Milka Gozzer è laureata in lingue, filologia e letterature comparate, è giornalista professionista, editor e autrice dei romanzi Le radici del muschio (2016), MeL (2019), Racconti di viaggio Racconti di vita (2020), Il gatto di Depero (2020), Torna a casa, Viola! (2021), Occhio per occhio (2022), Fango rosso (2022), Gelosia canaglia (2023), Cercasi fantasma (2023), Trattativa riservata (2024), Morte allo specchio (2025).

Due righe per presentarti
Mi chiamo Milka Gozzer e faccio la romanziera. Ho impiegato qualche anno per arrivare al traguardo. Sono stata impegnata per anni nel giornalismo, nei viaggi, nello studio, ma adesso ce l’ho fatta. Dunque sono una romanziera felice!

Che genere scrivi?
Mi cimento in quasi tutte le possibilità della narrativa – tranne il genere erotico e l’horror. Ho pubblicato un romanzo di formazione, un romanzo storico, una raccolta di racconti, un romanzo distopico. Ora mi dedico soprattutto ai gialli. Ho due serie in ballo, che mi danno molte soddisfazioni: una ha atmosfere più thriller e noir, I delitti di Capriata. L’altra è un mix di poliziesco e cosy crime, La versione di Cornelia. In questo caso il narratore è un fantasma, chiamato appunto Cornelia. Il secondo volume, Morte allo specchio, è appena uscito.

Come scrivi? Penna e quaderno? Tecnologia a tutto spiano?
Sul mio computer portatile.

Quando scrivi? Sei un’allodola, o una civetta (non equivocare)?
Preferisco scrivere al mattino.

Coinvolta sempre in quello che scrivi, oppure distaccata?
Immersione totale, senza bombola di ossigeno!

Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Scaletta. Per scrivere un romanzo la trovo indispensabile, soprattutto per i gialli dove ogni particolare è importante per evitare sbavature e imprecisioni. Mi piacciono le trame ben congegnate e cerco di evitare i cliché. Tuttavia in corso d’opera quasi sempre la scaletta iniziale subisce modifiche, a volte anche radicali e  del tutto inaspettate.

Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Quando inizio a scrivere un romanzo, scrivo tutti i giorni, e quando scrivo tutti i giorni significa che lo sento veramente e che sono sulla strada giusta per quella storia.

Pubblichi con una casa editrice (o più di una), oppure sei una self pura? O metà e metà?
Indipendente e fiera di esserlo (ma in passato ho avuto un paio di esperienze con case editrici).

Hai finito il tuo libro. Prosegui da sola, o ti rivolgi ad alcune figure (professionali o no), come beta reader, editor, grafico/a…
Sono convinta che non si possa giudicare con il dovuto distacco il proprio romanzo, per quanto bravo tu possa essere. Con gli anni e i libri pubblicati la tecnica migliora,  ma credo che non pubblicherei mai un libro senza averlo fatto leggere e correggere da qualcun altro. Ogni mio libro prima di uscire passa dalle mani di una correttrice di bozze e di una grafica.

I social: li usi per far conoscere e promuovere i tuoi libri?
Sì, soprattutto Facebook. Ho una pagina autore piuttosto corposa, anche se dovrei impegnarmi di più per tenerla viva. Ormai raduna molti miei lettori affezionati. Tuttavia, credo che i social oggigiorno siano piuttosto monopolizzati da chi fa pubblicità a pagamento. Chi invece non la fa rischia di scomparire dal radar delle visualizzazioni.

Hai una newsletter? Se sì, ogni quanto invii un aggiornamento?
No, non mi sono mai decisa a farla, mannaggia.

Hai un sito web? Se sì: è home made, oppure ti sei rivolta a un/una professionista?
Sì, è un sito piuttosto semplice, però me l’ha fatto un professionista. Io non ho conoscenze in questo settore.

Progetti per il futuro?
Sono fresca di pubblicazione. Alla fine di un romanzo mi sento sempre in bilico tra la soddisfazione e una vena di malinconia. Ma ora sto scrivendo un racconto che parteciperà a un importante concorso e devo terminarlo entro luglio. Poi, ho già in mente la storia per un altro romanzo della serie I Delitti di Capriata. Il prossimo anno mi piacerebbe inventarmi un progetto di scrittura cambiando genere, ma in un anno ci sono solo dodici mesi…
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Copertina: elaborazione Canva di immagine inviata da Milka Gozzer.