchiaio di olio di semi e poi ho tagliato a striscioline 6/7 foglie di cavolo nero, una carota media, 4 gamberoni e uno spicchio d’aglio.
Ho messo un giro d’olio d’arachidi in una padella capiente, ho messo a saltare i gamberoni con l’aglio per primi, poi le carote e infine il cavolo. Ho irrorato tutto con un po’ di salsa di soia e poi ho smucinato nella padella sul fuoco per tipo 5/7 minuti, quindi ho spento.
Ho immerso gli spaghetti di soia nell’acqua e dopo due minuti li ho tolti con un mestolo e messi (dopo aver riacceso il fuoco) direttamente nella padella con i gamberi. Ho saltato, aggiunto una mestolata di acqua di cottura, irrorato con un cucchiaio di olio di semi d’arachidi e guarnito con una spolverata di peperoncino.
Fatto!
E ricordate: il vero amore è cedere anche solo uno dei tuoi gamberi a chi mangia con te. Altro che cioccolatini e rose! (Però a Marito stasera je faccio il risotto alla crema de mazzancolle).
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La soia in realtà rappresenta una valida alternativa, io la uso molto in cucina anche per creare lo spezzatino a cui aggiungo le foglie d’alloro