La settimana scorsa avevo uno sconsiglio (più che altro una mia critica, perché ognuno può leggere quello che vuole) ma poi ho dimenticato di scriverlo. Volevo farlo oggi ma, visto un particolare evento, ho deciso di rimandarlo ancora.
Come tutte/i sapete, Dame Maggie Smith ci ha lasciati, nel cordoglio generale. Era una di quelle donne che sembravano non dover mai abbandonare questa terra, né l’altezzoso personaggio di qualche serie, ma così vanno le cose. E io ho ricordato che lei ha interpretato tre personaggi tratti da tre romanzi che posso consigliare, due con tutto il cuore, uno per affetto.
Scusate se uso le sinossi di Amazon, ma si fa davvero prima. Del resto, i romanzi li trovate tutti lì, mentre i film richiedono un po’ di ricerca.


IN VIAGGIO CON LA ZIA, di Graham Green.

” Mr Pulling, un cinquantenne direttore di banca in pensione anticipata, incontra al funerale della madre la zia Augusta, che era sparita dalle frequentazioni di famiglia dai tempi della nascita del nipote. La folgorante settantacinquenne immediatamente trascina il timido Henry nel ciclone della sua vita sempre in movimento. Lui tranquillo e conformista, impacciato con le donne e con la vita, trascorre il suo pensionamento solitario coltivando dalie e scambiando corrispondenza con una Miss Keene che rappresenta la personificazione dell’occasione sentimentale mancata. La zia Augusta è la vecchietta candida e terribile, scapestrata e pungente, dall’appetito sensuale spregiudicato (a cominciare dal grande «valletto» di colore Wordsworth che la accompagna e «provvede ai miei bisogni»).
Libro godibilissimo e godibilissimo film, con una zia Augusta che è, naturalmente, la nostra Maggie.

GLI ANNI FULGENTI DI MISS BRODIE di Muriel Spark

“Bontà, Bellezza e Verità: sono i dogmi dell’insegnamento di Miss Jean Brodie. Siamo a Edimburgo, negli anni Trenta, Miss Brodie ammette, con candida alterigia, che la sua unica vocazione sono le allieve, e l’unica missione farle diventare “la crème de la crème”. Tanto zelo può persino indurla a cercare di trasformare le più dotate in doppi di se stessa e a scegliere una di loro per vivere in sua vece un amore che ritiene improprio soddisfare di persona.”
Un velleitarismo giovanilistico e un po’ esaltato che può condurre a gravi errori, in un personaggio indimenticabile, interpretato alla grande nel film da Maggie Smith. Tra l’altro, esiste anche il romanzo della Spark ‘La vera Miss Brodie’, una cinquantina di pagine circa. Il titolo italiano del film è degno del rogo, mi rifiuto di scriverlo. (*)

LA SIGNORA NEL FURGONE di Alan Bennett

“Chi accetterebbe mai di ospitare per quindici anni nel giardino di casa propria un’anziana barbona e il furgone debordante di rifiuti che ne costituisce il domicilio? Oltretutto Miss Shepherd non è una vecchina che susciti tenerezza: è grande e grossa, scontrosa, bislacca, poco incline alla gratitudine. Porta come cappello una scatola di cereali fissata con un velo e ha una gonna fatta di strofinacci per la polvere. Si fa scarrozzare per la città su una sedia a rotelle ed emana un insopportabile fetore. Chi mai accetterebbe una così perturbante prossimità? Forse solo Alan Bennett che in questo libro ci affida il diario di una lunga e incongrua convivenza.”
Romanzo interessante, più che altro cronaca di vita, ma in questo caso ho trovato più piacevole il film in cui, come potete immaginare, l’anziana barbona è una insopportabile Maggie Smith.

E posso dire che in tutti e tre i film, ma forse in quasi tutte le sue interpretazioni, Maggie Smith è rimasta sempre Maggie Smith, in personaggi che non potevano essere interpretati che da lei, con quel suo aplomb aristocratico ed eccentrico tanto inglese, che rendeva accattivanti anche personaggi che interpretati da altri sarebbero stati solo irritanti.

Di Roberta Ciuffi vi consigliamo un romance storico dal titolo “Il visconte nero”.

Devonshire, 1852. È passato un anno da quando Lady Farleigh è morta cadendo dalla scogliera. La versione ufficiale parla di suicidio ma molte voci girano su suo marito, Lord Farleigh, il cui comportamento folle e selvaggio in quell’ultimo anno gli è valso i nomignoli di Black Tom, il visconte nero, il visconte maledetto. E ha fatto puntare su di lui i sospetti per alcune feroci aggressioni ai danni di donne della zona. Annabelle Trenton è una famosa sensitiva di Londra, qualcuno dice possa evocare gli spiriti. E quando Lord Wadelton e Lady Lydia, fratello e sorella della defunta Lady Farleigh, le propongono di andare nel Devonshire per cercare di scoprire cosa stia succedendo al loro cognato, lei accetta. Annabelle proviene dagli slums di Londra, è cresciuta in un orfanotrofio dove la sua gemella è morta. Non è mai uscita dalla città e accetta la strana proposta dei suoi clienti come un’avventura. Dovrà cercare di penetrare nelle emozioni di Lord Farleigh, comprendere le ragioni della sua apparente follia e, se possibile, tentare di guarirlo. Sempre che non sia stato lui a uccidere sua moglie e aggredire le donne di Lyncombe Dale… Cosa che Annabelle spera con tutto il cuore non abbia fatto. Perché in quella terra per lei sconosciuta, non ha scoperto solo cosa significhi l’amore per la libertà, il cielo aperto e il mare, ma anche quello per un uomo. L’unico sentimento che la più famosa sensitiva di Londra non era mai riuscita a comprendere. Prima di allora.

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(*) Il titolo del film è “La strana voglia di Jean” (N.D.R.).

Credits: copertine (Amazon); fotogrammi film e ritratto Maggie Smith (Web).