Diego Alatriste ha combattuto le guerre delle Fiandre e ora tira a campare come spadaccino al soldo nell’elegante e corrotta Madrid del Diciassettesimo secolo. I suoi nemici sono letali e numerosi, come l’inquisitore Bocanegra e l’assassino Malatesta. Un personaggio freddo e solitario, dal carattere rude e sbrigativo, lunghi silenzi affogati nel vino, una disperazione profonda, così come un cuore impavido e fiero. Le sue avventure trascinano il lettore tra gli intrighi della corte di Spagna, tra i viottoli bui dove scintillano spade sguainate e sogni di grandezza.
Titolo: Capitan Alatriste.
Autore: Arturo Pérez-Reverte.
Genere: Romanzo storico.
Serie: Capitan Alatriste.
Editore: Rizzoli.
Prezzo: euro 7,99 (eBook); euro 11,40 (copertina flessibile).
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C’era qualcosa di singolare nello sguardo del capitano. A volte era chiarissimo e gelido, glauco come l’acqua delle pozzanghere nelle mattine d’inverno. Altre volte poteva all’improvviso incrinarsi in un sorriso caldo e affettuoso, come se una folata di calore avesse sciolto di colpo una lastra di ghiaccio, mentre il resto del volto restava inespressivo e grave. Disponeva poi, oltre a questo, di un altro sorriso più inquietante che riservava ai momenti di pericolo: una smorfia sotto i baffi che storceva leggermente verso sinistra e risultava minacciosa come una stoccata – che di solito veniva immediatamente dopo…”
Forse ne ho già parlato ma scusatemi, lo amo alla follia. Diego Alatriste, soldato dei Tercios di Spagna e spadaccino professionista nei periodi di pace. Il suo sguardo sotto la falda larga del cappello, il suo coraggio senza retorica: le sue parole, poche e le stoccate, molte. Ebbene sì, mi entusiasma! Sembra uscito dalla penna di Alexandre Dumas padre, che in effetti l’autore dei romanzi, Arturo Pérez-Reverte, dichiara essere il suo punto di riferimento.
A casa in Italia ho tutta la serie cartacea: Capitan Alatriste, Purezza di sangue, Il sole di Breda, L’oro del re, Il cavaliere dal farsetto giallo, Corsari di levante, Il ponte degli assassini… non potevo portarmela dietro fin qui e l’ebook in italiano esiste solo del primo volume. Per cui la sto rileggendo in lingua originale (Todo Alatriste, ebook in spagnolo) che la rende molto più espressiva.
Nella letteratura anglofona, gli spagnoli del Siglo de Oro fanno sempre la parte dei cattivi. In effetti dovevano esserlo parecchio (cattivi) ma inglesi e francesi non erano da meno… e in ogni modo non c’è ragione di dipingerli anche come brutti e stupidi, cosa che viene fatta quasi sempre.
Pérez-Reverte mette le cose a posto e ci regala un affresco grandioso di questa Spagna della Controriforma con le sue luci e ombre, inquisizione compresa. Compresi anche Velasquez, Lope de Vega, Calderon de la Barca, Francisco de Quevedo… scrittori, poeti, artisti che è una vergogna siano così poco conosciuti o apprezzati fuori dalla Spagna.
Consigliatissimo. Come pure il film, protagonista Viggo Mortensen che sembra nato per impersonare Alatriste.
QUI trovate i romanzi di Grazia Maria Francese
In calce all’articolo, collage composto da un’immagine inviata da Grazia Maria Francese e dalle cover dei suoi romanzi.
Copertina: creata con Canva, mediante l’utilizzo della cover del romanzo recensito e di una fotografia inviata da Grazia Maria Francese.
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