Dietro lo pseudonimo di Fleur du Mar si nasconde una persona pigra e riservata.
Lettrice onnivora, scrittrice per caso e inguaribile romantica.
Due righe per presentarti?
Sono una persona riservata e schiva, ma anche molto curiosa. Mi capita spesso di appassionarmi a qualcosa di particolare e dedicarmi per un po’ al suo studio. Ultima stranezza? Ho seguito per due mesi un corso sulle abitudini dei rapaci diurni e notturni. In generale, amo stare a contatto con la natura. Se posso evito i luoghi affollati e rumorosi. Non amo parlare di me, mi piacerebbe che fossero le mie storie a raccontare tutto quello che c’è da dire su Fleur, ma negli ultimi tempi mi sono resa conto che l’immagine pubblica ha la sua importanza, perciò mi sto impegnando a essere un po’ più “social”.
Che genere scrivi?
Ho iniziato una decina di anni fa con i romance contemporanei, ma ho osato spesso, aggiungendo sfumature suspence o d’azione al romance tradizionale. Poi mi sono cimentata nel mio primo storico, la serie del Leone di Pietra dedicata agli Ittiti e ho capito che adoro mescolare fatti storici e immaginazione. Oggi credo di aver trovato la mia strada: unire il romance e lo storico aggiungendo una sfumatura paranormal. Presto mi potrete dire se l’idea vi piace.
Come scrivi? Penna e quaderno? Tecnologia a tutto spiano?
Sono abituata a scrivere al computer e sono talmente veloce che mi risulta impossibile tornare al vecchio sistema basato su “carta e penna”. Inoltre il pc mi permette di cancellare, ampliare, riscrivere brani senza dover mettere asterischi e altre note strane, talvolta incomprensibili anche a me stessa.
Quando scrivi? Sei un’allodola, o una civetta (non equivocare)?
Scrivo principalmente all’alba. Tendo ad andare a letto molto presto, perciò spesso alle tre del mattino sono già sveglia come un grillo e posso dedicarmi ai miei sogni in santa pace.
Coinvolta sempre in quello che scrivi, oppure distaccata?
Coinvolta, assolutamente. Senza volerlo, nelle mie storie c’è tanto di me e della mia vita. I personaggi diventano parte di una famiglia allargata e immaginaria, motivo per cui sono costretta a fare lunghe pause tra la stesura di un romanzo e quella di un altro. Non è facile lasciarli andare.
Scaletta ferrea, o sturm und drang?
Sono una casinista! Fino a pochissimo tempo fa, non usavo le scalette, ma di recente sono diventata più disciplinata. Ho dovuto scrivere un romanzo che ha richiesto una rigida scaletta e questa volta, oltre a scriverla, l’ho rispettata.
Metodica nella scrittura, oppure “quando-posso-non-so-se-posso”?
Per scrivere ho bisogno di vivere, distrarmi, dedicarmi alla sofisticata arte del “ca**eggio”. Se stabilissi una rigida routine finirei per deprimermi così tanto che non riuscirei più a fare nulla.
Pubblichi con una casa editrice (o più di una), oppure sei una self pura? O metà e metà?
In passato sono stata contattata da diverse CE; alcune molto grandi, altre più piccine. Non me la sono mai sentita di sottoscrivere un contratto perché avevo paura di non poter rispettare le loro tempistiche. L’unica esperienza con CE è stata con la Rizzoli, collana YouFeel. Oggi, rispetto al passato, mi sento un’autrice più matura e non mi dispiacerebbe fare un’esperienza con una casa editrice.
Hai finito il tuo libro. Prosegui da sola, o ti rivolgi ad alcune figure (professionali o no), come beta reader, editor, grafico/a…?
Da diverso tempo mi avvalgo di un editor, un correttore di bozze, un’illustratrice, una grafica e un’impaginatrice. Credo che il self oggi, più di un tempo, debba essere caratterizzato da una certa professionalità. I lettori sono diventati esigenti.
I social: li usi per far conoscere e promuovere i tuoi libri? Se sì: quali sono i tuoi preferiti? Perché? Quali riscontri hai notato?
Non amo molto i social, ma mi sono rassegnata ad adoperarli. Lavoro molto con Instagram e sto seguendo dei corsi per sfruttarne al meglio le potenzialità. Oggi non basta essere un buon autore, è necessario anche essere un buon comunicatore sui social e creare una community forte. I libri che vengono pubblicati sono troppi e i social possono essere un valido strumento per essere notati.
Hai una newsletter? Se sì, ogni quanto invii un aggiornamento?
No, ma ci sto lavorando.
Hai un sito web? Se sì: è home made, oppure ti sei rivolta a un/una professionista?
Non ce l’ho ancora. È in fase di realizzazione. Mi sono rivolta a un giovanissimo professionista… mio figlio, che si sta specializzando proprio in questo settore.
Progetti per il futuro?
Sì, molti. Ho appena ultimato la stesura di un romance storico-paranormal dall’ambientazione particolare e mi sto documentando per il prossimo. Sto dedicando più tempo per questo lavoro rispetto al passato. Fino a poco tempo fa, ho vissuto in maniera conflittuale questa mia passione. Oggi, grazie all’incontro con una persona davvero speciale, ho trovato un equilibrio che non credevo avrei mai raggiunto e ho iniziato a sognare in grande. Spero di continuare a far sognare anche voi con le mie storie.
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Copertina dell’articolo: elaborazione Canva di foto inviata dall’autrice Fleur du Mar.
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