Buongiorno! Lasciamo subito la parola all’amica Anna Lety, che ci descriverà la sua passione: fare il sapone a casa. Risparmio e genuinità.
Ho iniziato a fare il sapone in casa a fine 2015, quando ero incinta della seconda figlia e nemmeno lo sapevo. Ero stanca di buttare via incarti su incarti e ora sono quasi sei anni che non compro sapone.
Da tre anni ho anche smesso di usare bagnoschiuma, usando i miei saponi anche sotto la doccia. A livello economico la spesa è più o meno la stessa rispetto ai saponi industriali, ma la soddisfazione di usare saponi fatti da me non ha prezzo.
Realizzare un sapone in casa non è difficile, l’attrezzatura necessaria si trova facilmente in cucina, ma è importantissimo prendere le dovute precauzioni perché si maneggia soda caustica (e la pasta di sapone fresca è caustica anch’essa). Quindi occhiali, mascherina, guanti e maniche lunghe. La soda spaventa molto, ma non è più pericolosa che maneggiare una pentola di acqua bollente.
Principalmente nei saponi artigianali si usa olio di oliva, che qui da noi è facilmente reperibile e costa poco, oltre ad essere un ottimo grasso per la saponificazione. Purtroppo i saponi tutto oliva non fanno molta schiuma, a meno di farli stagionare a lungo (anche un anno). Quindi si aggiunge una percentuale di olio di cocco, che aumenta la durezza e dà schiuma. A partire da questi, si possono aggiungere altri grassi: palma, strutto, riso, girasole, colza sono i più comuni. Per profumare il sapone si usano olii essenziali o fragranze apposite; per colorarlo si possono usare coloranti naturali (carota, zucca, concentrato di pomodoro, cetriolo, spirulina, cacao…) oppure miche minerali.
I saponi in foto sono fatti con 600g di olio di oliva, 400g di olio di cocco, 144g di soda caustica in 300g di acqua; ho aggiunto due tipi di mica verde e una fragranza per il sapone. Ho preparato la pasta neutra, poi l’ho divisa in due contenitori; ne ho colorato una parte in verde chiaro, l’altra in verde scuro. Ho versato la parte chiara nello stampo rettangolare, quindi ho versato la parte scura al centro, nel senso della lunghezza dello stampo. Poi con una cannuccia ho “mescolato” i colori con dei movimenti a “8”, creando così il decoro (tecnicamente si chiama swirl). Questa è una delle decorazioni più semplici, ce ne sono di complicatissime e di grande effetto. Io ho sempre fatto saponi per un uso quotidiano, ma dopo il successo di questo credo che sperimenterò altre decorazioni.
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