Palo Santo, un paese apparentemente innocuo della pampa argentina. Duecentosette abitanti, tutti si conoscono tra loro. I pettegolezzi corrono più veloci dell’incessante vento che annuncia l’arrivo della tormenta.
Mentre la sarta continua a cucire e scucire il cappotto per la figlia della macellaia, che a forza di ingozzarsi di paste con la panna non fa che ingrassare, si consuma un insolito e inquietante omicidio e una serie di fatti strani cominciano ad accadere.
Quale orribile scena ha visto il bambino della sarta nella cucina della bellissima merciaia Solimana al punto di scappare terrorizzato ogni volta che la vede? Perché lei attira gli uomini del paese a casa sua? E che inconfessabile segreto custodisce Marcantonia, la sorella ritardata di Solimana?
Ne sa qualcosa la bizzarra telefonista, che non si fa vedere da nessuno, ma ascolta le telefonate di tutti annotandole in un quaderno. E ancora di più ne sa Zotikos, immigrato greco in pensione, che dietro la toppa della sua porta tiene sott’occhio l’intero paese…
Dopo il grandissimo successo in digitale ottenuto grazie al self-publishing, Il cappotto della macellaia arriva finalmente in libreria in una versione corretta e rivista.
Lilia Carlota Lorenzo porta in Italia il carattere più autentico dell’America Latina. Fonde le atmosfere magiche e i colori di Gabriel García Márquez e la passione malinconica del tango di Gardel per creare una propria voce: ironica, indolente, sboccata e sanguigna. Ci regala personaggi indimenticabili dalla scorza durissima, situazioni crude e surreali che ricordano quelle dei film dei fratelli Coen e ci fa sentire come gli abitanti di Palo Santo, ancorati a un mondo che sembrerebbe non esistere più, che ha una sola strada battuta lungo la ferrovia e dal quale non vorremmo più andarcene…
TITOLO: Il cappotto della macellaia.
AUTRICE: Lilia Carlota Lorenzo.
GENERE: Narrativa contemporanea. Fantastico. Narrativa sudamericana.
SERIE: Stand Alone.
EDITORE: Mondadori.
PREZZO: euro 4,99 (eBook); euro 25,00 (cartaceo).
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Il parere di Silvana Sanna: è un SÌ.
Non amo particolarmente il genere noir, ma questo romanzo mi ha conquistata per la sua originalità e anche per lo stile dell’autrice, sudamericana di nascita, italiana di adozione, che poi ho avuto la fortuna di poter conoscere, sia pure non di persona, e che è, a sua volta, una donna originale, intelligente, ironica, particolarissima.
Letto anni fa, pubblicato in self da pochi giorni, mi aveva tenuta incollata alle pagine per ore, tanto che ci ero arrivata in fondo in una notte. Riletto di recente mi ha fatto lo stesso effetto anche se sapevo come la storia si sarebbe conclusa.
“Mi chiamo Lilia Carlota Lorenzo, sono argentina. Ho una laurea in architettura che mi è servita solo per fare bella figura. Adoro l’ozio, ma non è colpa mia se sono nata in Sudamerica. Nella mia vita ho cambiato trentatré indirizzi, fatto i mestieri più disparati, vissuto in alberghi di lusso, topaie di infima categoria, belle case borghesi. Ho frequentato gli indios del Chaco ma anche gli smorfiosi radicali chic europei. Questo mi ha molto arricchita. Adesso non esco piu di casa, e ho solo amici virtuali. Di tutti i mestieri che ho fatto, scrivere è senza dubbio il piu divertente: niente male come compagno della vecchiaia che si avvicina.”
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